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La questione nucleare all’italiana

La questione nucleare è stata risolta dal governo nel peggiore dei modi.
Che poi è il solito metodo di non prendere decisioni e sperare che qualcuno in seguito le prenda al posto nostro.

Evitare il referendum significa per la maggioranza evitare che si raggiunga il quorum e che quindi possa venire cancellato il legittimo impedimento, ma anche evitare una possibile sconfitta sul nucleare nel caso che il quorum fosse raggiunto.

Non potendo scommettere sulla giornata di sole che possa spegnere gli ardori democratici degli italiani, il governo taglia il referendum sul nucleare che è l’unico che potesse avere davvero una speranza di trascinare la gente al seggio.

Si evita la sconfitta politica sul nucleare, si evitano le grane giudiziarie al capo e si rimandano a domani le scelte sul futuro energetico del nostro paese.

Chi, prima o poi, prenderà la guida di questo paese, dovrà veramente avere tanto coraggio.

Luca

6 risposte su “La questione nucleare all’italiana”

ho due modestissimi dubbi, benchè la tua analisi sia condivisa da molti miei amici.
siamo sicuri che gli elettori che avessero avuto voglia di andare a votare avrebbero votato il legittimo impedimento SOLO secondariamente al nucleare? ossia, siamo sicuri che questa soluzione serva a qualcosa per il loro porco comodo?
soprattutto, siamo sicuri che il tutto sia dettato dalla paura che gli elettori di silvio non votino contro il nucleare, e conseguentemente lo sputtanino selvaggiamente?…

Sono 20 anni che i referendum non ottengono il quorum, secondo me soltanto un tema molto popolare avrebbe potuto invertire questa tendenza. Il nucleare forse ci sarebbe riuscito, anche se già non parliamo quasi più del Giappone.
Il governo, temendo il quorum e quindi la doppia sconfitta, ha tolto il nucleare ed è particolarmente certo di non far raggiungere il quorum.
Con il quorum, il SI (contro il nucleare) avrebbe superato il 70 % come minimo.

uno degli ultimi referendum che vide il quorum fu quello del 1987, che – oltre al nucleare – riguardava anche argomenti oggi sensibili: responsabilità civile dei giudici e commissione inquirente…
la vittoria fu schiacciante per abrogare la commissione inquirente e perchè fosse riconosciuta la responsabilità civile dei giudici (per queste informazioni credo che wikipedia possa essere attendibile… ).
sono passati 24 anni, e stiamo tornando di fatto a votare per i medesimi argomenti: nucleare e privilegi ai politici, e si parla con veemenza della responsabilità civile del magistrato… qualche dubbio che l’impianto referendario abbia effettivo riscontro nella azione politica parlamentare sorge…

Mi sa che il fatto che gli italiani non vadano più a votare per i referendum potrebbe essere collegato al fatto che spesso questi vengono disattesi…

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