Carlo Taormina, ex avvocato di Berlusconi, ha spiegato ad Alessandro Gilioli perché il processo breve in realtà è soltanto un bluff per fare in modo che Berlusconi non sia giudicato prima dell’approvazione del Lodo Alfano Bis.
Il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimento.
Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta.
E’ Carlo Taormina, ok, uno poco credibile.
Il problema è che il piano da lui ipotizzato pare molto credibile.
Luca
2 risposte su “Il bluff del Processo Breve”
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