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iMille politica

Affiniamoci

Se soltanto la dirigenza del PD avesse un po’ di realismo cercherebbe di sfruttare il momento.
Berlusconi piace a tanti italiani perché tanti italiani vorrebbero essere come lui.
Ce ne sono altri che però la pensano diversamente ed altri ancora che non lo voterebbero più.

Dicevo, se il PD fosse un partito con i piedi per terra uscirebbe da questo periodo di insopportabile campagna elettorale per eleggere il segretario e proverebbe a scardinare il governo.
La leva da usare è già lì ed e pronta.
Si chiama Gianfranco Fini.
Fini attacca il governo giornalmente, su tematiche anche molto vicine a quelle che interessano il popolo della sinistra.
Ieri ha proposto di riprendere in considerazione l’idea di concedere il voto agli immigrati.

Ecco, se il PD fosse un partito, appoggerebbe l’idea di Fini e ci farebbe una battaglia sopra.

Il governo non piace più a Fini ed alla destra laica.
Settori della Chiesa che prima avevano la foto di Berlusconi accanto a quella del Papa iniziano a dubitare delle loro convinzioni.
Il mondo intero irride il nano ninfomane che ci governa.
Tanti economisti (compreso Giavazzi) sbeffeggiano Tremonti e le sue politiche finanziarie e scrivono un appello.

Vediamo di sfruttare l’occasione e mandiamo a casa questo governo.
Il segretario del PD poi ce lo giochiamo a morra cinese.

Luca

Per il Blog de iMille

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informazione internet

Torturate i redattori

I giornali online ed i telegiornali hanno dato grande risalto alla storia del presunto manifesto leghista che invita a torturare gli immigrati.
Il manifesto è una vignetta di Mauro Biani del 2004 che intendeva prendere in giro la deriva razzista della Lega.

La vignetta era stata ripresa da un militante leghista ed usata per aprire un gruppo su Facebook a cui qualcuno avrebbe iscritto anche Bossi e Cota.
Ovviamente i due non ne potevano sapere niente e appara cretino pensare che due politici navigati avessero potuto fare una sciocchezza del genere.

Le redazioni, invece ci sono cascate ed hanno trovato uno scandalo dove non c’è.

Il problema vero forse è che FaceBook è diventato un tale marasma che è consigliabile non iscriversi a gruppi dei quali poi non seguiamo l’evoluzione.
Domani vi potrebbero “accusare” di essere iscritto ad un gruppo nel quale era stata pubblicata una cosa razzista o diffamatoria.
Forse val la pena lasciarli proprio perdere i gruppi su FaceBook.

Luca

Via | Wittgenstein

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diritti umani politica

La maglietta

Come fa giustamente notare Pippo Civati, peggio della canzone contro i napoletani intonata dal parlamentare leghista Matteo Salvini c’è forse soltanto la maglietta che indossa.
“Più rum, meno rom”
Questo c’è scritto sopra.

Luca

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diritti umani politica

A futura memoria

Il nostro Ministro degli Interni si è reso responsabile di un gesto orrendo, inumano e pure illegale.
Rimandare indietro le navi di clandestini è un qualche cosa difficile da giustificare e da comprendere.

I militari che hanno soccorso e riportato in Libia i migranti hanno dovuto obbedire a denti stretti:

Molti stavano male, alcuni avevano delle gravi ustioni, le donne incinte erano quelle che ci preoccupavano di più, ma non potevamo fare nulla, gli ordini erano quelli e li abbiamo eseguiti. Quando li abbiamo presi a bordo dai tre barconi ci hanno ringraziato per averli salvati. In quel momento, sapendo che dovevamo respingerli, il cuore mi è diventato piccolo piccolo. Non potevo dirgli che li stavamo portando di nuovo nell’inferno dal quale erano scappatati a rischio della vita”.

Per papi invece non ci sono problemi. L’importante è non fare come la sinistra

Non apriremo le porte a tutti come la sinistra, la loro è un’idea di società multietnica, la nostra idea non è così, è quella di accogliere solo chi ha le condizioni per ottenere l’asilo politico.

Vorrei capire come si fa a concedere asilo politico a persone alle quali non si permette di sbarcare e che non possono essere identificate.

Povera Italia. Nemmeno più l’ospitalità.

Luca

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politica

Non pretendiamo l’autocastrazione

Se a me dicessero che c’è un referendum che, nel caso di vittoria del si, porterebbe alla morte politica del partito in cui milito, probabilmente farei di tutto perché quel referendum non si tenesse.

Perché di questo si tratta.
Se al referendum sulla legge elettorale vincerà il si andremo verso un sistema politico bipartitico.
In questo sistema la lega resterebbe probabilmente emarginata e quindi destinata all’accorpamento con il PDL.

Chi si scandalizza per la battaglia della Lega forse si è scordato delle campagne per l’astensione e di tante altre situazioni in cui nessuno, e dico nessuno, ha posto la questione dei costi.

La Lega, dal suo punto di vista, ha fatto bene a voler far tenere il referendum in un giorno separato dalle elezioni europee e a farlo quindi fallire.
Ne va della loro esistenza come partito.

Che poi sia immorale sprecare 400 milioni di euro in un paese che attraversa una grave crisi economica è altrettanto evidente.
Lo testimonia il banner che sta qui a destra da un paio di mesi.

Non facciamo però finta che i leghisti siano brutti e cattivi.
Lo sono, ma non in questo caso.
Oggi, dal loro punto di vista, hanno ragione da vendere.

Luca