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Tornate a casa. Siete perdonati

Le donne del Nord Uganda, dopo 20 anni di mattanze inenarrabili, chiedono ai ragazzi che sono stati costretti a combattere nell’LRA e che ancora si nascondono nella boscaglia, di tornarsene a casa per iniziare a ricostruire le loro vite e la loro società.
Hanno fatto cose terribili, ma possono tornare.
Sono perdonati.

The Voice Project cerca di far questo.
Passare parola, con la musica, affinché quei ragazzi vengano a sapere che è il momento di tornarsene a casa.

Peter Gabriel non poteva non partecipare a questa iniziativa.

Luca

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diritti umani

AMREF chiede aiuto per l'Uganda

Tra una cosa e l’altra, potrebbe interessarvi sapere che in Uganda sono stati colpiti da un alluvione disastrosa.

Sale il livello di emergenza per le alluvioni che hanno colpito oltre 300.000 persone in Uganda negli scorsi giorni, proprio alla vigilia dei raccolti, distruggendo case, scuole, edifici pubblici, strade e latrine. E il peggio deve ancora arrivare: il governo ugandese calcola che 1,7 milioni di persone nei prossimi mesi soffriranno la fame per la distruzione dei raccolti. A ciò si aggiunge l’emergenza sanitaria: si temono soprattutto epidemie di colera e di malaria. L’acqua stagnante del Nilo che ha rotto gli argini in prossimità del lago Kyoga, ad esempio, sarà terreno fertile per milioni di zanzare che diffonderanno la malaria tra le fasce più vulnerabili di popolazione.

AMREF è già sul posto e si sta mobilitando.
Se volete, potete cercare di aiutarli.

Sostieni AMREF

CCP 350 23 001 CAUSALE: “EMERGENZA ALLUVIONI”

oppure dona on line

Luca

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Pace fatta in Uganda

Il 26 Agosto a Juba è stato firmato un accordo bilaterale per la cessazione delle ostilità tra il governo ugandese ed il Lord Resistence Army, l’esercito ribelle che si prefiggeva l’obiettivo di instaurare un regime basato sui 10 comandamenti. Il LRA è tristemente famoso per le atrocità commesse contro la popolazione civile e per il reclutamento forzato dei bambini soldato.

La guerra, durata 20 anni, ha causato almeno 100.000 vittime e quasi due milioni di rifugiati.
L’accordo non prevede soltanto una tregua, ma una vera e propria cessazione delle ostilità.
La mediazione tra il governo ugandese ed il LRA è stata portata avanti da quei grandiosi della Comunità di Sant’Egidio.

Non ho visto una sola riga nei giornali italiani. Solo qualche trafiletto nelle edizioni on-line.
Sono troppo occupati a festeggiare la partenza dei nostri soldati per il Libano o a descrivere minuziosamente i vari episodi di cronaca nera che avvengono nelle nostre città.

La guerra fa più notizia della pace. Soprattutta se la pace viene raggiunta senza l’uso della forza.

Luca

Approfondimenti su Nigrizia e su Toscana Oggi.

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Giornata Mondiale dell'Acqua

AcquaOggi è il World Water Day, la giornata che l’ONU dedica all’acqua.

Più di un miliardo di persone nel mondo senz’acqua.
Più di cinque milioni di morti ogni anno per malattie causate dalla qualità dell’acqua.

Questa giornata sta passando sotto silenzio.
Nessun giornale ne parla. Nessun servizio nei telegiornali.
Non è un caso.
E’ che per noi l’acqua non è un bene prezioso.
Ne abbiamo talmente in abbondanza che non riusciamo a darle un valore.
Ognuno di noi ha in casa un magico rubinetto dal quale esce acqua buona pronta da bere.
E nonostante questo ne andiamo a comprarne altra imbottigliata, perché quella del rubinetto non ci sembra sufficientemente buona.

Usiamo ogni giorno circa 200 litri di acqua a testa, non facendo niente per evitare gli sprechi.
I nostri acquedotti sono poi dei colabrodi, nei quali è più grande la quantità d’acqua che viene persa di quella che raggiunge le utenze.

Sprecare meno acqua non ne farà aumentare la disponibilità nell’Africa Orientale, che sta affrontando una gravissima siccità, o negli altri paesi assetati del mondo.
Ma ci aiuterà a prendere coscienza dell’immenso valore delle cose che abbiamo.

Sul sito di Amref possiamo fare un giochino per capire quanta acqua comsumiamo in un qualsiasi giorno della nostra vita.
Se vogliamo, possiamo poi aiutarli a costruire un pozzo nel nord dell’Uganda.
Bastano 2.500 € per un pozzo nuovo di zecca.
Ma basta 1 € per contribuire.
Basta poco, che ce vuo’.

Luca

Foto Water for Life.

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Good Morning Uganda

Ieri sera ho visto il documentario di AMREF sull’Uganda.
Il documentario si intitola “Bimbi neri, notti bianche”.
Il film è stato realizzato da Giobbe Covatta e narra della situazione oscena nella quale si trova uno dei paesi più poveri del mondo.
Il documentario racconta in particolar modo la storia di quei ragazzi che tutte le sere, prima che scenda l’oscurità, si rifugiano nelle città per sfuggire ai ribelli che li rapiscono per poi farne dei bambini sodato.
Una delle prime attività proposte ai nuovi bambini soldato consiste nell’uccidere un altro ragazzo, così, tanto per abituarli alla cattiveria. Le ragazze, invece vengono fatte schiave e rimangono al servizio dei ribelli per poter accontentare le loro voglie.

AMREF, come tante altre associazioni, lavora per l’assistenza ed il recupero di questi ragazzi.
I pochi ragazzi che ritornano dalla loro esperienza di soldati sono devastati dal punto di vista psicologico ed hanno bisogno di grande assistenza.

Prima di guardare il documentario Chicca ed io avevamo disquisito tutta la sera se comprare una carrozzina nuova per Tommaso, perché quella che ci hanno prestato non ci piace molto.
Siamo stati anche in un paio di negozi a vedere quanto costavano.

Dopo il documentario ci siamo sentiti due deficienti.
E la carrozzina va bene così com’è.

Luca