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Quando si dice che uno ha una visione chiara del futuro

A sette anni esatti dalla presentazione del primo modello di iPhone, vorrei ricordare a tutti la mia previsione di allora, dal profetico titolo: Ecco l’iPhone, il gadget che non sfonderà

Secondo me l’iPhone rimarrà un gadget fantastico per pochi fanatici appassionati.
Nokia, Motorola e Sony-Ericsson possono continuare a dormire sonni tranquilli.
L’iPhone diventerà sicuramente un oggetto di culto, ma in pochi lo acquisteranno al posto del loro telefonino.

Ne hanno venduti 400 milioni e niente è stato più come prima.

Luca

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tecnologia

Risoluzionario?

risoluzionario

Steve Jobs un claim così non l’avrebbe mai usato.

Luca

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diario

Mai che scrivessero una volta a me

Paolo Attivissimo ha pubblicato una mail di protesta che gli è arrivata in risposta ad una sua recensione della nuova versione del sistema operativo dei Mac.

Una roba eccezionale.

Ecco si immagini se la moglie o gli amici più intimi di jobs leggessero che il Mac funziona male cosa penserebbero ? La prenderebbero bene ? Io credo di no. E poi ci fosse almeno un senso ma invece no solo cazzate tipo che non c’è il lettore cd. Ma dico io A CHE DIAVOLO SERVE il lettore cd ? Che ci deve guardare, i pornografici ? Si faccia una buona masturbata come tutti invece di pensare che i prodotti di Jobs lavorino per lei. Fortunatamente la compagnia che tanto critica è una società seria e di certo non progetta i computatori per i pervertiti come lei che deflorerebbero una fanciulla se solo questa glielo chiedesse, distruggendo tutto ciò che c’è di bello e di puro.

Luca

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internet

Richard Stallman e Steve Jobs

richard stallman

Richard Stallman, l’ideatore di GNU/Linux (solo ideatore, che se fosse stato per lui starebbero ancora a programmare stampanti Xerox) è il naturale controaltare di Steve Jobs.
Molti contrappongono il fondatore di Apple a Bill Gates, ma in realtà i due erano più vicini di quanto si pensi comunemente.
Il vero antagonista di Steve Jobs è proprio Richard Stallman, l’archetipo di ogni nerd del mondo, l’antitesi dell’ergonomia e dell’user friendly.
Basta visualizzare per un attimo il sito di Apple e quello personale di Stallman per avere una dimostrazione immediata della differenza tra i due.

Ieri Stallman ha scritto delle cose abbastanza idiote su Steve Jobs, di cui il succo è che tutti noi ci meritiamo la fine dell’influenza maligna di Jobs sull’informatica.

Stallman termina il suo commento augurandosi che i sucessori di Jobs siano meno efficaci di lui nel portare avanti la sua eredità.

Non oso immaginare un mondo nel quale Stallman avesse avuto l’efficacia di Steve Jobs.
Avremmo ancora i monitor a fosfori verdi.

Steve Jobs, the pioneer of the computer as a jail made cool, designed to sever fools from their freedom, has died.

As Chicago Mayor Harold Washington said of the corrupt former Mayor Daley, “I’m not glad he’s dead, but I’m glad he’s gone.” Nobody deserves to have to die – not Jobs, not Mr. Bill, not even people guilty of bigger evils than theirs. But we all deserve the end of Jobs’ malign influence on people’s computing.

Unfortunately, that influence continues despite his absence. We can only hope his successors, as they attempt to carry on his legacy, will be less effective.

Luca

Via | Luca Annunziata

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diario

Steve Jobs

Steve Jobs

È morto a 56 anni, che sono pure un po’ pochini, uno che ha indubitabilmente segnato il nostro mondo.
Senza retorica e senza piagnistei, che la gente muore di cancro ogni giorno.

Ha fatto grandi cose per sé e per la sua azienda.
Non ha salvato il mondo, l’ha soltanto reso un po’ più figo.
Ed è già qualcosa.

Luca