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diritti umani

Oggi è un giorno di lutto per l’Italia

città della scienza di napoli

A Napoli le solite mani criminali hanno incendiato e distrutto la Città della Scienza.
I centri di aggregazione e di promozione della cultura hanno sempre fatto schifo alla Camorra.

Ed è anche per questo che noi la Camorra lo schifiamo.

Solidarietà a De Magistris, ai napoletani, a tutti gli italiani.

Luca

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politica

I camorristi sono qualcosa di più degli impresentabili

camorra

Oggi si definiscono le liste per le elezioni.
Il dibattito verte sulle liste degli impresentabili, quelli che per motivazioni varie sarebbe bene che restassero fuori dal parlamento, anzi, che non partecipassero proprio alle elezioni.

Il PD ha escluso alcuni possibili candidati, ed è stata una scelta giusta, prima che intelligente.
Lo ricorda oggi Matteo Renzi in un’intervista.

A proposito: come giudica la decisione in Sicilia di lasciare fuori dalle liste esponenti giudicati “impresentabili “?
Entusiasmante. Ho grande rispetto per i colleghi di partito esclusi, ma ritengo che un Pd che ha il coraggio di mandare i ragazzi di trent’anni in Parlamento e di lasciare a casa ad Enna uno come Crisafulli sia un partito che offre una immagine di speranza in più a tutta l’Italia. Il contrario di quel che fa il Pdl.

Ecco, si, il PDL.
Berlusconi e Alfano stanno trattando con Nicola Cosentino, il coordinatore regionale campano, la sua possibile candidatura.
Se Cosentino non va in parlamento, finisce in galera. Se il PDL non lo ricandida, lui ha minacciato di far cadere tutte le giunte in Campania.

Ecco, chiariamo una cosa.
Ci sono gli impresentabili, e poi ci sono quelli che sono oltre.
Tipo i camorristi.

Auguriamoci che il PDL non candidi Cosentino.
Magari prendono più voti, e mi dispiacerebbe per il PD, ma per questo paese sarebbe soltanto un’ottima notizia.

Luca

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politica

Facile fare gli ambientalisti con i rifiuti degli altri

napoli monnezza

Non ci ho capito niente della questione rifiuti di Napoli.
Le responsabilità sono molte e ben distribuite.

Tra le altre, ci sono però due cose che non capisco:

  1. Come si fa a preferire di avere i rifiuti in strada piuttosto che in una discarica? Rifiuti in strada che vengono bruciati e che fanno ovviamente molto più male di quelli bruciati nei termovalorizzatori o accumulati in discarica.
  2. Perché i camion che portano rifiuti in discarica vengono fermati, mentre quelli della camorra possono viaggiare tranquillamente trasportando veleni di ogni tipo in ogni dove?

Ieri sera a Radio24 un napoletano raccontava di come la popolazione venga avvertita del passaggio dei camion della camorra e di come se ne stiano tutti zitti in casa senza uscire e senza fiatare, ben attenti a non intralciare le operazioni.

Lo Stato è un assente colpevole e non finiremo mai di condannare la politica per le sue inefficienze e per la sua accondiscendenza verso la camorra.
Ma lo Stato un pochino bisogna anche meritarselo.
Suvvia.

Luca

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politica

Angelo Vassallo


testo

Si sono celebrati oggi i funerali di Angelo Vassallo, ennesimo martire della camorra.

Luca

Via | Comune di Pollica

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informazione politica

Saviano

Sono tra quelli che stimano moltissimo Saviano pur non avendo apprezzato troppo Gomorra.
Nel senso che il libro l’ho trovato noioso ed un po’ sconclusionato, anche se i reportage che contiene sono incredibili.

Non ho mai pensato che Saviano fosse di sinistra.
Leggendo le sue cose non ti viene mai il sospetto che lo sia.
Questa è anche la sua forza.
Quella cioè di giocare come un battitore libero.

Il fatto che collabori con Repubblica e che questo quotidiano lo abbia “usato” per diffondere alcuni dei suoi millemila appelli contro vari provvedimenti del governo Berlusconi ne ha forse alterato questa immagine.
Ma Saviano secondo me resta uno fuori dagli schemi della politica italiana.

A questo proposito la dichiarazione fatta da Emilio Fede è totalmente priva di logica.

Oggi, su Libero, Filippo Facci ed Antonio Socci hanno scritto un appello a Berlusconi ed al centro-destra titolato “Spiegate a Fede che Saviano non è comunista

Regalare alla sinistra Roberto Saviano sarebbe una delle sciocchezze più tragicomiche che il centrodestra potrebbe fare: eppure ci sta provando in ogni modo. In queste ore ci si è rimesso pure Emilio Fede, che si è lanciato con un’invettiva così sgangherata da rendere imbarazzante persino parlarne. Se l’autore di «Gomorra» non si è ancora intruppato in certo gregge conformista e firmaiolo, del resto, è solo per merito proprio, da uomo libero e coraggioso qual è. Saviano, oltretutto, ha una formazione culturale fin troppo di destra: il centrodestra avrebbe potuto farne un proprio simbolo, ma ragionare in questo modo sarebbe comunque fare un torto a uno scrittore che giustamente tiene alla propria indipendenza da ogni schieramento, e che ripete, ogni giorno, che la lotta alla mafia e alla camorra non è di destra né di sinistra.

Saviano dovrebbe essere considerato – da tutti – un simbolo di libertà, una voce nobile, un giovane scrittore che ha rischiato e rischia la vita per innescare una rivolta nella coscienza della sua gente, la stessa che animò grandi scrittori come Salamov e Solzenicyn contro l’impero della menzogna comunista: non è un caso che Saviano abbia indicato, come riferimento morale, proprio «I racconti di Kolyma» che è la più grandiosa e sconvolgente opera letteraria di denuncia della bestialità del Gulag assieme all’«Arcipelago» di Solzenicyn.

[…]

Dispiace che anche Berlusconi sia caduto nell’errore di considerare «la letteratura come Gomorra o le serie della Piovra» solo come una pessima pubblicità all’Italia, tra l’altro facendo confusione due volte: Gomorra è un’inchiesta coi controfiocchi che ha rivelato al mondo ciò che neanche tanti giornalisti italiani sapevano, mentre La Piovra è la caricatura, in fiction, di una mafia immaginifica che non è neppure mai esistita, ma che viene replicata all’infinito per buona grazia del tafazzismo nostro e dello sciovinismo d’oltreconfine.

[…]

Roberto Saviano, che tra l’altro ha rivelato gran stoffa letteraria e straordinario talento giornalistico, in questa rivolta morale ha scommesso la sua vita fin dal principio. Ora, ad appena 31 anni, deve vivere da fuggiasco, superblindato, prigioniero, senza una vita privata. Qualche volta ha ceduto, e ha detto: non lo rifarei. Merita almeno il rispetto di chi sta con il culo al caldo.

Luca