Oggi Francesco Costa nella sua puntata giornaliera di Morning, riguardo alla guerra tra Israele ed Hamas, invitava a solidarizzare con le vittime israeliane e palestinesi, senza per forza schierarsi con gli uni o con gli altri.
Questa è un po’ la mia posizione da sempre sul conflitto Israele-Palestina.
Perché è evidente a tutti che né il governo israeliano, né Hamas vogliono una soluzione pacifica.
La soluzione dei due stati è ormai una ipotesi infattibile, in un panorama in cui entrambi i contendenti vogliono soltanto la distruzione del nemico.
Di chi sia la colpa, chi abbia iniziato prima, chi abbia più o meno ragione, non conta più nulla.
Possiamo soltanto solidarizzare con i civili israeliani uccisi, con gli israeliani rapiti e che verranno probabilmente giustiziati da Hamas, e con i palestinesi assediati, affamati e bombardati da Israele.
In giorni in cui tutti provano a schierarsi con gli uni o con gli altri, decidendo chi abbia ragione e chi abbia torto, credo che la cosa più utile sia non schierarsi con nessuno dei due e stare soltanto dalla parte delle vittime di entrambi.
Luca
Una risposta su “Solidarizzare con tutti, essere dalla parte di nessuno”
Non sono d’accordo, Luca. Ciò che è stato fatto al popolo palestinese è terribile. Era un popolo pacifico, anche poco progredito, ma pacifico. Hanno pagato un prezzo altissimo per risarcire crimini non commessi da loro.
Ciò che ha fatto Hamas è deprecabile ma, se passiamo alla conta dei morti in decenni di guerra, vince la Palestina a mani basse. Non è giusti, secondi me, non schierarsi. La ragione non è mai in mezzo. Hai mai guardato una cartina dell’estensione palestinese negli anni? È abbastanza impressionante. Vivono in una gabbia sempre più stretta, sottoposti ad angherie di ogni genere.