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Saranno almeno 40 gradi

Nei giorni più caldi dell’anno, val la pena chiarire che d’estate fa caldino, specialmente nella seconda metà di Luglio, ma poi tutto passa e potremo tornare a lamentarci della pioggia, della neve e del freddo.

Alcuni siti meteo, e soprattutto le loro app, giocano molto sul dare nomi inquietanti agli anticicloni e sul dipingere scenari apocalittici; ponessero lo stesso impegno a tentare di azzeccare le previsioni, sarebbe già un passo in avanti.
Tanto per non far nomi, questa stamani la homepage de Il Meteo.it.

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Sul Corriere raccontano lo sfogo di Paolo Sottocorona, meteorologo di La7 che auspica un po’ più di prudenza prima di dipingere scenari apocalittici. Perché poi c’è chi ci crede, si preoccupa e magari si indebita per acquistare un condizionatore.

Quell’email prima lo commosse, poi lo indignò. «Ci dica lei se il condizionatore lo dobbiamo comprare oppure no. Sa, dovremmo prenderlo a rate altrimenti non ce la facciamo…». Era una coppia di pensionati che scriveva al meteorologo di La7 Paolo Sottocorona: i titoli di tg e giornali davano un caldo assassino (più o meno) e loro, piuttosto che soccombere alla colonnina di mercurio, si stavano rassegnando all’acquisto non programmato.
Ecco perché ieri, durante il consueto appuntamento delle previsioni, Sottocorona non ha usato mezzi termini: «Quando sentite parlare di Italia a 40 gradi, è una forma di terrorismo termico che non tiene conto delle fasce meno forti, che possono essere condizionate e suggestionate da un’informazione sbagliata». Ha aggiunto che non è mai successo che tutte le stazioni meteo abbiano registrato contemporaneamente quaranta gradi, neppure trentacinque né trentatré. Quanto al picco, «avrebbe più senso sapere per quante ore della giornata ci sarà quella temperatura. Magari per una e basta».

Più tardi, per telefono, spiega meglio perché è scorretto parlare di «allarme rosso»: «Quando chiedevano a Bernacca se un certo caldo era normale, lui rispondeva “è normale che non sia normale”. Nei prossimi giorni ci sarà molto caldo a Bolzano, a Firenze, a Bologna, insomma nelle città poco ventilate. Ed è statisticamente coerente. Quanto alla distinzione tra caldo percepito e caldo registrato, è solo il travisamento di un concetto giusto: quando c’è tanta umidità il sudore fa fatica a evaporare, di conseguenza il corpo accumula calore e questo aumenta la sensazione di malessere. Se l’umidità creasse calore, allora avremmo trovato una nuova fonte di energia…».

Godetevi il caldo, finché dura, perché poi, come tutto il resto, passerà ed al primo temporale di metà agosto tornerete a rimpiangerlo.

Luca