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politica

E se gli anni settanta fossero oggi?

Mentre dal finestrino del pullman cerco di scorgere gli scarsi accumuli nevosi della nottata, mi leggo su Internazionale un articolo tanto interessante quanto inquietante.
Lo ha scritto Loretta Napoleoni e lo ha intitolato: “I nuovi anni settanta“.

L’economista trova delle notevoli similitudini tra la crisi economica di trenta anni fa e quella attuale, soprattutto nella crescita dell’inflazione negli USA e nella ascesa inarrestabile del costo del petrolio.
I prezzi al consumo nel 2007 negli USA sarebbero cresciuti del 6,8 %, anche se ufficialmente l’inflazione viene dichiarata al 3,1 %; l’inflazione infatti tiene conto degli iPod, ma non del costo della benzina, delle case e dei generi alimentari.

Secondo la Napoleoni la soluzione starebbe nell’aumentare i tassi di interesse, ma questo non aiuta la crescita economica ed i governi occidentali sono contrari.
Ma la crescita economica, a causa della crescita dell’inflazione, è già praticamente azzerata e quindi il risultato è quello che viene chiamato stagflazione, un misto di recessione ed inflazione.
Come negli anni settanta, appunto.

Per non essere troppo pessimisti, concludo come conclude il suo articolo la Napoleoni:

Se queste sono le premesse economiche dei nuovi anni settanta non ci resta che sperare nella musica, che almeno ci faccia rivivere i grandi momenti di un decennio indimenticabile sotto molti punti di vista.

Ecco.
E sei i nostri candidati premier ci parlassero di queste cose, invece che perdersi in discussioni inutili?

Luca

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informatica

C’è qualcosa nell’aria

Chi è appassionato di tecnologia sa che oggi è un giorno importante.
Per i fanatici della Apple oggi è addirittura Natale.
A San Francisco si tiene il Macworld 2008, durante il quale ci sarà il rituale keynote di Steve Jobs.

Come ogni anno, tutti si chiedono quale mirabolanti novità verranno presentate dall’ultimo esemplare rimasto di guru tecnologico.
Il banner presente sul sito della Apple (che vedete qui sopra) ha suscitato la curiosità e risvegliato aspettative di molti .

Verrà presentato il nuovo MacBook Air?
Che cosa sarà?
Un piccolo notebook, senza cavi, con touch screen sottilissimo e memoria flash al posto del’hard disk?
Oppure sarà una nuova versione della Apple TV?
Se volete avere un’idea delle indiscrezioni potete leggere questo post su Melablog.

Di sicuro verrà aggiornato l’iPhone, probabilmente anche l’iPod Touch e verrà annunciata la possibilità di vedere film su iTunes.
Io mi auguro che venga anche rispolverato il Mac mini che, allo stato attuale, è un computer totalmente obsoleto.
E già che ci siamo, Steve, che ne dici di abbassare un po’ i prezzi?

Ah, si, poi verrà annunciato l’accordo per la vendita di Apple alla Microsoft.
Paura, eh?

Luca

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blog

WPhone: plugin per gestire il blog dal telefonino

Fra i tanti plugin per WordPress ce ne è uno che sta riscuotendo un grande successo.
Si tratta di WPhone, un plugin che sostituisce il normale pannello di amministrazione di WordPress con uno ottimizzato per l’utilizzo su dispositivi mobili.
E’ disponibile in una modalità “Ricca” che funziona soltanto su iPhone, iPod Touch e dispositivi che supportino Javascript, CSS ed AJAX, ed in una modalità “Leggera” per tutti gli altri telefonini da morti di fame.
Per chi volesse, ho tradotto il plugin in italiano.

Per installare la traduzione dovete semplicemente copiare il file “it_IT.mo” dentro la cartella

/wp-content/plugins/wphone/localization/

WPhone in italiano

Per aggiornamenti seguite il blog ufficiale di WPhone.

Luca

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musica tv

Giorgio Gaber appartiene a tutti noi

Voglio essere onesto.
Gli spot della nuova Fiat 500 sono belli.
Molto belli.
Il piano di Giovanni Allevi, la voce di Ricky Tognazzi e le scene di Nuova Cinema Paradiso sono una fusione molto azzeccata.
Come è azzeccato lo slogan: “La Fiat 500 appartiene a tutti noi”.

Tra i personaggi che “ci legittimano per essere autentici e veri” vengono mostrate una serie di icone, alcune delle quali veramente impegnative.

Vorrei dire soltanto una cosa.
Accetto tutto, anche che per pubblicizzare una automobile vengano utilizzate le icone di Giovanni Paolo II e di Madre Teresa di Calcutta.
Ma Giorgio Gaber no!
Lui si che appartiene a tutti noi.
Altro che la Fiat 500.

Quando ieri sera ho visto apparire il suo faccione su Canale 5 ho avuto un moto di stizza.

Sergio Marchionne comincia a starmi antipatico come Steve Jobs.
Così come la sua idea di paragonare la 500 all’iPod.

Povero Gaber…
L’uomo più anticonformista usato per vendere quella che sarà l’automobile più conformista.

Luca

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del.icio.us

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