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Quando TRE decise di sbaragliare la concorrenza

3Italia tariffe iphone4

Girano voci ancora non confermate che quella che vedete qui sopra sarebbe l’offerta di Tre per l’iPhone4.
Se fosse vero, e parrebbe di si, sbaraglierebbero la concorrenza (TIM e Vodafone) e farebbero diventare l’iPhone un gadget un po’ più umano ed un po’ più alla portata di tutti.

Luca

Via | HDblog

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Sbruffone

Se la risposta che Steve Jobs ha dato ad un utente che chiedeva spiegazioni sul perché siano state rimosse le applicazioni porno dall’App Store l’avessa date Bill Gates ora saremmo tutti indignati.

In ogni modo, crediamo di avere la responsabilità morale di mantenere il porno lontano dall’iPhone. Quelli che vogliono del porno, possono pure comprare un Android.

Pure moralizzatore..
Comunque si, meglio un cellulare Android dell’iPhone.

Luca

Via | Melablog

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Cambiare idea sull’iPad

ipad con tastiera

Fino a poche settimane fa erano ancora tutti molto scettici sull’iPad.
Come e-book reader molto meglio il Kindle, per telefonare c’è l’iPhone, come portatile ci sono i MacBook.
Dicevano.
Poi si sono messi tutti ad ordinarlo comunque, che non si sa mai.
Soltanto il primo giorno negli USA ne hanno venduti 300.000.

Ora pare che l’iPad sia diventato un aggeggio non soltanto molto figo, ma pure interessante ed utile.
Lo sostengono anche su Boing Boing.
Complice anche il supporto corredato di tastiera, che ne permette un utilizzo normale per chi deve scrivere seriamente.

Insomma, starsene alla scrivania a scrivere o lavorare, poi prendersi la tavoletta miracolosa e buttarsi sul divano o a letto per giocare, leggere o navigare.

A questo punto è probabile che l’iPad possa essere davvero l’ennesima vittoria di Steve Jobs e della sua indiscutibile capacità di fare cose più belle degli altri e di farle molto prima degli altri.
Ne è una spietata conferma la comica notizia di oggi secondo cui Microsoft starebbe per presentare i suoi cellulari touch screen, con tre anni di ritardo rispetto all’iPhone.

Luca

Via | Cristian Conti Tumblr

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Sarà per la prossima

Oggi la salute, fisica e mentale, non mi assiste, quindi non riesco a fare una disanima del keynote di ieri sera di Steve Jobs.
L’unica cosa che ho capito è che le mie speranze per ora sono rimaste vane, nel senso che è stato prestentato soltanto un nuovoa aggeggio fichissimo, ma quello che ci riusciremo a fare non è ancora chiaro.

La mia impressione è che come e-book reader l’iPad non sarà da preferire al Kindle, in quanto quest’ultimo ha lo schermo passivo e non stanca nella lettura.
Se mi dovessi sbilanciare direi che l’iPad sarà un gingillo molto carino per fare giocare chi se lo potrà comprare e la gente continuerà ad usare computer ed iPhone.

Ma non datemi troppa fiducia, io a suo tempo previdi che l’iPhone sarebbe stato un fallimento.

Luca

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Appesi a Steve

Il mondo dell’editoria e della distribuzione digitale sta vivendo un tale momento di crisi che l’attesa per la presentazione di Steve Jobs di stasera è febbrile, quasi delirante.
Il CEO di Apple non presenterà probabilmente soltanto il nuovo Tablet Mac (iPad, iSlate, iCoso?), ma tutto un sistema di produzione e distribuzione di contenuti che ruoterà intorno ad una piattaforma a cui probabilmente si accederà tramite iTunes.

Da Steve Jobs potrebbe venire quindi una proposta interessante per i produttori di contenuti, per i distributori e per chi dei contenuti poi ne usufruisce.

Insomma, il Tablet Mac potrebbe essere l’hardware, splendido e fichissimo, per presentare un nuovo modo di accesso a musica, film e libri.
Parallelamente potrebbe essere presentato un servizio per ascoltare musica in streaming (iCloud) da iPhone o Computer sullo schema di quella che fa Dada negli USA con il nuovo Play.me.

Di carne al fuoco ce ne è tanta, quindi.
L’impressione è che stasera possa essere impressa una svolta importante nella definizione di un modello sostenibile per la fruizione di contenuti in rete.

Volenti o nolenti, siamo un po’ tutti nelle mani di Steve Jobs.

Luca