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politica

Obama & Biden 2012

Il video trasmesso alla convention democratica prima del discorso di Obama.

C’è molto Marchionne, molto Bin Laden, molto amore per il proprio paese.
Siamo sempre lì. Il sogno americano.
E questa cosa continua a funzionare per loro.

Sognassimo un po’ di più pure noi, invece di stare qui a piagnucolare.

Luca

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fotografia

La foto mancata dell’anno. Per fortuna

foto bin laden morto

Siamo a Dicembre e stanno già iniziando i resoconti che suggeriscono le cose migliori o più importanti o più belle o più brutte successe nel 2011.
The Atlantic ha iniziato a raccogliere le foto più significative del 2011.
L’ultima foto è quella che vedete qui sopra ed è la foto di Bin Laden morto che nessuno ha visto.
Foto che da queste parti siamo contenti di non aver visto.
Nella redazione dell’Atlantic sembrano essere meno soddisfatti di questa scelta.

The photo of Osama bin Laden’s dead body. Undoubtedly, this photo, if it had been released, would have been one of the iconic (if gory) photos of the year. According to reports, at least three sets of photographs of bin Laden’s body exist, somewhere in the custody of the CIA. President Obama has decided against releasing them to the public, concerned about them being used to incite further violence, or being used as a propaganda tool. Several FOIA requests have reportedly been declined. (Photographer unknown)

Luca

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diritti umani

La risposta è no

La domanda è questa:

Se Bin Laden è stato trovato grazie alle tecniche di interrogatorio usate dalla CIA sui prigionieri, allora possiamo in alcuni casi ammettere l’utilizzo della tortura?

Luca

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fotografia politica

Risparmiatecela quella foto

Pare che gli Stati Uniti non sappiano se divulgare o meno la foto di Bin Laden morto.
Pare che sia coperto di sangue con un buco in testa.

Io dico che forse questa foto ce la possiamo risparmiare.
Invitate i direttori di una decina di giornali e fatela vedere a loro.
Noi ci fidiamo.

Tanto, se Bin Laden non fosse morto, ce lo farebbe sapere.
E non è da una foto che potremmo riconoscerlo.

Quella foto rischia di diventare un’icona per troppe persone.
Lasciate stare.

Luca

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vivere

Festeggiare le morti

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Kathy Maycen reaches to touch the name of her daughter, Lindsay Stapleton Morehouse, who was killed in the attack on the World Trade Center on Sept. 11, 2001, at a memorial in Palm Beach Gardens, Fla., Monday May 2, 2011. (Lannis Waters / The Palm Beach Post)

Molto si è detto e molto si dirà sul modo becero e guerrafondaio con cui alcuni americani hanno festeggiato la morte di Bin Laden.
Ha dato noia anche a me.

Detto questo, non scordiamoci cosa ha fatto quest’uomo agli americani, soprattutto agli abitanti di New York.
E non soltanto cosa gli ha fatto, ma quante volte gli ha promesso morte e distruzione.

Ovvio che ci ispira più rispetto la madre che va a toccare il nome della figlia morta nelle torri gemelle rispetto al ragazzotto che sventola la bandiera in strada, ma non siamo tutti uguali e ci sono molte persone che tendono a vivere in modo più sguaiato di altre.

Proviamo un attimo a pensare per quali motivi ed in che modo in Italia siamo abituati a far casino nelle piazze e proviamo a pensare cosa succederebbe se uccidessero il terrorista che, non lo so, un giorno ha buttato giù San Pietro con dentro tremila persone.

Insomma, non giudichiamo un paese sulla base delle reazioni della minoranza che va in piazza a far casino.
Ne faranno molto di più quando i Knicks torneranno a vincere un titolo NBA.

Luca

Foto | The Frame