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Coppie di fatto?!

Di due giorni fa le dichiarazioni di Prodi in favore dei Pacs, i patti civili di solidarietà per le coppie di fatto.
Di ieri l’articolo dell’Osservatore Romano intitolato:”Alla ricerca di voti lacerando la famiglia”.
Di oggi le dichiarazioni di Prodi che spiega la sua posizione.
Di oggi la stoccata della CEI, che attraverso la sua agenzia di stampa dice: “Giù le mani dalla famiglia e dal matrimonio”.

Rimane da parte mia il sospetto di una campagna di Ruini in favore del Polo.
Perché Prodi quella posizione l’aveva già espressa mesi fa.
Perchéi Pacs niente hanno a che vedere con il matrimonio.
Perché si può far finta di niente, ma la gente non si sposa più.
Le chiese sono piene di giovani che convivono.

Se ho un incidente ed entro in coma è giusto che sia la persona con la quale convivo a decidere del mio destino, ad esempio se donare gli organi o meno.
E se io muoio è giusto che possa lasciare i miei averi alla persona con la quale ho condiviso la mia vita.

Le mani sul matrimonio non ce le mette nessuno.
Perché purtroppo a pochi interessa il matrimonio come patto civile. Ad ancora molti meno il matrimonio come sacramento.

E la colpa è di noi cattolici. Che non siamo riusciti a far vedere la differenza tra un’unione di fatto ed una consacrata.

Ma questo è un altro discorso e le elezioni politiche del 2006 non c’entrano niente.
Strano che Ruini questo non lo capisca.

Luca

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Denigrare Colonia

Da parte della stampa di sinistra, in particolare da Repubblica, è in corso una campagna che mira a denigrare la Giornata Mondiale dei Giovani che si svolgerà a Colonia la prossima settimana.
Così si cerca in tutti i modi di evidenziare le contraddizioni, che effettivamente ci sono, come le sponsorizzazione, l’utilizzo a volte eccessivo del merchandising, ecc…

Critiche fondate ed anche parzialmente condivisibili, ma fatte in evidente malafede.
Perché si evita di descrivere tutto quello che c’è dietro le magliette o i cartelloni sponsorizzati?
Si pretende di descrivere un evento, tralasciando di spiegare le motivazioni che stanno dietro a questo evento.

E’ come se tutti i ragazzi che stanno raggiungendo Colonia fossero un branco di deficienti, irretiti dalle campagne pubblicitarie e dal fatto che gli verrà regalata una maglietta.
Non è per tutti così.

“Siamo venuti per adorarlo”
Questo è il tema della GMG.
Raggiungiamo Colonia per adorare Cristo, come dei moderni Re Magi.
E in questo non c’è molto di moderno o di commerciale.

Questa campagna denigratoria è una delle conseguenze del Referendum sulla Fecondazione Assistita. E’ uno dei grandi successi di Ruini e del Comitato Scienza e Vita.
Era prevedibile. Si è scelto un atto di forza. Ora te la fanno pagare.

Ma ci sono anche cristiani che non hanno aderito al Comitato Scienza e Vita e che vanno a Colonia per cercare qualcosa più di una maglietta.
Questo quelli di Repubblica sembrano non metterlo nel conto.

Anche se effettivamente si poteva preparare una GMG meno luccicante e con meno sponsor.
Ma ai ragazzi che saranno a Colonia, se qualcosa rimarrà nel cuore, non sarà merito delle magliette.

Repubblica può stare tranquilla…

Luca

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Casino generale

Questo stramaledettissimo referendum sta rimescolando la situazione politica.
Tanto che non ci si capisce più niente.
Bertinotti plaude Fini. La Prestigiacomo va a braccetto con Fassino. Rutelli e Fiori vanno d’amore e d’accordo.. Non si capisce più chi sta con chi.

Capisco che su questioni etiche i partiti possano contare di meno, ma qui mi sembra che si sia un po’ perso la bussola.
Non si riesce a capire chi si avvantaggerà del referendum, perché qualunque sia il risultato, avranno vinto tutti.

In questa situazione, l’occasione più grossa l’abbiamo persa noi cattolici. Perché le posizioni dure e sorde del famigerato Comitato Scienza e Vita, affiancate dalle altrettanto severe affermazioni di Ruini e del Papa, hanno messo sulla difensiva tante persone che invece chiedevano che qualcuno rispondesse ai loro dubbi. Invece, le associazioni cattoliche e la gerarchia si sono armati per le crociate, lasciando da sole tutte le pecorelle smarrite. Che, come me, si sentono giudicate ed emarginate per aver fatto una scelta di partecipazione con il NO, invece che con l’astensione.

Un’altra occasione persa dai cattolici.
Bastava un po’ più di tranquillità.
Bastava ascoltare con più attenzione le domande che provenivano dalle persone.
Bastava un po’ più di amore.

Luca