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E non ci sono mica soltanto i blog

Andrea Beggi spiega perché negli ultimi tempi abbia parzialmente abbandonato il suo blog a favore di strumenti più immediati come FrienFeed, Twitter e Tumblr.

Andrea è uno dei blogger storici in Italia, uno che scriveva post quando in Italia quasi tutti ignoravano l’esistenza di questo strumento.
Ora ritiene più facile condividere e commentare le cose che gli interessano o che interessano i suoi amici tramite altri strumenti.
Il blog lo riserva a riflessioni o commenti tecnici che richiedono più tempo e più spazio.

Strano che in tutto questo Andrea nemeno nomini Facebook che, evidentemente, non ama e non usa per seguire le discussioni nella rete.
Io invece penso che, soprattutto dopo l’ultimo aggiornamento, Facebook sia destinato a soppiantare tutti gli strumenti che citavo all’inizio, proprio perché fa da solo tutto quello che fanno loro.

E riuscire a seguire tutte le discussioni in un unico luogo è una facilitazione non da poco.

Ora non resta che convincere ad usarlo tutti i “vecchietti” della rete che sono ancora titubanti.

Luca

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Facebook non fare lo stupido

So che la maggior parte di voi forse non lo sa, ma Facebook ha variato le sue condizioni di utilizzo.
La novità principale è che tutto ciò che un utente carica su Facebook rimane di Facebook per sempre.
Questo vale per foto, video, testi e quant’altro e vale anche nel momento in cui l’utente decida di eliminare il proprio profilo.

Scandalo? Forse.
Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha ieri chiarito un po’ le cose e le cose stanno così.
I contenuti degli utenti rimangono di Facebook anche nel caso che questi si cancellino, ma continueranno ad essere visibili soltanto agli amici.
Zuckerberg fa il paragone con le email che continuano ad essere visibili ai destinatari anche nel caso che il mittente abbia chiuso l’account di posta.

Sembra quindi che Facebook, come nota giustamente Luca De Biase, vada nella direzione di diventare un mega instant messagging, utile per scambiare informazioni tra utenti.
Qualcosa di un po’ diverso da un social network.

La verità è ovviamente un’altra, ma Zuckerberg non la può dire.
Sarebbe difficile e molto brutto togliere i contenuti degli utenti che si cancellano, perché Facebook si riempirebbe di buchi e diventerebbe di difficile gestione.
Soprattutto perché i contenuti sono condivisi dalle migliaia di applicazioni sviluppate dentro Facebook che così smetterebbero di funzionare.
E’ stata scelta la strada più semplilce.

La cosa importante è saperlo.
Tutto quello che mettete su Facebook vi rimarrà probabilmente per sempre e perderete il diritto su quei contenuti.
Ora lo sapete.

Il dibattito sulla questione è interessante, ma in ogni caso sappiate che sarà difficile riuscire a fare in modo che le vostre tracce in rete scompaiano.
Continuerete ad esistere per sempre, anche se non lo vorrete.

Aggiornamento del 18/02/2009
Zuckerberg è tornato indietro. Torna tutto come prima

Luca

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informatica internet

Ora dimenticatevi del vostro programma di posta

Chi abbia usato Gmail sa che non c’era quasi nessun motivo valido per utilizzare un altro account di posta elettronica, anche perché da un unico Gmail si possono gestire svariati altri account.
Io ad esempio uso il mio account Gmail per leggere le mail di un vecchio account TIN.it e quelle delle mail impostate nei miei domini.

Gmail ha un’unica mancanza, che è quella di non poter consultare la posta quando non si è collegati ad internet (anche se la cosa si risolve utilizzando un programma di posta)

Oggi Google ha annunciato che verrà sperimentata anche la versione offline di Google Gears che permetterà di consultare la propria casella di posta Gmail sul proprio browser anche quando non si è connessi alla rete.

Tutte le operazioni compiute offline (compreso lo scrivere email da inviare) verranno compiute al momento in cui torneremo ad essere connessi.

La funzionalità dovrebbe essere resa disponibile entro un paio di giorni con il nome “Offline Gmail” e sarà attivabile nella sezione Labs dei settaggi.
Per ora dovrete utilizzare Gmail in inglese, altrimenti la funzione “offline” non vi verrà mostrata.
Per la traduzione in italiano ci sarà da attendere qualche mese.

Questo il video di presentazione:

Luca

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informatica

La chiavetta Huawei E169 di TIM sull’Eee PC 701

Vi ho raccontato la mia esperienza con l‘Asus Eee PC 701 ed i miei tentativi di testare varie distribuzioni GNU/Linux.

Alla fine ho deciso di utilizzare la Xandros (il sistema operativo fornito da Asus).

Fin qui tutto bene.
Decido di prendermi una chiavetta HSPDA/UMTS per poter collegarmi ad Internet quando sono in giro.
Dopo attenta analisi di costi e benefici, scelgo l’offerta di TIM/Alice che comprende una chiavetta in comodato d’uso e 20 ore di traffico per 10 € al mese.

La scelta è stata fatta anche in base alla compatibilità della chiavetta con Linux (ad esempio un onesto rivenditore mi ha detto che quelle di Wind non funzionano con Linux).
La chiavetta in questione è la HUAWEI E169.

Dentro di me ero sicuro che sarebbe successo, eppure speravo che questa volta non succedesse.
Che cosa?
Ovviamente la chiavetta non funziona con Xandros.
C’è pure scritto in un file “readme” dentro il cd contenente i driver per Linux.
Su Ubuntu, ad esempio, la chiavetta viene riconosciuta al volo e basta scegliere l’operatore telefonico giusto tra quelli proposti. Tutto liscio come l’olio.

Prima di provare a installare Ubuntu sull’Eee PC mi faccio una ricerca su internet e scopro che qualcuno è riuscito a far funzionare la chiavetta sulla Xandros.

Decido di seguire l’ottima guida di Paolo Pellegrini, ma la procedura non funziona.
Dopo ulteriori ricerche scopro semplicemente che era necessario compilare il pacchetto (particolare forse dato per scontato da Paolo).

Insomma, per chi avesse un Asus Eee PC 701, ecco la procedura da seguire per far funzionare la chiavetta HUWAEI E169:

  • Installare il tool usb_modeswitch.
  • Per far questo è necessario prima installare il pacchetto libusb-dev tramite il comando:
    sudo apt-get install libusb-dev
    (Per aprire il terminale premere CTRL+ALT+T)
  • Adesso scaricate usb_modeswitch-0.9.6.tar.bz2 e usb_modeswitch.conf.
  • Scompattate in file tar.bz2 in “My Documents” e vi verrà generata la cartella “usb_modeswitch-0.9.6”.
  • Aprite ora il file usb_modeswitch.conf e copiate alla fine il seguente codice (quindi salvatelo e chiudetelo):
    ###############
    Huawei E169
    DefaultVendor= 0x12d1
    DefaultProduct= 0x1001
    DetachStorageOnly=1
    HuaweiMode=1
  • Ora spostate il file nella directory /etc tramite il comando:
    sudo mv usb_modeswitch.conf /etc
  • Adesso è necessario compilare il pacchetto.
    Per farlo è necessario installare alcune librerie tramite il comando:
    sudo apt-get install gcc g++
  • A questo punto compiliamo il pacchetto con il comando:
    gcc -l usb -o usb_modeswitch usb_modeswitch.c

La procedura è finita.
Non resta che inserire la chiavetta, attendere che venga riconosciuta come Drive esterno e quindi lanciare il nostro applicativo con il comando:
sudo ./usb_modeswitch

L’applicativo dovrà essere lanciato ogni volta che inseriamo la chiavetta, anche se c’è un metodo per automatizzarne l’avvio.

Per creare la connessione è sufficiente cliccare sull’icona “Rete” e scegliere come tipo di connessione quella “GSM / 3G (UMTS) / HSDPA”. Il sistema cercherà automaticamente gli operatori disponibili. Potete trovare comunque i parametri per TIM qui.

Semplice, no?!

Se volete qualcosa che funzioni in modo semplice non usate Linux.
Sono io che sbaglio a continuare ad incaponirmi.

Luca

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L’Asus Eee PC 701

Sono diventato recentemente il fortunato possessore di un Asus Eee PC 701, quello con monitor da 7″, 4 GB di HD allo stato solido, 512 MB di RAM ed equipaggiato con sistema operativo GNU/Linux.
L’ho acquistato da Essedi, prenotandolo via Web e ritirandolo nel negozio di Siena; è costato 149 € (ora lo vendono a 199 €).

E’ secondo me, insieme all’Acer Aspire One, il netbook che ha più senso comprare, visto che gli altri iniziano a costare una cifra intorno ai 300 €, avvicinandosi troppo a quella di un Notebook.

Tra l’Acer e l’Asus ho scelto quest’ultimo unicamente per la possibilità (in parte smentita) di installarci Ubuntu.

L’Eee PC è un computer eccezionale, ideale per essere trasportato con facilità.
Gli unici difetti riguardano la tastiera, poco sensibile e il pulsante del touchpad che è veramente troppo legnoso. Per il resto è veramente perfetto.

Tanto per divertirmi un po’ ho provato ad installare sull’Eee PC alcune distribuzioni GNU/Linux modificate per l’uso sui netbook. Non ho nemmeno provato ad installare Ubuntu in versione standard, dato che avrei dovuto lavorarci troppo per farla funzionare decentemente.

Ecco i risultati.

  • Xandros: è una distribuzione derivata da Debian (come Ubuntu) e fornita come sistema operativo di default sull’Eee PC.
    Si intalla in pochi minuti copiando il contenuto del CD su una chiavetta USB e facendo il boot da lì. Il boot è rapidissimo, intorno ai 10 secondi e, ovviamente funziona tutto. Lascia un po’ a desiderare l’ambiente grafico e si sente la mancanza si Synaptic per l’installazione di programmi aggiuntivi. E’ pero presente un tool che permette di scaricare ed installare automaticamente gli aggiornamenti ufficiali forniti da Asus.
  • UNR (Ubuntu Netbook Remix): è la versione ufficiale di Canonical dedicata ai Netbook, in particolar modo a quelli equipaggiati con processore Intel Atom (il 701 ha il Celeron).
    Non viene caricato correttamente il modulo di gestione della batteria, tanto che il sistema la segnala come difettosa (anche se poi funziona correttamente).
    L’installazione è molto veloce, il boot medio-lento, la webcam non funziona e non funziona il tasto Fn. Quando si arresta il pc, questo rimane acceso, a meno che non si tenga tenuto premuto per alcuni secondi il tasto di accensione; probabile che sia possibile correggere il problema spulciando nel BIOS.
  • Ubuntu Eee: versione non ufficiale, che presto dovrà anche cambiare nome per motivi di marchio.
    L’installazione è personalizzabile e Ubuntu può essere anche provato in modalità Live (senza cioè installare nulla). Il boot è lentissimo, per avviarsi completamento (compreso il login) ci vuole più di un minuto e la webcam non funziona.
  • eeeXubuntu: è la versione ottimizzata per Eee PC della Xubuntu, la versione di Ubuntu per PC con poche risorse hardware. E’ poco aggiornata (attualmente è indietro di due versioni rispetto alla versione standard), l’installazione è piuttosto macchinosa e sembra che abbia problemi sia nell’utilizzo del tasto Fn che, soprattutto, nel funzionamento del Wi-Fi. Non l’ho provata, ma è indubbiamente la versione da smanettoni, da sconsigliare per utenti normali.

Le mie conclusioni sono abbastanza ovvie.
Se volete utilizzare l’Eee PC 701 senza noie, lasciate la Xandros, altrimenti divertitevi ad hackerare una qualsiasi delle altre distribuzioni.

Per me non ne vale la pena.

Luca