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Sabina Guzzanti

Io non mi indigno che Sabina Guzzanti abbia fatto i soldi e decida di investirli come vuole lei.
Mi stupisco nel vedere che una persona come lei decida di affidare 140 mila euro ad un cialtrone che ti promette tassi fantasmagorici.

I cretini che oggi la contestano sono però gli stessi cretini che ogni giorno scrivono “Vergogna!” su Facebook e che sono diventati così cretini anche grazie ad un certo modo acritico e non documentato di sputtanare in pubblico la vita delle persone di cui anche la Guzzanti è stata una fiera artefice.

Se usi un certo metro per valutare le persone, è probabile che gli altri usino lo stesso metro con te.
Inutile che poi ti incazzi.

Luca

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Un paese di nani, ballerine e moralisti

Pensatela pure come vi pare, ma gli italiani rimangono un popolo di moralisti.
E pure la Guzzanti non è stata da meno.

A me il suo intervento non è piaciuto molto, per un motivo principale. Anzi due.
Il primo è che Sabina l’altra sera ha abbandonato la satira e si è profusa in un’omelia dai contenuti assolutamente poco comici. E quando la gente si mette a pontificare, diventa noiosa.

Il secondo è che scomunicare un ministro perché ama il sesso orale e contemporaneamente mettere Ratzinger all’inferno perché, secondo lei, è omosessuale, a me pare una discriminazione degna del più integralista dei cattolici.

Diciamo che l’antiberlusconismo e l’anticlericalismo hanno armi migliori da spendere che non i pompini ed i “diavoloni frocioni”.

Non sono poi meno moralisti i quotidiani che, come sottolinea Massimo Mantellini, ogni giorno ci propinano le peggiori schifezze e poi si scandalizzano per le parole dette nella manifestazione dell’altra sera.

Insomma, forse varrebbe la pena lasciar perdere i gusti sessuali dei singoli e tornare a parlare delle cose importanti.
Che in ginocchio c’è un intero paese, mica solo le ministre.

Luca