La notizia è di quelle con il botto.
In paesi più democratici del nostro potrebbe far tremare le fondamenta dei Palazzi del Potere.
Sono stati arrestati il numero due del SISMI, il servizio segreto militare italiano ed un altro agente.
Altri agenti sarebbero latitanti e tuttora ricercati.
L’accusa per loro è quella di aver collaborato con i 22 agenti della CIA nel caso del rapimento di Abu Omar, l’Imam milanese prelevato nel 2003, portato ad Aviano, torturato, quindi trasferito in Egitto, nuovamente torturato e da allora ancora “disperso”.
Ho già parlato della complicità dell’Italia su questo caso e su quello dei voli segreti della CIA.
Mi aspetto delle parole chiarificatrici da parte delle persone direttamente responsabili al momento del sequestro:
- Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio.
“Palazzo Chigi non ha nulla da aggiungere in merito all’assoluta estraneità dell’esecutivo e dei Servizi di informazione e sicurezza rispetto al sequestro, che anche oggi si intende ribadire con lo stesso vigore e con la stessa forza di sempre” (11 Maggio 2006).
- Niccolò Pollari, direttore del SISMI.
- Antonio Martino, Ministro della Difesa (da cui il SISMI dipende).
“[…]l’assoluta estraneità del Governo e del Sismi rispetto al sequestro di Abu Omar, rapimento che non coinvolge ad alcun titolo nè l’esecutivo nè il Servizio, nè direttamente nè indirettamente” (12 Maggio 2006)
- Roberto Castelli, Ministro della Giustizia.
Castelli comunica al procuratore generale di Milano, Mario Blandini, la sua decisione di non presentare la domanda di estradizione dagli Stati Uniti d’America e di diffusione delle ricerche all’estero formulata dalla procura della Repubblica di Milano e relativa al procedimento penale che vede indagati i 22 agenti della Cia. (12 Aprile 2006)
- Enzo Bianco, presidente della COPACO (Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti).
Queste cinque persone ci devono dire la verità.
Se avessero mentito o taciuto su questa questione, dovrebbero essere interdetti da qualsiasi incarico istituzionale.
Non è tollerabile che nel nostro paese si permetta il sequestro, la tortura e l’estradizione di un cittadino da parte di un servizio segreto straniero.
Mi aspetto delle dichiarazioni chiarificatrici anche dai ministri attualmente in carica.
Cerchiamo di portare la democrazia almeno in Italia, visto i grandi risultati ottenuti in Afghanistan ed in Iraq.
Luca