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I Mille e non più mille

ATTENZIONE! POST LUNGO, VELENOSO ED INFARCITO DI ANTIPOLITICA.

E’ da oggi pomeriggio che cerco di ricostruire la vicenda de iMille in ordine cronologico.
Il fatto che il blog de iMille non funzioni con gli OpenDNS non mi ha aiutato. Per fortuna che i feed funzionano.

Faccio un breve riassunto per chi non ci ha capito niente.

  • iMille devono decidere se alle primarie del PD dovranno sostenere un loro candidato, sostenere uno dei candidati già in ballo od aspettare.
  • Il comitato centrale, composto da i 20 iMille più attivi (poi mi spiegheranno chi lo ha deciso) vota a maggioranza di sostenere Veltroni.
  • Mario Adinolfi si incazza e pensa (forse) di ottenere qualcosa di buono dalla situazione. Quindi lancia un comunicato stampa presentando ufficialmente la sua candidatura. Adinolfi è di fatto fuori da iMille.
  • Qualcuno de iMille (Scalfarotto) comunica all’ANSA che è stato scelto di sostenere la candidatura di Veltroni.
  • Gli i980 si incazzano perché loro non ne sapevano niente e chi cazzo l’ha deciso di sostenere Veltroni?
  • Marco Simoni invia a tutti iMille una lettera chiarificatrice, pubblicata anche sul blog.
    Il titolo del post “Veltroni con iMille” sembra scritto al contrario, perché a Veltroni de iMille non potrebbe fregargliene di meno. Ma il post non l’ho scritto io.

Ora, dopo tutta questa confusione, non credete che un certo calo di entusiasmo possa essere considerato normale?
Non vi sembrano le solite dinamiche incancrenite degli apparati sinistrorsi?
Non sopporto più liti e congetture interne.
Non vi sopporto più.

Per finire, vorrei dare il mio contributo e chiarire la mia idea.
L’unico modo per dare un senso a iMille era quello di presentare alle primarie un proprio candidato, in modo da avere una testa di ponte che fosse anche il referente con i media.
Il nostro candidato, insieme ai nostri eletti nella costituente, avrebbe portato avanti le nostre idee per la costruzione del PD.

Sostenendo Veltroni diventiamo una goccia nel mare che nessuno considererà ed i media ci faranno due palle così’ con la storia del candidato blogger Mario Adinolfi.
Adinolfi, detto tra noi, è da oggi iscritto a pieno titolo nella categoria “Giuda”.
Che ti puoi aspettare da una persona che attraversa l’oceano per andare a giocare a poker a Las Vegas e pensa per questo di essere anche simpatico?!

Ok.
Il post velenoso si conclude qui.
Sono troppo arrabbiato con la nostra classe dirigente per riuscire a capire i ragionamenti del comitato centrale de iMille.
Non siamo diversi dagli altri.
Infatti sosteniamo Veltroni.
Sostenete.

Luca

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Mario Adinolfi forse sarà l'ariete de iMille

A causa del malfunzionamento del sito de iMille, non avevo capito una cosa fondamentale.
Mario Adinolfi non sarà il candidato de iMille.
Sarà il candidato di sé stesso.
Forse iMille potrebbero decidere di sostenerlo.
O forse no.

Adinolfi, nel suo post di presentazione, avrebbe potuto chiarire meglio di essersi staccato da iMille.
Così tanto per evitare che la gente prendesse fischi per fiaschi.

Ed io sai che faccio?
Mando a cacare Mario Adinolfi ed iMille.
E dico a tutti che così non va.
Davvero.
E con simpatia.

Ci avete tagliato fuori.
Anche voi.

Luca

Nel caso in cui il sito de iMille non torni a funzionare, ecco il testo del post di Luca Sofri che spiega la separazione tra Adinolfi ed iMille:

Un punto delle cose per chiarire un po’ di confusione che circola sulla scelta del leader da sostenere. Le cose chiare sono due. La prima è che Mario Adinolfi, decidendo di non impegnare iMille, ha presentato la sua candidatura. Lo spiega qui, poco convinto dalle inclinazioni filoveltroniane di alcuni dei Mille, ma restando a disposizione del dibattito e di un modo di proseguire assieme.
La seconda cosa è che sia tra le persone che finora si sono occupate più attivamente dei Mille, sia tra i lettori di questo blog, il dibattito sul leader ha avuto un’accelerazione obbligata dalle scadenze. Le scelte a questo punto sono tre (e nessuna è stata presa: quello che si scrive qui è sbagliato, al momento), ma solo due obbligano a una scelta immediata.
Uno, presentare un nostro candidato. Tempi strettissimi, e soprattutto manca il nome giusto. Ivan Scalfarotto ha ricevuto molti inviti, ma ha deciso (saggiamente secondo chi scrive) che non fosse la scelta giusta. Altre idee efficaci, finora non ce ne sono.
Due, sostenere Mario Adinolfi. In teoria lo si potrà fare anche più avanti, ma la sua candidatura avrà bisogno di firme e impegno da subito. Quindi è una scelta che va fatta subito, per evntualmente aiutarlo.
Tre, sostenere Veltroni. Perché si crede in lui, perché è l’alternativa migliore, perché è l’unica scelta: le ragioni possono essere diverse. Ma questa è una decisione che si può anche non prendere subito. Veltroni sarà comunque candidato e la scadenza per decidere di sostenerlo è più lontana, anche se forse ha senso invece prendere rapidamente una decisione forte pure su questo.
Questo è lo stato delle cose, e la discussione in corso. Aperta e trasparente, come al solito.

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Mario Adinolfi, l’ariete de iMille

ATTENZIONE. QUESTO POST E’ STATO SUPERATO DAGLI EVENTI.
GLI SVILUPPI DELLA VICENDA SONO SPIEGATI QUI.

Devo essere sincero.
Molto dell’entusiasmo nato al momento del lancio de iMille si è presto sgonfiato.
Non vedo serie possibilità di alternative.
Il Partito Democratico è nato morto.
Il plebiscito per Veltroni ha spento le poche timide speranze di cambiamento.
L’assemblea costituente con più di 2.000 membri mi sembra un ipocrito e sterile tentativo di sembrare democratici.

Nonostante tutto alle primarie andrò a votare.
E voterò Mario Adinolfi, il centravanti di sfondamento de iMille.
Domani Mario presenterà il programma della sua candidatura.
Intanto è sceso in campo.
Se ne sono accorti anche Corriere, Stampa e Repubblica.

Proviamo a sfondare il muro delle vecchie gerarchie di partito.
Senza troppe speranze, però.

Luca

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Twitter per tutti. Anche per Sandro Bondi

La mania di Twitter ha coinvolto, anche se con un po di ritardo, i politici.
L’altro giorno ho scoperto che Veltroni twittera e che durante il suo discorso al lingotto c’era chi ne inseriva i passi salienti.

Quanti sono i politici che usano Twitter.
Tra i più importanti ho trovato: Angela Merkel e Obama.

Ma quello che veramente appare irrinunciabile e che ho immediatamente aggiunto come friend è Sandro Bondi.
Il twitter di Sandro Bondi è un must!

Luca

Update: mi sa che era un fake. Sembra che lo abbiano già rimosso…

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Veltroni Day After

Ieri è stato il Veltroni Day.
Il buon Walter ha sfoderato 95 minuti di comizio, nel quale ha detto cose che condivido nel 95% dei casi.

Quindi tutto bene?
No.
Le idee sono buone, ma sono irrealizzabili.

La domanda a cui Veltroni dovrebbe rispondere è quella più banale: “Con quale maggioranza parlamentare pensa di portare avanti questo suo programma? Con quella composta da gente come Fassino, D’Alema, Rutelli, Mastella, Russo Spena e Diliberto?”

Sarebbe necessario un ricambio della classe dirigente, ma la questione è talmente inflazionata che mi viene il vomito.

Meglio riderci su con Zoro.

Le cose importanti
– Ha finito?
– No papà, sta ancora a parlà.
– Aveva detto n’ora.
– O so, s’è allungato… mo chiude.
– E che dice?
– E che dice papà, e solite cose, come e dice lui.
– Ma de Chivu ha detto niente?
– Macché, gnente de gnente.

Luca