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RCS, il Corriere della Sera, il salotto buono che fu e che forse non sarà più

Il Foglio qualche giorno fa ha pubblicato un racconto spettacolare di Paola Peduzzi sulla situazione che sta vivendo il Corriere della Sera, con la crisi di RCS, la mobilità dei suoi giornalisti e l’insopportabile, ma quanto mai probabile abbandono della sede di Via Solferino.
Un cambio di sede che nella redazione del Corriere è vissuta come una deportazione.

Se non capisci che muoversi da Via Solferino è una deportazione, non puoi capire nulla del Corriere della Sera”. La “deportazione” è il trasferimento della redazione del giornale più influente d’Italia, diretto da Ferruccio de Bortoli, dalla storica sede nel centro di Milano alla periferia nord-est della città, via Angelo Rizzoli, tre palazzi e una torre ideati da Stefano Boeri a due passi dal parco Lambro. Là c’è già un bel pezzo di Rcs Mediagroup, ci sono i periodici con la loro triste fama di essere un buco nero di perdite (“Ora che l’azienda ha annunciato che venderà o chiuderà dieci testate, secondo te chi è che vorrà più metterci un euro di pubblicità, in questi zombie?”), i Libri, la pubblicità, i new media e gli uffici di staff. C’è ancora tanto spazio, un palazzo intero, quanto basta per ospitare i giornalisti del Corriere e della Gazzetta dello Sport. Ma loro non si vogliono muovere.

Un racconto come quelli che si leggono sul New Yorker, che raramente si trovano sulla stampa italiana.

Ve lo consiglio.

E’ curioso che soltanto in poche conversazioni sia emersa la figura del lettore, nonostante sia cruciale per il futuro dei media, tradizionali e no. Sono soprattutto i più giovani a citare “i miei venticinque lettori” di manzoniana memoria, e questo è l’happy end di una storia fatta di scivoloni, di un mondo che si sfalda, di caste da smantellare, in cui i Padroni dell’Universo del giornalismo non vogliono perdere i loro privilegi e i Padroni dell’Universo della finanza non vogliono perdere le loro rendite di posizione e nemmeno fare gli editori: è la scarsa qualità del progetto editoriale del Corriere per il futuro il vero problema da risolvere.

Luca

Via | Christian Rocca