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La classe non è acqua

Erano anni che non tifavo più per la Ferrari.
Non mi è mai piaciuto Schumacher, soprattutto dopo il suo balletto sul podio del GP di Imola nel quale era morto Senna; è bene ricordare che il tedesco era dietro di lui e lo vide schiantarsi contro il muretto.
Io non l’ho mai perdonato (si fa per dire…).
Ed in Formula 1 non puoi tifare per una macchina guidata da uno che non sopporti.
Oggi però sono tornato a tifare la rossa e ad urlare davanti alla TV.

C’è una premessa da fare.
Oggi tifavo soprattutto contro Hamilton.
Non mi è piaciuta la furbizia fatta durante le prove che è costata la pole a Raikkonnen.
Non mi è piaciuta soprattutto la boria di un ragazzetto a cui vanno tutte bene.
Ok, Hamilton è un fenomeno, nessuno lo mette in dubbio, ma non credo che valga Alonso.
Se lo spagnolo avesse ricevuto dalla McLaren le sue stesse attenzioni oggi sarebbe campione del mondo.
Così, quando ho visto Hamilton perdere due posizioni dopo le prime due curve e poi uscire di pista per tentare inutilmente di superare Alonso, ho gioito.

E’ successo quello che nessuno credeva possibile, che cioè vincesse il terzo incomodo.
Raikkonen, freddino e taciturno, è un anti-divo per eccellenza, ma un pilota che meritava di vincere un mondiale.

La Ferrari vince grazie alla sua grande macchina, a due piloti velocissimi e ad una struttura efficientissima.

La McLaren deve piangere la stupidità del suo padre padrone (Ron Dennis) che ha puntata tutto sul suo nuovo astro nascente inglese, anche al costo di umiliare il campione del mondo in carica appena arrivato in scuderia. Alonso meritava più rispetto.

Alla McLaren e ad Hamilton è mancata soprattutto un po’ di classe.
Quella Ron Dennis non l’ha mai avuta.

Luca

Aggiornamento:
Mentre scrivo, la classifica di arrivo del GP del Brasile non è stata ancora ufficializzata. Ci potrebbe essere una sanzione per le BMW e le Williams che consegnerebbe il mondiale ad Hamilton. Sarebbe veramente troppo per quest’inglesino talmente fortunato da fare quasi schifo. Speriamo nel buon senso dei giudici.

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informatica sport

Ancora con queste pecette!

Due anni fa Gianluca Neri, aka Macchianera, scopriva che il rapporto Calipari poteva tranquillamente essere letto integralmente con un semplice copia/incolla.

Quei furboni degli americani avevano messo online il PDF del rapporto, nascondendo le parti secretate con delle pecette nere. Peccato che si fossero dimenticati di impedire l’esecuzione del comando “copia”, così che chiunque poteva prendersi il testo, incollarlo in un nuovo documento e leggerselo integralmente.
La scoperta fatta da Gianluca Neri non fu senza conseguenze, anche perché fu proprio grazie a questa clamorosa svista che si riusci a risalire al nome del soldato USA che aveva sparato a Calipari.

Oggi, anche se per un caso meno drammatico, è stato ripetuto lo stesso errore.
In questo caso la figura dei pezzenti l’hanno fatto quelli della FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, che hanno pubblicato il verdetto della sentenza sulla spy story che ha coinvolto McLaren e Ferrari.
Allegate alla sentenza anche le 115 pagine contenenti le trascrizioni dell’incontro del 13 Settembre a Parigi nel quale vengono esposti alcuni importanti dettagli tecnici nascosti dalle fantomatiche pecette.
Anche in questo caso un semplice copia/incolla svela le parole nascoste.

Ad annunciarlo per primo in Italia è stato Leo23 su Downloadblog, riprendendo una notizia apparsa su The Register.

Il documento non è più accessibile sul sito della FIA, ma lo potete trovare qui (PDF, 278 KB).

Alcune ore dopo lo scoop nessun quotidiano online italiano se ne è ancora accorto.
Probabilmente stanno tutti cercando di capire cosa sia un copia/incolla.

Luca

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politica

Scendesse in campo la Fenech

Lo so. Sto diventando monotematico.
Passerà anche questa fase…

Proprio ieri ne parlavo.
Nel pomeriggio si è presentato uno dei prossimi salvatori della patria, Luca Cordero di Montezemolo.
Ha criticato la politica, rea di costare troppo e di produrre poco.
Il solito scaricabarile.
Mi sarebbe piaciuto chiedergli quanto ci sia costata la FIAT negli ultimi 60 anni…
Non poco. Forse più della politica.

Ora io non so quali meriti abbia avuto questo ex-rampollo.
Il più grande è sicuramente quello di aver sposato Edwige Fenech.

Io me lo ricordo soprattutto come il peggiore presidente della Juventus.
E come il direttore del Comitato Organizzatore dei Mondiali di Calcio Italia 90, costati molto più di quanto era stato preventivato, soprattutto a causa delle bustarelle pagate ed incassate da politici ed imprenditori.

Se Montezemolo deve essere l’uomo nuovo della politica italiana, stiamo freschi.
Ci è bastato quello che scese in campo nel ’93.
Vorrei anche capire come farebbe a mollare tutti gli incarichi che ha.
Cito da Wikipedia

Presidente e amministratore delegato della Ferrari (dal 1991), presidente della FIAT (dal 2004), della Fiera Internazionale di Bologna e della Luiss (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali), consigliere di amministrazione del quotidiano La Stampa, PPR (Pinault/Printemps Redoute), Tod’s, Indesit Company, Campari e del Bologna Calcio, ex presidente della Maserati (dal 1997 al 2005).
Ha ricoperto in passato gli incarichi di presidente della FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e degli Industriali della Provincia di Modena, consigliere di amministrazione di Unicredit Banca d’Impresa, TF1, amministratore delegato della RCS Video, della Cinzano International e della ITEDI.
Il 27 maggio del 2003 viene nominato Presidente di Confindustria.

Insomma, agli uomini nuovi non ci crediamo più.
Che scendesse in campo una donna nuova.
Perché no? Magari proprio la Fenech.

Luca