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diario politica

Il mio 9/11

Il giorno 11 di Settembre del 2001 rimarrà nei miei ricordi per un bel po’ di tempo.
Non soltanto perché fu il giorno dell’Attacco all’America, ma anche perché in quei giorni mi trovavo a Parigi in luna di miele.
Dopo una settimana trascorsa in Olanda, avevamo preso il treno da Amsterdam ed eravamo arrivati a Parigi.
Il giorno 11, tra le altre cose, andammo a visitare la Torre Eiffel.
Alla fine della discesa, trovammo sotto la Torre l’esercito schierato. “Chissà cosa è successo”, ci chiedemmo. Ma la cosa non ci sconvolse più di tanto, e la giornata continuò in modo spensierato.

Solo al nostro ritorno in albergo, scoprimmo cosa era accaduto.
Accesi la TV, e l’immagine prese forma sulla frequenza della CNN.
Vidi quelle immagini, registrate, di grattacieli in fiamme, e di aerei che ci finivano dentro. Ancora. Ed ancora.
E vedemmo il volo infinito delle persone che si buttavano dalle finestre del WTO.
La differita delle immagini non mi permetteva di capire la cronologia degli eventi.
Soltanto dopo un po’ capimmo cosa era realmente successo.
E rimanemmo sconvolti. Come tutti.

Il primo istinto fu quello di chiamare casa. Perché ti viene naturale sapere come stanno i tuoi cari quando vedi morire le persone. L’essere lontani da casa ci rese malinconici.
La serata trascorse in albergo, a vedere e rivedere quegli aerei che si infilavano nelle torri.

Il giorno dopo lo passammo a visitare il Louvre, con grandi file fuori della piramide a causa dei controlli. Noi entrammo subito, perché avevamo la carta dei musei.

Qualche giorno dopo riprendemmo l’aereo per l’Italia. Io ero terrorizzato. Come sempre.
Perché l’aereo mi fa paura. Un po’ di più in quei giorni.

Tornammo a casa felici di iniziare la nostra nuova vita, nella nostra nuova casa.
Quel 9/11 ci fece sembrare la nostra casa, ancora più casa nostra.

Mai avrei pensato che in nome di quel 9/11 tante e tante morti sarebbero state sacrificate.
Sull’altare della bush-democrazia.

Luca

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diario meteorologia

Meteo appunti

Stamattina, nel bel mezzo del diluvio universale, è arrivata una folata di vento clamorosa, che sembrava dover buttare giù tutti i vetri dell’ufficio.
Secondo me era una tromba d’aria.
Comunque è durata pochissimo e non sembra aver fatto danno.
Giornata VERAMENE autunnale.

Luca

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diario

Vita, malattia, fecondazione assistita

Una mail di un mio amico mi segnala il caso di due gemelline talassemiche, i cui genitori sono andati in Turchia per concepire un fratellino da utilizzare come donatore di midollo osseo, in modo da cercare di guarire le due sorelline.
Hanno scelto la fecondazione assistita per poter selezionare un embrione sano e compatibile con le sorelle.
I genitori hanno allestito un sito dedicato alla storia di queste due bimbe. Nel sito trovate i riferimenti nel caso in cui voleste dare una mano per le spese.

Il primo pensiero è di solidarietà. Verso le due bambine e verso i genitori.
Il secondo è una riflessione sul significato che noi diamo alla malattia e sui mezzi che utilizziamo per sconfiggerla.
Il terzo è per il fratellino che verrà.

Comprendo, ma non approvo.
Il fine, purtroppo, non giustifica i mezzi.
Secondo me.

Luca

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musica

X&Y

Qualche giorno fa ho preso “X&Y”, l’ultimo album dei Coldplay, gruppo inglese di gran moda.
Ho anche i due album precedenti (Parachutes e A rush of blood to the head), che mi piacciono, per cui ho voluto sentire anche l’ultimo lavoro di Chris Martin & C.

X&Y contiene 13 tracce (di cui una non dichiarata).
Sono 13 pezzi monocromatici, tutti uguali, senza nessuna digressione.
Non c’è mai una nota che non sia quella che ti aspetti, non c’è mai un riff che tu non abbia sentito almeno altre mille volte, non c’è niente di originale.
Non c’è un pezzo che si distacchi dall’altro.
E’ un album identico ai due precedenti, liscio come l’olio.

Eppure funziona.
Ti coinvolge e ti trascina.

La voce di Chris Martin detta la direzione e ti guida.
Se dovessi scegliere due pezzi, direi Fix You e Speed of Sound.

I Coldplay non sbagliano un colpo. Tre album perfetti, perché tre album normali.
Anche se prima o poi dovranno tentare qualche strada nuova.
E a quel punto sono curioso di vedere cosa verrà fuori…

Luca

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cronaca

Michael Moore per l’uragano

Mi è arrivato un messaggio da Michael Moore, il famoso regista di Fahrenheit 9/11, che è un fervido oppositor di Bush.

Oggi sta preparando una nuova offensiva contro il presidente USA, per dimostrare come sia stato incapace di gestire l’emergenza causata dall’uragano Katrina.

Sul momento però, ha deciso di concedere una tregua a Bush, perché adesso è il momento degli aiuti alle vittime del disastro.

Così Michael segnala una serie di iniziative attivate e da lui controllate per soccorrere i poveri abitanti della Louisiana.

Tra le iniziative più belle, quella messa in moto sul sito hurricanehousing.org, nel quale vengono offerte stanze per gli sfollati. Chi ha un letto libero in casa sua si registra sul sito e lo mette a disposizione di chi ha bisogno.

Senza guadagnarci una lira.
Soltanto per dare un tetto a chi ha perso tutto.

Questa è la prova che non tutti gli americani sono degli imperialisti senza scrupoli.
Chi li guida, lo è.
Ma questa è un’altra storia

Luca