Categorie
politica

Aria

Alessandro Gilioli ha provato a capire se i Radicali voteranno la fiducia a Berlusconi o meno.
Ha ottenuto, come sempre, delle farneticazioni.

Ovviamente i Radicali non voteranno la fiducia a Berlusconi.
E la solita tecnica radicale di stare al centro dell’attenzione.

Luca

Categorie
informazione politica

Prima o poi ti si rivoltano contro

Giulia Cerino su L’Espresso ha spiegato come molti parlamentari, tra cui anche De Magistris e Sonia Alfano, abbiano sfruttato dei magheggi messi in atto per far apparire dei voli fatti con jet privati come voli charter in modo da poterseli poi far rimborsare. Il tutto ci veniva a costare il doppio del normale, ma tanto paghiamo noi e chi se ne frega.

Non ci si mischia con i passeggeri normali, si sta solo tra onorevoli e si parte all’orario che vogliono loro. Noi lo qualifichiamo come charter anche se i nostri voli sono equiparabili a voli privati. Costa 1.400 euro a onorevole, ma permettiamo a chi ha bisogno di imbarcare parenti o accompagnatori di venire con noi a un prezzo di 400 euro con un unico biglietto rimborsabile. Regolarmente gli onorevoli arrotondano, ma bisogna stare attenti a non superare di troppo le tariffe business ufficiali delle compagnie europee. Si possono intestare biglietti anche a persone che non hanno volato. Tutta quella che è la gestione amministrativa rigida delle compagnie con noi diventa flessibile.

Niente di irreparabile o di sconvolgente, se non fosse che queste pratiche sono state utilizzate da due campioni della moralizzazione.

Alessandro Gilioli ha parlato dell’inchiesta della sua collega dell’Espresso sul suo blog.

Ovviamente ora i moralizzatori seguaci dei moralizzatori De Magistris ed Alfano lo stanno massacrando nei commenti sul blog e su FriendFeed.
Lo sa benissimo chiunque si sia provato una sola volta a criticare uno qualsiasi tra grillo-travaglio-dipietro-demagistris-alfano-genchi e compagnia bella.

Solidarietà al povero Gilioli.

Luca

Categorie
politica

Il bluff del Processo Breve

Carlo Taormina, ex avvocato di Berlusconi, ha spiegato ad Alessandro Gilioli perché il processo breve in realtà è soltanto un bluff per fare in modo che Berlusconi non sia giudicato prima dell’approvazione del Lodo Alfano Bis.

Il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimento.

Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta.

E’ Carlo Taormina, ok, uno poco credibile.
Il problema è che il piano da lui ipotizzato pare molto credibile.

Luca

Categorie
lavoro politica

Non sparate sul pianista

Credo che il Presidente della Repubblica italiana possa più o meno essere assimilato al pianista di un piano bar.
E’ lui che rende più gradevole l’atmosfera e che crea il sottofondo, ma quel che succede nel bar non dipende da lui.

Il discorso di fine anno non è altro che un assolo di 10 minuti in cui gli avventori del bar smettono di parlare e fanno finta di ascoltare l’esecuzione del pianista.

Ha quindi poco senso dare troppa importanza alle parole pronunciate il 31 Dicembre da Napolitano.
Non hanno nessuna importanza per lo sviluppo della vita politica del nostro paese.

Non capisco quindi il perché dell’accanimento contro Napolitano, ad esempio da parte di Alessandro Gilioli (ormai trasformatosi in Beppe Grillo) che lo accusa sarcasticamente di essersi fatto scrivere il discorso da Ghedini (avvocato di Berlusconi).

Sparare su Napolitano è come sparare sul pianista di piano bar.
Si colpisce il bersaglio più facile pretenendo da lui cose che non può fare.

E poi Napolitano ha pure avuto un pensiero per quelli come me.
Senza trovare soluzioni, ma non è lui a doverlo fare.

Si è fatto non poco per salvaguardare il capitale umano, per mantenere al lavoro forze preziose anche nelle aziende in difficoltà, e si è allargata la rete delle misure di protezione e di sostegno; ma hanno pagato, in centinaia di migliaia, i lavoratori a tempo determinato i cui contratti non sono stati rinnovati e le cui tutele sono rimaste deboli o inesistenti; e indubbia è oggi la tendenza a un aumento della disoccupazione, soprattutto di quella giovanile.

Luca

Categorie
blog

La chiudiamo qui

Paul The Wine Guy è stato recentemente eletto dalla italica blogosfera come blogger dell’anno.
Credo anch’io di aver votato per lui.
Lunedì ha chiuso il suo blog.

Grazie di tutto, a tutti voi
E magari ora chiudo il blog per vincere – nel 2010 – il premio “miglior blog andato a puttane”.

Paul The Wine Guy è sconosciuto, non sappiamo chi sia.
Magari è il vostro collega.
Intanto Alessandro Gilioli aveva fatto delle domande a lui e ad altri blogger.

Mi pare di capire che cerchi molta riservatezza. Puoi dire il tuo nome vero o no? E se no, perché? In ogni caso, mi puoi dare un po’ di dati bio su te – tipo età, studi, professione, città in cui vivi, professione etc
Sì, adoro la mia riservatezza, prevalentemente perchè non mi piace che il vicino di casa sappia esattamente cosa ne penso. O il mio datore di lavoro. O il panettiere. Ho aperto un blog per noia e frustrazione: il mio barbiere non deve per forza sapere gli affari miei mentre mi pettina come un deficiente. Preferisco tenere il mio anonimato: nessuno chiede al mai vecchietto del bar come si chiama – tutti lo conoscono per il soprannome, al massimo lo si ascolta (o si manda affanculo).
Pensi di lasciare il tuo blog così com’è o di evolverlo?
Magari chiuderlo? 🙂

Insomma, uno che raggiunge una notorietà (relativa) ed invece di gloriarsene se ne va.
Un bel tipo, non c’è che dire.

Luca