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politica

Letture per il fine settimana

Ieri c’è stata la settimanale omelia di Marco Travaglio, questa volta inerente la TAV.
Bisogna fare quindi un po’ di contro-informazione.

Se avete voglia, Terenzio Longobardi per iMille, ha messo insieme alcuni giorni fa un’analisi chiara del perché qualcuno ad un certo momento ha pensato che fosse meglio spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia e perché, per poterlo fare in modo conveniente, serva una nuova linea ferroviaria ad alta velocità.

In tante analisi che si sentono, spesso non viene detto che la benzina costerà sempre di più e, più andiamo avanti, e più diventa conveniente e meno inquinante utilizzare il trasporto ferroviario per spostare le merci e le persone.
Il fatto che ancora non lo facciamo non basta a convincerci che non sia giusto farlo.

Fino a non molti anni fa “Privilegiare il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma” era un mantra dell’ambientalismo.
Sarebbe interessante capire quando e perché abbiamo cambiato idea.

Luca

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informazione politica

Pensiero della domenica sera. Su Travaglio.

Leggevo con un po’ di insofferenza della nuova crociata di Marco Travaglio contro Matteo Renzi e Giorgio Gori (in questo caso la macchina del fango non vale?).
Polemica credo iniziata sul Fatto, e poi proseguita sull’Espresso.

Alla fine della lettura, ho tirato una conclusione.
Che alla fine in Italia ci sono quelli che pensano che Travaglio sia un grande giornalista che parla dei fatti, quelli che lo ignorano e quelli che pensano che sia un pessimo giornalista incapace di raccontare i fatti per come sono davvero.

E poi ho tirato il fiato.
Perché se fra qualche giorno Berlusconi cadrà come dicono tutti, si porterà dietro tutti quelli che sull’antiberlusconismo hanno costruito una carriera.
E persone come Marco Travaglio torneranno nel posto da cui provengono.
Che è un posto che sta ben più a destra di dove siede Berlusconi con la sua gente.

Luca

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politica

Frase del giorno

Non ho capito niente della vicenda della P4. Non ce la faccio a leggermi paginate di inchieste e intercettazioni.
Non mi appassiona la questione.

Oggi, Stefano Menichini ha scritto questa cosa e devo dire che, in attesa di sapere come finirà l’ennesima inchiesta show di Woodcock, condivido in pieno.
Nessuna inchiesta mai ci libererà di Berlusconi.
Travaglio sarà probabilmente l’ultimo a prenderne atto.

È il contrario di quanto scriveva Marco Travaglio ieri sul Fatto («Una retata li seppellirà»): nessuna retata li ha mai davvero seppelliti, neanche l’inchiesta P4 può darsi questo obiettivo (sarebbe aberrante del resto), ed è bene che sia così perché l’unica sepoltura definitiva dell’epopea berlusconiana può e deve avvenire nella coscienza e nelle scelte degli elettori. Soprattutto dei suoi elettori.

Luca

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tv

Ed ora tutti a testa bassa a difendere Current

Pare che SKY stia per tagliare Current TV.
Current è la televisione di Al Gore che qualche anno fa sbarcò pure in Italia sul canale 130.
Tante aspettative, molte delusioni.
Almeno secondo me.

Al Gore oggi è venuto in Italia gridando allo scandalo, fornendo varie versioni, l’ultima della quale sarebbe quella secondo cui il canale verrebbe chiuso da Murdoch per ingraziarsi Berlusconi in vista di un’eventuale sbarco di SKY sul digitale terrestre, visto che Current sarebbe invisa al nostro Presidente del Consiglio.

Da parte sua SKY dice che Current viene tagliata perché non la guarda nessuno. Ed anche questo è piuttosto probabile.

Io non so cosa pensare.
Intanto vi consiglio di leggere il post di Mantellini dove ho trovato come al solito riflessioni sagge e disincantate.

Per il resto, a tutti quelli che vi chiederanno su Facebook di attivarvi per salvare Current TV, chiedete se l’hanno mai guardata per più di cinque minuti.
No, perché pare che facesse meno di 3.000 spettatori di media.

Insomma, dubito che Berlusconi temesse Current.
Teme Santoro ed ha tentato di farlo smettere, per altro senza riuscirci.
Ma Santoro va in onda in prima serata e conduce una delle trasmissioni più seguite della TV italiana.
Non si capisce come facciano a spaventarlo i pochi fedelissimi spettatori di Current TV.

Luca

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politica siena

Quando il travaglismo attecchisce nella società civile

ampugnano

A Siena sono stati affissi alcuni manifesti giganteschi di dubbio gusto.
Devo, per una volta nella vita, concordare con Stefano Bisi.
Siamo alla barbarie.

Peccato, perché il Comitato Contro l’Ampliamento di Ampugnano aveva fatto una battaglia sacrosanta.
Da un po’ di tempo, però aveva iniziato ad alzare i toni, affiggendo cartelloni dal contenuto discutibile.

Oggi mi sembra si sia toccato il fondo.

E’ il Marco Travaglio che si nasconde dentro ognuno di noi e che dovremmo cercare di combattere.
Per il nostro bene.

Luca