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diario

Il maledetto conto online di Telecom Italia

Essendo residente in un buco nero che non è coperto né dalla rete GSM né dalla banda larga, sono costretto a servirmi di Telecom Italia per telefonare e per connettermi ad Internet.

Da alcuni anni Telecom permette ai clienti di non ricevere più la fattura e la bolletta a domicilio, ma di consultarle online.
Bene.
Risparmiamo carta ed il gasolio dei furgoni delle poste che viaggiano per tutta Italia a consegnare le lettere della Telecom.
Aderii subito.

Il pagamento può essere effettuato online, tramite carta di credito.
Bene.

Dove sta allora la magagna?
Nel pagamento online, che non funziona quasi mai.
Sono ormai un paio di mesi che prova a pagare con la carta di credito, ma non ci riesco.
Il pagamento non va mai a buon fine.

La bolletta precedente l’ho pagata ad una ricevitoria del Lotto.
Ora dovrò fare nello stesso modo.
Così non si può continuare.

Sono costretto a richiedere che mi inviino la bolletta per posta.
Sempre che ci riesca, visto che dal sito del 187 non è possibile.

Il classico esempio di come lo sviluppo e la tecnologia possano diventare nemici dell’uomo.
Complicare le cose semplici e non far funzionare le cose che funzionano.

Luca

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politica

Il caso Visco e la caduta del governo

Il governo ed i suoi partiti di riferimento hanno, come succede sempre, sottovalutato il caso Visco.
Ed hanno soprattutto avuto una politica di continuità con il governo precedente per quanto riguarda la gestione del network di Pollari.

E’ evidente che in Italia ci sia un insieme informe di poteri che collaborano tra loro senza coinvolgere direttamente la politica.
SISMI, Telecom e chissà quanti altri.
Quale sia la finalità delle loro azioni non è chiaro.
E’ invece molto evidente l’interesse principale dei partiti di maggioranza.
Evitare gli scandali.
Soprattutto sulle indagini Antonveneta-Unipol.

Visco ha rimosso alcuni finanzieri, come prima di lui aveva fatto Tremonti.
Quei finanzieri però stavano anche indagando su Unipol.
Quindi Visco non ha potuto agire alla luce del sole, temendo che si aprisse uno scandalo.

Tutto questo accade mentre i DS vivono ormai nel terrore di leggere le intercettazioni D’AlemaLatorreConsorte che da Lunedì prossimo non saranno più secretate dalla Procura di Milano.
I DS sono ostaggio del loro malaffare.

Finché la questione morale non tornerà ad essere il primo interesse della nostra politica, continueremo ad essere ostaggi del Pollari di turno.
Con un rischio notevole per la nostra democrazia.

Intanto stasera vedremo se veramente Berlusconi voglia dare la spallata a Prodi.
Al Senato basterà veramente poco per far andar sotto la maggioranza.
Se Prodi oggi non cadrà, significa che il centro-destra non avrà voluto farlo cadere.

Non so veramente che cosa augurarmi.

Luca

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cronaca video

Beppe Grillo all'assemblea Telecom

Come aveva promesso mesi fa nel suo blog, oggi Beppe Grillo è intervenuto all’assemblea degli azionisti di Telecom, dicendo quello che ogni italiano di buon senso direbbe.
Grazie a SkyTG24 abbiamo a disposizione il video del suo intervento.

Io amo quest’uomo.

Luca

Prima parte

Seconda parte

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cronaca

Murdoch, Mediaset e l'affaire Telecom

La puntata di ieri di “In 1/2 h“, il programma di Lucia Annunziata, è stata molto interessante per chi volesse capire qualcosa di più dell’affaire Telecom.
La Annunziata ha intervistato Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset.
Confalonieri ha ammesso che il piano Prodi-Rovati, nel quale si prospettava un ritorno della proprietà della rete allo stato, sarebbe andato bene anche a Mediaset.

Infatti, prima che Tronchetti Provera trasmettesse il piano Rovati al Corriere della Sera e causasse lo scandalo che ha messo a rischio il governo Prodi, si stava prospettando un possibile accordo tra Murdoch (Sky) e Telecom.
Telecom avrebbe messo la rete e Sky i contenuti.
E’ ormai chiaro a tutti che il vero canale di informazione sarà la banda larga. Il digitale terrestre è un bufala alla quale ormai crede soltanto Gasparri.
Se chi possiede la banda (Telecom) diventa anche co-proprietario dei contenuti, allora si realizza un vero e proprio monopolio nell’informazione e nell’intrattenimento. Con buona pace di Mediaset.
Per questo motivo Mediaset è più interessata ad avere un proprietà pubblica della rete (specialmente se Berlusconi tornasse al governo) piuttosto che doversi scontrare contro un blocco monolitico formato da Sky e da Telecom.

Il piano di Prodi non sembra essere quindi così strampalato.
E nemmeno così scandaloso.
Se la rete torna di proprietà pubblica, ci sono secondo me più garanzie per la libera concorrenza.
La rete sarà nei prossimi anni il vero canale attraverso il quale passeranno le informazioni e la TV. Ci vogliono garanzie che tutti quelli che ne saranno in grado, possano utilizzare la rete per trasmettere i loro contenuti.
Questo non può avvenire se Telecom possiede la rete ed anche i contenuti.

Tronchetti non deve aver mandato giù l’idea di Prodi.
Mi piacerebbe sapere come sono andate veramente le cose…
La trasmissione della Annunziata è stata per ora l’unica ad aprire uno spiraglio sulla verità di questo grande intrigo.

Luca