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informatica politica

Veltroni come l'iPhone

Oggi sono due gli argomenti importanti.
La discesa in campo di Veltroni e l’attesa per la commercializzazione dell’iPhone.

Reputo l’iPhone un gadget per fighetti, inutile e costosissimo.
Penso anche che il fiasco del cellulare targato Apple potrebbe rappresentare l’inizio di una fase discendente per l’azienda di Steve Jobs.

L’attesa per l’intervento di Veltroni potrebbe essere altrettanto mal riposta.
Non perché io abbia niente contro il sindaco di Roma, ma perché sono convinto che non potrà dire niente di così sconvolgente e rivoluzionario.

A meno che non intenda far cadere Prodi già domattina e che non voglia rompere con D’Alema e Fassino.

Insomma, temo che Veltroni e iPhone pari siano.
Due prodotti pensati per avere un grande impatto mediatico, ma anche destinati a non cambiare nulla nell’esistente.

Luca

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informatica

Stavolta il profeta ha volato basso

Anche questo keynote di Steve Jobs è passato.
La solita scena, la solita attesa, i soliti fanatici riuniti in adorante ascolto.

Quest’anno Steve ha volato piuttosto basso.
Tra le mille indiscrezioni circolate alla vigilia, quasi nessuna si è dimostrata vera.
Per chi aveva ipotizzato mirabolanti iMac in alluminio, ci sarà da aspettare.

A dire la verità una novità interessante Steve Jobs la ha annunciata.
Si tratta della versione beta di Safari per Windows.
Le prime impressioni sono piuttosto negative, ma siamo di fronte ad una versione beta, per cui ci sarà da aspettare.

L’entrata di Apple nell’ormai incancrenito mercato dei browser non può che far bene a tutti.

Vedi che una cosa importante il buon Steve è riuscito a farla anche in quest’occasione!
Applausi.

Luca

Foto Engadget

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musica

Steve Jobs non ha bisogno di vasellina

Personalmente provo sempre più antipatia nei confronti di Steve Jobs, il fondatore e CEO di Apple.
Non per quello che fa, che a volte è geniale, a volte un po’ meno.
Non per i fantastiliardi che ha accumulato in vita sua.

Steve Jobs mi è antipatico perché fa i suoi interessi facendo credere di fare quelli dei suoi affezionati clienti.

E’ il caso della notizia di oggi.
Apple ed EMI si accordano per fornire musica priva di DRM.
Ciò significa che una volta che avrete acquistato un brano della EMI su iTunes, potrete fare con esso quello che vorrete.
Bene.
Se approfondiamo la notizia si capisce però che chi avrà la peggio saranno ancora gli utenti.
I brani acquistati su iTunes costano 0,99 € ciascuno ed hanno 192 kbps di bitrate.
I brani senza DRM verranno venduti a 1,29 €, quindi al 30 % in più anche se pare che avranno un bitrate doppio, quindi maggiore qualità.

Indovina un po’ chi ci guadagna?
Il magico Steve.

Il bello è che nei prossimi giorni tutti i mac-maniaci si perderanno nel dichiarare amore e stima al loro Steve, che ancora una volta ha salvato il mondo.

Steve Jobs è talmente furbo e viscido che non ha nemmeno bisogno di usare al vasellina per…
Si, insomma. Avete capito.

Luca

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diario

La mia prima volta con Apple

AppleStore

Il mio sentimento verso i prodotti Apple è un misto di ammirazione e rabbia.
Ammirazione per il design e la funzionalità. Rabbia per il costo.
Ho anche una sincera antipatia nei confronti di Steve Jobs.

Ho visitato spesso lo Apple Store, senza comprare mai nulla.
Oggi, per fare un regalo ad un amica, ho acquistato un oggetto sul sopracitato negozio online della Mela.
Tutto molto bene.
Tutto molto bello.
Tutto molto efficiente.
Forse troppo.
Tanto che, ad un’ora dal precedente, mi viene addebitato un secondo ordine.
Corro ad annullarlo, ma la procedura mi dice che non è possibile.
Telefono al numero non-verde e la gentilissima signorina mi dice che no, l’ordine non è annullabile, anzi è già in partenza.
Ma se l’ho fatto appena 2 ore fa!

La sempre gentilissima signorina forza la procedura per cercare di bloccare la spedizione.
Ma sia io che lei sappiamo che sarà inutile.
Mi vedrò arrivare a casa un bel pacco, che poi dovrò restituire.
Steve Jobs in persona mi manderà un assegno per rimborsarmi.

Se Steve Jobs fosse un vero signore, mi spedirebbe a casa un MacBook nuovo di zecca.
Magari anche autografato sul retro.
Non succederà.

Steve, sei solo chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo.

Luca

Aggiornamento del 21/02/2007

La gentilissima signorina mi ha richiamato, comunicandomi che l’ordine aggiuntivo è stato annullato.
Voto al Call Center di Apple Store: 8

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informatica musica

Steve Jobs ed i DRM

SteveJobs
L’anatema di Steve Jobs contro i sistemi di controllo digitale dei diritti d’autore (DRM) mi sembra la solita furbata di un genio della comunicazione.
Il patron di Apple ha questa aurea di simpatia e di credibilità che lo rende simpatico qualsiasi cosa dica. Se Bill Gates avesse fatto la stessa dichiarazione, oggi i blog di mezzo mondo lo starebbero offendendo.
Steve Jobs è arrivato tardi. Chiede oggi alle major di abolire i DRM perché sa che la vendita di musica online così com’è ha poco futuro.
Così il furbone di Jobs, dopo aver creato uno dei sistemi più chiusi del mondo, quello del duetto iPod-iTunes, incolpa gli altri di responsabilità che sono anche sue.
Lo può fare grazie all’appeal che ha sui mezzi di informazione, ma ci doveva pensare prima.
Questa è la solita cazzata alla Jobs.
Bella parole senza contenuti.
Apparenza senza sostanza.
Come iPhone.

Luca