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Sonia Alfano può trattare con la mafia

Non so voi, ma a me vengono molti dubbi nello scoprire che ci sono alcuni politici che stanno girando per le carceri cercando di convincere alcuni mafiosi, tra cui Provenzano, a pentirsi.

La cosa che mi ha più inquietato è di aver letto che uno di questi politici è Sonia Alfano.

Luca

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Intanto in Italia

Se non ci fossero problemi tanto drammatici di cui preoccuparci, ci sarebbe da ridere per lo scontro all’ultimo sangue che si sta sviluppando tra Beppe Grillo e Luigi De Magistris.

Lo racconta Alessandro Gilioli.

Ricordiamo che De Magistris fu ampiamente sostenuto da Beppe Grillo durante la campagna per le Elezioni Europee.

Ora toccherà a Sonia Alfano.

Penso che sarà più facile che l’ultimo dei peggiori parlamentari rinunci alla sua poltrona, piuttosto che Beppe Grillo rinunci alla sua missione salvifica.
In tutto questo grande responsabilità l’hanno avuta i politici che hanno cavalcato Beppe Grillo e le sue isterie, De Magistris ed Alfano in primis.

Luca

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Prima o poi ti si rivoltano contro

Giulia Cerino su L’Espresso ha spiegato come molti parlamentari, tra cui anche De Magistris e Sonia Alfano, abbiano sfruttato dei magheggi messi in atto per far apparire dei voli fatti con jet privati come voli charter in modo da poterseli poi far rimborsare. Il tutto ci veniva a costare il doppio del normale, ma tanto paghiamo noi e chi se ne frega.

Non ci si mischia con i passeggeri normali, si sta solo tra onorevoli e si parte all’orario che vogliono loro. Noi lo qualifichiamo come charter anche se i nostri voli sono equiparabili a voli privati. Costa 1.400 euro a onorevole, ma permettiamo a chi ha bisogno di imbarcare parenti o accompagnatori di venire con noi a un prezzo di 400 euro con un unico biglietto rimborsabile. Regolarmente gli onorevoli arrotondano, ma bisogna stare attenti a non superare di troppo le tariffe business ufficiali delle compagnie europee. Si possono intestare biglietti anche a persone che non hanno volato. Tutta quella che è la gestione amministrativa rigida delle compagnie con noi diventa flessibile.

Niente di irreparabile o di sconvolgente, se non fosse che queste pratiche sono state utilizzate da due campioni della moralizzazione.

Alessandro Gilioli ha parlato dell’inchiesta della sua collega dell’Espresso sul suo blog.

Ovviamente ora i moralizzatori seguaci dei moralizzatori De Magistris ed Alfano lo stanno massacrando nei commenti sul blog e su FriendFeed.
Lo sa benissimo chiunque si sia provato una sola volta a criticare uno qualsiasi tra grillo-travaglio-dipietro-demagistris-alfano-genchi e compagnia bella.

Solidarietà al povero Gilioli.

Luca

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Posso salutare mammà?

Trovo “strano” che Sonia Alfano ringrazi Gioacchino Genchi per la sua elezione al parlamento europeo.
Non che abbia niente contro di lui, ma a me sembra un personaggio a dir poco “fumoso”.

Genchi è quello che, si vocifera, abbia le prove che il mandante delle stragi mafiosi del 1992 fosse Berlusconi (tramite Dell’Utri).
Non lo si dice direttamente, ma è quella la questione.
L’inchiesta di Caltanisetta archiviata sui mandanti occulti delle stragi mafiose avrebbe trovato dei punti di contatto con l’inchiesta “Why Not” di De Magistris che avrebbero svelato quello che non si può dire.
Genchi avrebbe i tabulati telefonici in cui qualcuno si riferisce a Berlusconi come il mandante occulto delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio.

De Magistris, intervistato dalla Bignardi qualche tempo fa lanciò dei segnali in questo senso (al minuto 24 dall’intervista), ma l’intervistatrice non approfittò dell’assist:

Un politico deve essere punto di riferimento per la magistratura coraggiosa ed in Italia soprattutto bisognerà far luce sulle stragi mafiose del 92

Io sono un tipo sospettoso, ma il saluto a Genchi della Alfano a me non è piaciuto per niente.
Dopo aver salutato Genchi la Alfano definisce Berlusconi “Pidduista, corruttore, frequentatore di minorenni, amico e frequentatore di mafiosi”.
Insomma, si fa un gran calderone, ci si mette dentro tutto e non si capisce più niente.

Diteci quello che sapete, sporgete regolare denuncia, oppure tacete.
Con le mezze frasi, dette e non dette, non fate altro che aumentare la nebbia su fatti che ancora oggi non riusciamo a spiegarci.

Io, per quanto vale (cioè niente), non ci credo a Berlusconi come mandante.
Dimostratemi che mi sbaglio, invece di andare a fare la bella vita al parlamento europeo.

Abbiamo bisogno di verità, non di mezze verità.

Luca