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musica politica

Il primo maggio si sta a casa

Sembra che non ci siano i soldi per organizzare il concertone del Primo Maggio.
Gli sponsor non pagano, la RAI paga meno degli anni passati e non si sa come trovare i due milioni di euro necessari per organizzarlo.
Ne mancherebbero ancora quasi la metà.

La butto là, ma, se nell’anno della crisi, il concertone non si facesse?
Se i sindacati decidessero di risparmiare i soldi e di impegnarli nel sostegno alle famiglie di chi si troverà nei prossimi mesi senza lavoro?

Luca

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diario lavoro

Toglietemi tutto, ma non il caffè

Le assemblee sindacali sono situazioni molto educative.
Ti fanno capire cosa pensa la gente che lavora con te.
O almeno dovrebbero.

Io per ora ho capito che le cose che interessano di più a quasi tutti sono la pausa caffè e la possibilità di entrare in ritardo.
Cose molte italiane, dunque.

Gli stipendi, la precarietà, gli inquadramenti sono dettagli che sembrano non interessare a quasi nessuno.

Forse questo dipende dal fatto che molti si sono rassegnati e le battaglie ormai si fanno sulle piccole cose, come la pausa caffè appunto.

Luca

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diario lavoro

Scusate, saranno stati i peperoni

Sarà perché sono veramente inferocito per la storia di Alitalia.
Sarà che mi è capitato di partecipare ad un’assemblea sindacale in cui ho sentito pronunciare frasi del tipo: “si sono permessi di firmare”, “gli dobbiamo far vedere che non scherziamo!”.

Mi chiedo però come faccia lo stesso sindacato, la CGIL, a mobilitarsi per difendere i diritti di chi guadagna 1.200 € al mese e di chi ne guadagna 10.000.
Ci propongono azioni di lotta, scioperi e chissà quali altri stupefacenti ed originali iniziative per vedere aumentare il nostro salario mensile magari non di 20 €, ma di 30 €.

A quella assemblea sindacale io mi sono alzato in anticipo e me ne sono tornato a lavorare.

La cosa più giusta da fare però sarebbe stata quella di alzare la mano, mettersi in piedi, attendere che si fosse fatto silenzio e quindi esplodere un bel rutto.
Ed allontanarsi, sorridendo nell’immaginarsi le facce dell’assemblea.

Luca