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Advertising sciocco

Sono cose che succedono, non è una cosa grave.
Ma la pubblicità che corredava una cronaca sullo Tsunami su Repubblica.it era tristemente comica.

Luca

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informazione politica

Ferrara ed il livello del dibattito

Io, come altri, non condivido molte delle cose dette ieri da Ferrara al TG1.
Condivido l’assunto secondo il quale il gruppo Espresso sarebbe diventata una lobby che vuole far cadere Berlusconi.
Non capisco nemmeno perché a Repubblica si siano offesi.
Mi pare un dato di fatto.

Detto questo, se il TG1 domani ospitasse Scalfari, e poi magari il giorno dopo Ferruccio de Bortoli, e poi ancora qualcun altro, ecco, magari il livello del dibattito si alzerebbe.
Perché Ferrara ha fatto una riflessione che, se togliete il nome di Berlusconi e provate ad andare oltre i pregiudizi che abbiamo sull’Elefantino, non è che sia proprio del tutto campata in aria.

Luca

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politica

Ridategli il controller della wii

Ieri sera, ascoltando i titoli del TG di La7 ho sentito Mentana leggere i dati del suo consueto sondaggio settimanale secondo il quale il consenso del premier e le intenzioni di voto sembrerebbero essere assolutamente impermeabili agli sdegni di noialtri.

E pensare che c’è ancora chi è convinto che i ritrovi al PalaSharp, come fu ieri il Palavobis (con un Saviano in meno), rappresentino una parte consistente del paese.
I PalaMinchia rappresentano lo 0,1% del paese che, in questi venti anni, nonostante tutti i “vergogna!” con cui ha sommerso i berlusconiani, non è riuscito ad esprimere una persona, dico una non cento, capace di far cambiare idea ad uno, non dico 1 milione, di elettori del centro-destra.

E’ avvilente vedere come non si riesca ad uscire da questo circolo vizioso di amore e sdegno per berlusconi.

A completare il quadro ci mancava il bambino che non esiste.
Perché bambini così non esistono nel mondo reale.
Come non esiste il PalaMinchia e tutti i raduni radical-chic di quelli che parlano male di Berlusconi mentre sorseggiano il loro mohito sulla terrazza della loro villa al mare.

Se un bambino sul palco ce lo avesse portato Berlusconi, oggi Repubblica avrebbe già raccolto 100.000 firme di sdegno.
Lasciatelo giocare con la Wii.
Avrete anche la Wii nella villa al mare, no?

Luca

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informazione politica

Sono donna e dico gne gne gne

sono donna e dico basta

Una delle foto inviate a favore della nuova intelligentissima iniziativa firmaiola di Repubblica.
Non mi fate fare commenti.

Verrà il giorno che, come in un grande rito pagano, prenderemo tutte le firme di Repubblica e tutti insieme ci puliremo il culo con gioia.
La caduta di Berlusconi avrà, come effetto non secondario, anche la fine della scelta movimentista di Repubblica che tornerà, forse, a fare il giornale.

Luca

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informazione politica

Renzi risponde (a Repubblica forse)

Ieri Matteo Renzi è stato ad Arcore da Berlusconi a chiedere conto dei soldi promessi per Firenze.
Repubblica deve ovviamente sempre buttare tutto sul ridicolo vedendo possibili inciuci ovunque.
Non riescono proprio a non dividere il mondo tra amici e nemici di Berlusconi.

Un’amicizia nata nella difficoltà, di quelle che possono prolungare i loro effetti ben oltre l’emergenza. Del resto non è da oggi che il Cavaliere tiene d’occhio quel ragazzo (classe 1975) così “promettente” e di successo, come piacciono a lui.
[…]
Da allora i due hanno continuato a seguirsi a distanza. Nel frattempo Renzi ha traslocato dalla provincia al comune, mentre Berlusconi ha fatto in tempo a perdere (2006) e rivincere (2008) le elezioni. Renzi è anche il dirigente che ha proposto di “rottamare” gli attuali capi del Pd, a partire da D’Alema, Veltroni e Bersani. Un “coraggio” che, in privato, Berlusconi non ha mancato di lodare.
[…]
Insomma, da una parte c’è un leader in cerca di giovani, che non vuole lasciare la sua eredità a quei “signori attempati”, “professionisti della politica che a cinquant’anni dovrebbero solo dedicarsi ai libri di memorie”. Dall’altra c’è un sindaco molto ambizioso che vuole fare politica rompendo gli schemi. E poi l’incontro di ieri ad Arcore, dove nemmeno i sindaci Pdl di Roma e Milano riescono più a farsi ricevere.

Matteo Renzi deve aver letto l’articolo su Repubblica ed ha raccontato in una nota su Facebook il suo incontro con Berlusconi ad Arcore:

Ieri ho incontrato Silvio Berlusconi, che mi ha gentilmente fissato l’appuntamento che gli avevo chiesto qualche settimana fa. Ho chiesto al Presidente del Consiglio di mantenere gli impegni per Firenze che il PDL si era preso in campagna elettorale, a partire dalla legge speciale. Per me un impegno in campagna elettorale va rispettato, sempre. Dieci giorni fa ho corso persino una Maratona per dimostrarlo (e ancora mi fanno male le gambe, ma avevo dato la mia parola).
[…]
Giusto o sbagliato, questo è il mio Paese. Lotterò fino all’ultimo giorno di campagna elettorale perché il centrosinistra torni a vincere, torni a sperare, torni a sorridere. Perché il Governo cambi. E lo farò giocandomi fino in fondo. Ma non sarò mai tra quelli che vivono di nemici e che gridano ai complotti. Finché il Governo è guidato da Berlusconi, io parlo con lui e con i suoi ministri. Anche quelli con cui faccio una fatica terribile…
Le ricostruzioni dei giornali sono molto divertenti: Berlusconi non mi ha detto che gli assomiglio né abbiamo parlato di rottamazione, come è ovvio. Abbiamo discusso delle questioni concrete che riguardano Firenze.
Qualcuno mi ha detto che non dovevo andare ad Arcore. Io gli incontri istituzionali del Comune li faccio in Palazzo Vecchio. Se il premier invece riceve nella sua abitazione, io vado nella sua abitazione e alla fine ringrazio dell’ospitalità. Vorrei essere chiaro: per Firenze, che è la mia città, quella per la quale ho giurato sulla Costituzione di fare bene il mio lavoro, io vado ad Arcore anche tutti i giorni se serve.
Buona giornata a tutti.
Matteo

Un giorno riconosceremo a Repubblica il male fatto al PD nella battaglia contro Berlusconi.
Perché se D’Alema e Veltroni si devono fare da parte, bisognerebbe che facessero lo stesso Scalfari e la sua band.

Luca