Stasera, mentre facevamo cena, guardavamo le immagini provenienti dallo stadio di Genova.
Lasciamo stare l’idiozia di far entrare quei tifosi in uno stadio e rinchiuderli in un vicolo cieco in cui la polizia non poteva entrare, perché non è quello che volevo dire.
Ecco, ad un certo punto i giocatori serbi vanno davanti al settore dei tifosi ospiti e fanno strani gesti.
Innanzitutto applaudono, poi fanno un gesto come per scacciare le mosche e poi fanno il numero tre con le dita.
Noi ci guardiamo basiti.
Ma che fanno? Applaudono?
Gli sveglissimi telecronisti RAI ci rassicurano di no e ci dicono che i giocatori serbi stavano dicendo: “Si, bravi, così ci fanno perdere tre a zero”.
Solo che a me non sembrava un applauso ironico.
Ecco, dopo vengo a scoprire che il numero tre fatto con la mano, è il gesto di riconoscimento dei nazionalisti serbi.
Era quello che usavano le milizie serbe durante la guerra in Jugoslavia ed era il gesto usato da Arkan e dai suoi scagnozzi durante le loro scorribande fatte di stupri, saccheggi ed omicidi.
Ecco, ora, oltre a squalificare la Serbia, qualcuno chieda conto a Stankovic, Krasic ed agli altri giocatori che giocano in italia del loro gesto.
E chieda a Mihajlovic perché abbia abbandonato lo stadio prima della fine.
Lui che continua ancora oggi a difendere il suo amico Arkan, per il quale fece esporre dai tifosi della Lazio uno striscione necrologio quando venne ucciso.
Arkan, quello al centro.
Quello con la tigre.
Luca