C’è grande sdegno in rete per lo sgmobero di Torre Galfa, un palazzo occupato da alcuni giorni e nel quale è stato fatto una specie di centro sociale, molto pacifico e molto interessante, denominato Macao.
Il palazzo è di Ligresti, che ne deve aver chiesto lo sgombero.
Pisapia se ne è disinteressato, dicendo che non era compito suo, la polizia stamattina è andata ad eseguire lo sgombero.
Clima tranquillo, credo nessun incidente.
Ora la gente è arrabbiata, perché Macao era un’idea interessante, allegra, bella.
Mica come quei centri sociali con gli squatter, i cani e la gente che si droga.
Però la proprietà privata deve essere difesa, credo.
E non si puo permettere l’occupazione o meno di uno stabile in base alla simpatia degli occupanti.
La legge deve essere uguale per tutti, altrimenti non ci si capisce più niente.
Perché poi domani arriva un tipo simpatico e colorato e mi occupa il garage e io non so che fare.
Detto questo, Pisapia ha fatto la cosa più semplice e più sbagliata: se ne è lavato le mani.
Matteo Renzi, in un caso analogo, con lo stabile occupato in via dei Conciatori, fece l’unica cosa possibile: fece sgomberare. Pagandone un non trascurabile prezzo politico.
Pisapia, con il suo comportamento pilatesco, ha creduto di tirarsene fuori.
Ma questa resterà sicuramente una macchia della sua amministrazione e scontenterà tutti, sia quelli favorevoli che quelli contrari allo sgombero.
Meglio avrebbe fatto a prendere una decisione netta.
Ora avrebbe potuto difenderla.
Così si ritroverà a difendere una non scelta, che non è mai giusto.
Luca