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Urlare. Sempre

Ho una sincera avversione per chi urla.
Qualunque argomento, quando viene urlato, perde per me qualsiasi attrattiva.
Piero Ricca è uno che urla sempre.
Se ne va dietro ai politici ed inizia ad urlargli contro.
Del resto è diventato famoso così, urlando “buffone” a Berlusconi.

Piero Ricca è una specie di Marco Travaglio urlatore.
Gli argomenti sono quelli di Travaglio, ma lui se ne va in strada ad aspettare i politici ai quali urlare.
Ovviamente c’è poi tutto un merchandising di libri e DVD da acquistare.

L’altra sera se l’è presa con Veltroni, chiedendo un’intervista nel mezzo ad un evento in una libreria.
Che a Veltroni gli puoi dire tutto, ma non che non sia una persona pacata ed educata.
E’ troppo facile mettersi ad urlare in mezzo a cento persone e poi scandalizzarsi se la persona verso la quale urli non ti concede il suo tempo.
Oltre tutto tirando fuori una storia del 1985 che veramente appare ridicola a chiunque.

Insomma, Piero Ricca farebbe diventare simpatico anche il più tremendo dei politici.
Peggio di lui ci sono soltanto quelli della sua gang che lo seguono e lo imitano nel tono di voce e nell’atteggiamento, ripetendo come pappagalli quello che urla il loro leader.

Non lo so, ma se questa è l’alternativa, mi tengo volentieri i politici che abbiamo.

Luca

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Piero Ricca imbavagliato

Piero Ricca è una voce libera.
E’ anche uno dei più grossi rompicoglioni che ci siano in Italia.
Gira il paese con la sua videocamera, andando ad intervistare personaggi della politica o dell’informazione.

E’ diventato famoso dopo aver gridato “Buffone!” a Berlusconi mentre usciva dal tribunale.
Il cavaliere lo denunciò, ma Piero fu assolto.

Alcuni giorni fa la Guardia di Finanza ha bloccato il suo blog, in seguito alla denuncia di Emilio Fede riguardo un video da lui pubblicato.

Piero ha spiegato la situazione in un commento, poiché non può inserire nuovi post.

Non posso esimermi da pubblicare anche qui il video di Piero Ricca che assale Emilio Fede e gli dice quello che tutti vorremmo dirgli.
Splendido quando con disinvoltura gli chiede: “Emilio, lo sai che sei la vergogna del giornalismo italiano?”

Luca