Categorie
informazione

Tanto per dirvi come è andata a finire

Tempo fa anche su questo blog si è svolta un’accesa discussione circa la polemica sorta tra Luca Sofri e Marco Travaglio sul taglio dell’intervista a Vauro ed alla Borromeo che sarebbe dovuta andare in onda a L’Era Glaciale.

Anche il titolare di questo blog si è attirato le reprimende dei seguaci di Travaglio che hanno urlato alla censura nonostante si cercasse di spiegare come la par condicio, pur essendo una legge orribile, vada rispettata.

Insomma, la celebre intervista andrà in onda domani.
Lo dice Daria Bignardi:

Domani alle 24.15 va in onda su Rai Due, come promesso dal direttore Marano (non certo da me che non ho facoltà né di tagliare né di mandare in onda nulla) l’intervista a Vauro e Borromeo che era stata tolta dall’Era Glaciale prima delle elezioni in quanto violava le regole imposte dalla par condicio. Sembra tardi, ma va in onda alla stessa ora in cui sarebbe stata trasmessa se fosse rimasta là dove doveva andare. Considerato che fino al 22 giugno vigeva la par condicio (ballottaggi e referendum), mi sembra che ventitre giorni dopo la fine della par condicio non sia male. Chi vuole la guardi, e se mi vedeste strana tenete conto che stavo cercando di difendere meglio che potevo, come impongono le regole della par condicio e del giornalismo, visto che non c’era contraddittorio, il leader del Pdl.

Luca

Categorie
politica

E se il PD fingesse di fare il gioco del nemico?

Nella mia analisi post-elettorale sono giunto ad una conclusione.
Il PD, nelle condizioni attuali, non vincerà mai più.
Siamo destinati ad avere un governo di destra.

A meno che…

Insomma, e se provassimo a togliere la par condicio e a liberalizzare la propaganda politica nei media?
Lo sappiamo tutti che i giornali non li legge nessuno e che i manifesti elettorali sono soltanto uno scempio da aggiungere alle tante cose brutte che si vedono nelle nostre città.
La vittoria di Obama ha dimostrato una cosa importante.
Si vince con la TV e, al limite, un po’ anche con internet.
E allora torniamo a fare gli spot elettorali in TV.
Berlusconi senza la sua campagna televisiva del 1994 non avrebbe mai vinto le elezioni.
Non può provare il PD a fare la stessa cosa?

Le tribune elettorali e i talk show non spostano voti.
Servono soltanto a consolidare le convinzioni di quelli che sanno già per chi votare.
Per far emergere qualcosa di nuovo bisogna incontrare la gente dove la gente si ritrova.
E la gente si ritrova per la maggior parte nelle pause pubblicitarie dei programmi televisivi.

Se il bene del paese è avere un governo di centro-sinistra, allora giochiamoci le nostre carte.
Proviamo a fare i moderni.

Inganniamo il cavaliere andando incontro al suo desiderio di abrogare la par condicio e poi lo abbattiamo con la più clamorosa campagna di spot che si ricordi.

Che ne dite Piombini?

Luca