Categorie
religione

Maldicenza

Se c’è una piaga interna alla Chiesa, anche quella senese, è la maldicenza.
Riporto integralmente e sottoscrivo quanto scrive oggi Gad Lerner nel suo blog:

Non sapevo che girassero pure le veline, recapitate addirittura a tutti i vescovi italiani, ma mi erano ben note le voci diffamatorie circolanti su Dino Boffo.
In seguito al loro utilizzo da parte del “Giornale”, esse sono divenute oggi uno sgradevole caso politico. Ma ciò non toglie che esista un problema, all’interno della Chiesa, che la rende soggetta alle iniziative meno trasparenti di soggetti a lei esterni. Mi riferisco al fatto che per anni, se non decenni, la censura (e l’autocensura) imposta al dibattito interno ha favorito il dilagare di una pratica deplorevole qual è la maldicenza.
Troppe volte mi è capitato di ascoltare in privato insinuazioni sull’interlocutore ecclesiale -laico o sacerdote, non importa- nei confronti del quale si esitava a esprimere le divergenze. Insinuazioni spietate; tragedie familiari spacciate come prova di scarsa moralità; e poi naturalmente l’omosessualità brandita come accusa.
E’ giusto che lo si sappia: l’ingiusto supplizio cui viene sottoposto oggi Dino Boffo è figlio anche di una Chiesa incapace di discutere, e perciò incattivita nella maldicenza. Era già scritto che prima o poi se ne sarebbe approfittato qualche mascalzone esterno al suo mondo.

Luca

Categorie
informazione politica religione

Squallori

E cosi siamo allegramente arrivati al fondo dello squallore.
Non contenti di essere giunti a toccare il punto più basso, ora iniziamo a scavare nel fango per cercare di capire se sia possibile andare ancora più giù.

Il gioco fatto da Feltri contro Boffo, il direttore di Avvenire colpevole di aver lievemente criticato la condotta morale del nostro puttaniere del consiglio, è tanto vile quanto ridicolo.

D’Avanzo scrive che l’informativa con la quale si dimostrerebbe la condanna di Boffo sarebbe una patacca talmente evidente che Feltri non può aver agito in buona fede.

Qui non siamo più nel giustizialismo.
Ormai siamo arrivati al regime che si inventa accuse false pur di denigrare chi lo mette in discussione.

Ancora due riflessioni.
Secondo Feltri “Il Boffo è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconce e offensive e di pedinamenti volti a intimidirla onde lasciasse libero il marito con il quale Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione”.
Se ne deduce quindi che gli omosessuali sono schedati dalla polizia in quanto omosessuali.

Per finire.
Boffo, moderno moralizzatore capace di velenosissime invettive contro chi non la pensa come lui, potrebbe forse far tesoro di questa vicenda per ricordarsi che forse chi semina vento alla fine raccogie sempre tempesta.

E che alla fine, tutto quello che scrivi non vale niente se non hai la carità.

Luca

Categorie
musica religione vivere

Ecco perché Povia sbaglia

Sono favorevole alla presenza di Povia a Sanremo e chi lo contesta si scorda di abitare in un paese democratico nel quale la libertà di espressione è il bene più grande.
Quindi Povia può dire quello che vuole.
Deve però anche accettare le critiche.

Ecco la mia.

Povia sbaglia.
Sbaglia perché non dice (come fanno altri) che l’omosessualità è immorale e che a lui non piace, ma dice che l’omosessualità è una sorta di condizione transitoria dalla quale, se si vuole, si può uscire.
Sbaglia ancora di più quando prova a dare giustificazioni pseudoscientifiche alla sua idea, citando addirittura Freud.
Banalizza il tutto chiudendo la questione dentro il solito cerchio “mamma oppressiva-babbo assente e violento-bisogno d’amore”.
La realtà non è questa.

La mia idea è che l’omosessualità non sia una scelta.
Semplicemente scopri di essere gay.
Lo sei fin da bambino, ma arriva il momento in cui prendi coscienza di te e di quello che sei.
Ed è complicato.

Non si può tornare indietro.
E’ impossibile.
L’amore non si impone.

E allora?
E la morale cattolica?
Come la mettiamo?

Non lo so.
Semplicemente.

Ma Povia sicuramente banalizza una questione che può rendere un inferno la vita delle persone.
E, forse, avrebbe fatto bene ad essere più prudente.

Luca

Categorie
musica vivere

Attenzione attenzione, la sto per sparare grossa

La nostra italietta è scossa da veementi polemiche sulla canzone che Povia presenterà a Sanremo.

Sembra che l’autore prediletto da Bonolis canterà una canzone dal titolo “Luca era gay”, in cui si narra la storia di un suo amico malato di omosessualità e poi guarito.
Lo stesso Povia disse di aver avuto la stessa malattia e di esserne uscito dopo sette mesi di decorso.

Ci sono state veementi polemiche da parte delle associazioni dei gay che hanno chiesto che a Povia fosse impedito di partecipare a Sanremo.

Volete sapere la mia opinione?
La cosa migliore sarebbe stata quella di ignorarlo.
Se ci facciamo intimorire da Povia, vuol dire che siamo veramente alla frutta.
E poi in Italia non c’è libertà di pensiero?
Lasciamo dire a Povia le cretinate che vuole che è anche piuttosto bravo.

Non dimenticherò mai la dedica che fece ai suoi genitori dopo la vittoria a Sanremo (andate al minuto 5:08 del video).
Fossi stato suo padre lo avrei preso a sberle.

Il commento più bello lo fece Beppe Grillo:

Non so perché, ma ho quasi sempre l’impressione che le associazioni dei gay sbaglino la tempistica ed i bersagli delle loro campagne.
Davvero vogliamo fare la guerra a Povia?
Non ci posso credere.

Luca

Categorie
diritti umani religione

A volte mi vergogno della mia Chiesa

L’ultima cosa che vorrei fare è soffiare sul fuoco dell’anticlericalismo.
Oggi però un po’ mi vergogno di essere cattolico.

Bocciare il progetto di depenalizzazione dell’omosessualità è una cosa assurda.
Farlo in nome della prudenza, perché così ci proteggiamo da eventuali discriminazioni nei confronti di chi non appoggia i matrimoni gay, è ipocrita.

La prudenza non sempre è una buona consigliera.

Proviamo a leggere la notizia in altro modo e forse riuscite a capire meglio il mio sdegno.

La Chiesa Cattolica è d’accordo che in alcuni paesi gli omosessuali vengano arrestati e messi in prigione (con tutto quello che ne consegue).

Credo che noi cattolici ci dobbiamo dare una sveglia.
E dovremmo aiutare le nostre gerarchie a capire che c’è una differenza tra peccato e reato.

Non fatemi dire altro che oggi non è giornata.
Che sennò vi faccio l’elenco dei cattolici gay che conosco.

Luca