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Magic

magic johnson

L’altro giorno ho letto questa cosa sul Post.
Si parla di Magic Johnson a 20 anni dal suo annuncio in cui disse al mondo di essere sieropositivo.

Era il 1991 e non c’era nessun giocatore di basket più figo di Magic.
Quando mia madre a tavola, disse, avete sentito? Magic Johnson è sieropositivo, io non è che ci rimasi male.
Mi misi proprio a piangere sotto gli occhi sbigottiti dei miei genitori.

Nel 1991 essere sieropositivi significava morire.
Credevamo fosse così.

Dopo quell’annuncio in realtà Magic fu invitato a giocare l’All Star Game, nel quale segnò 25 punti riuscendo anche a dare spettacolo.
E soprattutto vinse le olimpiadi di Barcellona con il Dream Team, la squadra di basket più forte che si sia mai vista.

Ora dicono che stia bene, che si faccia addirittura 30 km di corsa al giorno.
Che la malattia la tengano sotto controllo.

Per me rimarrà sempre il più forte giocatore di basket della storia.
Non ci sono Bird, Jordan o Bryant che reggano.

Uno che riesca a passare la palla come lui devono ancora inventarlo.

Luca

Foto | Newsweek

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Morire ai giochi

Le Olimpiadi Invernali partono purtroppo con la tragedia di un atleta che muore.
Nodar Kumaritashvili durante le prove dello slittino ha commesso un errore, perdendo il controllo ed andando a sbattere contro un palo di cemento.

Lo so che è sempre facile parlare dopo che le tragedie sono avvenute, ma credo che chiunque abbia visto le immagini dell’incidente si sia chiesto cosa diavolo ci facessero dei pali di cemento lì.

Dicono che questa pista sia la più veloce del mondo ed in tanti hanno avuto problemi.
Oggi è caduto anche il nostro Armin Zoeggeler, uno che vince tutto da dieci anni, e forse qualche dubbio sulla sicurezza è lecito porselo.

Luca

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Strani gatti delle nevi


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Google Street View sulle piste delle prossime Olimpiadi Invernali di Vancouver.

Luca

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Perché non all’Isola d’Elba?

Mi chiedo quanto può essere cretino e megalomane un amministratore che pensa di candidare Venezia per ospitare le Olimpiadi del 2020.
Stiamo parlando di Venezia, ok?

Venezia, accantonata l’idea di centrare l’Olimpiade su una Marghera senza Petrolchimico, ha scelto la terraferma di Mestre per ospitare il 60% degli eventi e in particolare il quadrante di Tessera, terre vergini attorno all’aeroporto “Marco Polo”. A Tessera si allargheranno i 320 mila metri quadrati del Villaggio olimpico e il centro media, si costruirà uno stadio da 80 mila posti riducibili a evento finito, più due nuove arene al chiuso. Dopo molte insistenze, per garantire a Venezia il fascino dell’Olimpiade nella città storica, il comitato guidato dal manager Federico Fantini, già Benetton e Infostrada, ha ipotizzato il passaggio della maratona a fianco di piazza San Marco e ha scelto il Lido per golf, ciclismo, vela e nuoto in acque libere. Quindi ha chiesto l’aiuto a due città di tradizione sportiva come Treviso e Padova affidando il calcio a stadi lontani come Udine e Verona (ma anche San Siro). Bello il progetto di viabilità integrata tra metro, treni leggeri, alta velocità, tapis roulant e subway (nel senso che si viaggia sotto la laguna).

Voglio vedere che succederebbe se davvero venisse scelta Venezia.

Luca