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Eccellenza e spinello

Premio Acutezza a Franceschini che si è rivolto con un”Eccellenza” ad un Sandro Bondi talmente arrabbiato da chiarire benissimo chi abbia la coscienza sporca nella questione Noemi.

Premio Simpatia a Pannella che minaccia di accendersi uno spinello durante la rissa.

Luca

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Non pensatelo neppure

In rete c’è chi fin dall’inizio ha intravisto una certa somiglianza tra la mamma di Noemi e Marina Berlusconi.
Insomma, c’è chi ipotizza che Papi in realtà sia il nonno di Noemi.
Berlusconi sarebbe quindi semplicemente un nonno premuroso che in questi anni si è occupato della nipotina.

Questo smonterebbe tutte le illazioni e farebbe ascendere direttamente al cielo il nostro papi.

Io questa ipotesi non la voglio nemmeno prendere in considerazione.

Certo però che quelle due si somigliano forte.

Luca

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Ecco l’uomo malato

Leggendo l’intervista di Repubblica all’ex fidanzato di Noemi si capiscono forse tante cose.
Si capisce soprattutto perché la moglie di Berlusconi abbia fatto quel riferimento all’uomo malato.

Berlusconi si riempie le sue vile di 30-40 ragazze, giovani o giovanissime, e gode della loro presenza.
Forse non ci fa neppure niente.

E poi, quando Noemi si è decisa a chiedergli: “Scusi, ma con tutte queste domande, lei chi è?”, lui prima le ha risposto: “Se te lo dico, non ci credi”. E poi: “Ma non si sente chi sono?”. Quando Noemi me lo raccontò, vi dico la verità, io non ci credevo. Poi, quando ho sentito le altre telefonate e ho potuto ascoltare la sua voce, proprio la sua, di Berlusconi, come potevo non crederci? Noemi mi diceva che era sempre il presidente a chiamarla. Poi, non so se chiamava anche di suo, non me lo diceva e io non lo so. Lei al telefono lo chiamava papi tranquillamente. Anche davanti a me. Magari stavamo insieme, Noemi rispondeva, diceva papi e io capivo che si trattava del presidente. Quando ho assistito ad alcune telefonate tra Berlusconi e Noemi, ho pensato che fosse un rapporto come tra padre e figlia. Una sera, Emilio Fede e Berlusconi – insieme – hanno chiamato Noemi. Lo so perché ero accanto a lei, in auto. Ora non saprei dire perché il presidente le ha passato Emilio Fede, non lo so. Pensai che Fede dovesse preparare dei “provini” per le meteorine, quelle robe lì”. […]
Però la cosa che proprio non ho mandato giù è stata la lunga vacanza di Capodanno in Sardegna, nella villa di lui. Noemi me lo disse a dicembre che papi l’aveva invitata là. […] Quando è tornata mi ha raccontato tante cose. Che Berlusconi l’aveva trattata bene, a lei e alle amiche. Hanno scherzato, hanno riso… C’erano tante ragazze. Tra trenta e quaranta. Le ragazze alloggiavano in questi bungalow che stavano nel parco. E nel bungalow di Noemi erano in quattro: oltre a lei e a Roberta, c’erano le “gemelline”, ma voi sapete chi sono queste “gemelline”? Penso anche che lei mi abbia detto tante bugie. Lei dice che Berlusconi era stato con loro solo la notte di Capodanno. Vi dico la verità, io non ci credo. Sono successe cose troppo strane. Io chiamavo Noemi sul cellulare e non mi rispondeva mai.

Ecco l’uomo malato.
Ecco l’uomo che gli italiani godono ad avere come loro duce.
Ecco l’uomo a cui i vescovi italiani hanno chiesto maggiore sobrietà.
Sobrietà.
Quella parola non la manderò mai giù.

Luca

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Papi rispondici

Repubblica giustamente insiste sull’affaire Noemi.
Papi per ora tace.

La sera del 19 novembre 2008 il presidente del Consiglio, nella splendida cornice romana di Villa Madama, ha ricevuto i più bei nomi dell’imprenditoria del Paese, per una cena ufficiale tra il governo e le grandi firme del Made in Italy. Almeno una sessantina gli invitati, che il premier ha intrattenuto insieme a diversi ministri, da Letta a Tremonti, da Bondi a Fitto. Al suo tavolo da otto, al centro del salone, insieme a stilisti di spicco come Santo Versace e la moglie, Leonardo Ferragamo e la sorella Giovanna, Paolo Zegna e Laudomia Pucci, il Cavaliere ospitava “una splendida ragazza”, secondo il racconto di chi c’era. Capelli castano chiari, vestito in lamè. Molto giovane, molto avvenente, sconosciuta a tutti. Berlusconi, secondo la testimonianza di un industriale che ha partecipato all’evento, l’ha presentata ai commensali come “Noemi Letizia, figlia di carissimi amici di Napoli. Sta facendo uno stage – ha aggiunto il premier – ed è qui per conoscere i grandi protagonisti del mondo della moda”.
La ragazza ha parlato poco, e ascoltato molto. A un certo punto, secondo la ricostruzione di almeno tre fonti diverse invitate alla cena, ha fatto un rapido giro del salone, mentre l’orchestra suonava musiche americane e francesi. E non è passata inosservata. Uno dei commensali, seduto ad un altro tavolo a fianco all’allora segretario generale della presidenza del Consiglio Mauro Masi, ha chiesto lumi. “Chi è quella ragazza?”. La risposta è stata la seguente: “È una cara amica napoletana del presidente. Non era previsto che venisse, ma lui l’ha voluta a tutti i costi, e per questo è stato addirittura necessario rivedere il “placement” del tavolo uno…”. Cioè la distribuzione dei posti al tavolo nel quale era seduto il premier. A fine cena, secondo il ricordo dei presenti, sarebbe stata vista allontanarsi su un’auto blu, al seguito dell’Audi A8 nera del premier.

Luca

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Mi chiamo Noemi e sono un po’ così

Nel polverone alzato da Papi e dalla sua cricca, rischiamo forse di scordarci dove nacque la questione Noemi e perché in tanti l’hanno ritenuta una storia piuttosto torbida.
Se ci fermiamo alla versione ufficiale che vuole che Papi sia andato ad un festa di compleanno, la polemica non si capisce nemmeno più perché sia nata.

Lo scandalo è nato in seguito all’intervista rilasciata da Noemi.
Alla faccia di chi dice che De Bortoli è un collaborazionista, l’intervista uscì 10 giorni fa sul Corriere.

Tra le altre cose, la gentil donzella disse queste cose:

Berlusconi è sempre stato presente alle sue feste di compleanno?
«No, ma non mi ha mai fatto mancare le sue attenzioni. Un anno, ricordo, mi ha regalato un diamantino. Un’altra volta, una collanina. Insomma, ogni volta mi riempie di attenzioni».

Lei vuole diventare showgirl e avviarsi all’attività politica. E lo studio?
«Papi Silvio mi ripete sempre che la prima cosa è studiare. Lo sa che ha fondato una università a Milano? L’anno prossimo vorrei frequentarla. Mi iscriverò a scienze politiche».

Torniamo a Berlusconi?
«Lo adoro. Gli faccio compagnia. Lui mi chiama, mi dice che ha qualche momento libero e io lo raggiungo. Resto ad ascoltarlo. Ed è questo che lui desidera da me. Poi, cantiamo assieme».

Nei momenti di relax, Berlusconi cosa le confida?
«Fa tanto per il popolo. È il politico numero uno. Non dorme mai. Io non riuscirei a fare la sua stessa vita. Quando vado da lui ha sempre la scrivania sommersa dalle carte. Dice che vorrebbe mettersi su una barca per dedicarsi alla lettura. Talvolta è deluso dal fatto che viene giudicato male. Io lo incoraggio, gli spiego che chi lo giudica male non guarda al di là del proprio naso. Nessuno può immaginare quanto Papi sia sensibile. Pensi che gli sono stata vicinissima quando è morta, di recente, la sorella Maria Antonietta. Gli dicevo che soltanto io potevo capire il suo dolore».

Insomma, non è che la gente è cattiva, è che a leggere queste cose qualche brividino alla schiena a me viene.

Luca