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Siena, il centro del mondo

L’inchiesta sull’acquisto di Antonveneta e tutto quello che di marcio ci potrebbe essere stato dietro, è un vero elettroshock per la città.

Il servizio di Report non c’entra niente ovviamente, non è che si imbastisce un’inchiesta di questa complessità in tre giorni.

L’indagine su Banca Monte dei Paschi e in particolare sulla acquisizione di Antonveneta sarebbe partita nell’autunno scorso. Gli uomini del gruppo valutario della Guardia di Finanza di Roma vogliono capire come il Monte abbia acquisito l’Istituto veneto ad un prezzo di 9,3 milioni di euro (poi salito a 10,3) dall’Istituto spagnolo Santander che solo due mesi prima aveva pagato la stessa Antonveneta 6,6 milioni di euro.

Ora la magistratura farà chiarezza, anche se la prescrizione impedirà che si vada a giudizio su questa vicenda.

Di sicuro il bubbone è scoppiato e non deve essere stato bello per i dipendenti del Monte trovarsi i finanzieri davanti all’ufficio.

Una cinquantina di finanzieri si sono presentati questa mattina, prima dell’apertura degli uffici, a Rocca Salimbeni, sede di Banca Monte dei Paschi di Siena. Secondo quanto si e’ appreso, dopo aver chiesto a tutti i dipendenti in arrivo l’ufficio di appartenenza, gli uomini della Gdf si sarebbero spostati negli uffici finanziari.

Dai e dai, Siena sta diventando veramente il centro del mondo.
Lo sarà per poco tempo e per motivi poco nobili, ma lo sarà.
E se c’è una cosa che i senesi non tollerano è che si parli di loro.

Dovremo farci l’abitudine.

Luca

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Report, Siena, il Monte, la massoneria

Ho visto la puntata di domenica scorsa di Report, sul Monte dei Fiaschi.
Non c’era niente che un senese non sapesse o di cui non avesse discusso mille volte nei bar.

Il reportage aveva una malizia di fondo che giocava sul fin troppo facile assunto che le banche sono cattive.
Ed è anche vero, ma uno sguardo un pochino più neutrale non avrebbe guastato.

Sono mancate le voci dei diretti interessati, Mussari, Mancini e Ceccuzzi, per una volontà, tipicamente senese, di lavarsi in panni sporchi in casa.
La scelta è stata ovviamente molto miope, perché così non è stato possibile ascoltare la versione degli amministratori e dei manager.

Di sicuro il servizio di Report ci ha fatto apprezzare una volta di più quanto sia stata stupida l’idea di far controllare il cda di una banca agli amministratori locali, creando di fatto un intreccio perverso di potere che non poteva che non abdicare a chi in queste cose è maestro, ovvero la massoneria.
Che è ben più potente e scaltra di quella macchietta di Stefano Bisi.

Luca

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La crisi al Comune di Siena

Nel giorno della nomina del nuovo CDA del Monte dei Paschi, rischia di saltare la giunta del Comune di Siena che si è vista bocciare il bilancio 2011 grazie al voto contrario di 8 consiglieri di maggioranza.
E’ la vendetta dei fratelli Monaci e degli ex-margheritini per non avere ottenuto le nomine che pretendevano nel CDA della Fondazione.
Il bilancio del 2011 era ovviamente un pretesto.

A questo punto, se la lotta intestina dovesse prolungarsi, andremo verso un commissariamento del Comune e quindi a nuove elezioni.

Tutto questo mentre appare chiaro il ridimensionamento che la Banca farà delle sue attività senesi e di conseguenza di tutte quelle realtà che sono riuscite a sopravvivere grazie all’appoggio miope generoso ed incondizionato della Banca.
Penso all’Università, ma anche a tutte le società satellite del Monte dei Paschi che hanno attinto senza dare quasi nulla in cambio.

La gravità della situazione, sottovalutata da una gran parte dei senesi, avrebbe richiesto ovviamente una maggiore responsabilità da parte di tutti.
Una crisi politica era l’ultima cosa di cui Siena aveva bisogno in questo momento.
Ma che il comune cada per una poltrona mancata nella Fondazione riassume e racchiude tutto quanto Siena è diventata.
Un grande sistema clientelare che ha fatto comodo a tutti o quasi.
Finché il sistema non va in crisi e, a quel punto, cade tutto.

Pagherà probabilmente per tutti la giunta di Ceccuzzi che è ben lontano da essere stato il peggior sindaco che abbia avuto Siena.
Cenni, che è uno degli architetti dell’imboscata di oggi, ha responsabilità ben più gravi sulla deriva della città.

Ci sarà da rimboccarsi le maniche.
Nessuno si senta escluso.

Luca

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Come sta andando al Monte dei Paschi? E in Comune?

Nel frattempo, in attesa di capire di che morte morirà il Monte dei Paschi, in consiglio comunale se la stanno spassando, con il PD che si spacca e la maggioranza di Ceccuzzi salvata da sei voti di minoranza, compreso quello di Corradi.

David Allegranti racconta la seduta di ieri del consiglio con dovizia di particolari.

Per la prima volta da settimane dopo essersi mandati a quel paese su internet e giornali, i 6 consiglieri del Pd che fanno capo ai fratelli Monaci possono scazzottarsi con il resto del partito nella sala del Consiglio.[…]
Se la maggioranza, o meglio il sindaco Franco Ceccuzzi, chiedeva «discontinuità» alla Fondazione, i sei consiglieri sembrano spingersi oltre e vogliono il ricambio totale della Deputazione amministratrice nonché «significativi tagli» ai compensi degli amministratori, sia ai membri del Cda che a chi sta negli organi della Fondazione. Come a dire: se a noi non è toccato nulla, almeno a voi tocchi molto meno. La rappresaglia dopo le nomine del Monte, insomma, è partita.

Nel frattempo Ceccuzzi scarica definitivamente Mancini, accusandolo di non averlo avvertito che la Fondazione, insomma, non era messa benissimo e che avrebbe perso il controllo sulla Banca.

Ha vinto la sinistra del PD contro la componente della margherita?
Ha vinto Ceccuzzi contro i fratelli Monaci?

Di sicuro non ha vinto Siena e non ha vinto il Monte dei Paschi.

Mi pare che sia sempre più chiaro che qui hanno perso tutti.
Abbiamo.

Luca

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La Siena che verrà S01e01

Il comunicato stampa con il quale il Monte dei Paschi annuncia riduzioni salariali (a partire dai dirigenti) in alternativa a possibili tagli occupazionali dà il via a quello che sarà il prossimo futuro della nostra città.

L’ulteriore fase di riorganizzazione – che riguarda il perimetro complessivo dei dirigenti del Gruppo, compreso il Top management – porterà a contrattare riduzioni salariali sulla base di criteri di equità interna ed esterna.

Le proposte di contenimento dei costi per tutti i dipendenti (circa 31.000) – che possono comprendere anche la riduzione dell’orario di lavoro con l’adozione di eventuali ‘Contratti di solidarietà’ – saranno argomento di trattativa con le Organizzazioni Sindacali.

Da quanto pare di capire, le organizzazioni sindacali hanno parecchie riserve, visto che hanno proclamato uno sciopero generale per il 16 Marzo.
Ovviamente i sindacati ragionano con modalità a me oscure, visto che una delle loro principali preoccupazioni pare essere la prevista riduzione delle ore di straordinario, obiettivo che dovrebbe essere prioritario per chiunque abbia a cuore il lavoro e i lavoratori.

Il piano stabilito dal Cda, prevede il contenimento del lavoro straordinario e delle assunzioni, contratti di solidarietà e riduzione non retribuita dell’orario, mobilità interna, sospensione del sistema incentivante e del premio aziendale.

In ogni caso, l’alternativa rispetto alla proposta del nuovo direttore generale, sembrerebbe essere quella di 1500 licenziamenti.

Millecinquecento licenziamenti.
Monte dei Paschi.
Siena.
2012.

Pare un film catastrofista.
Non lo è.

Luca