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Non cambia niente

In questo blog se ne è parlato molto.
Di cosa?
Di Abu Omar, l’imam di Milano sequestrato da un commando della CIA, torturato e spedito nelle carceri egiziane per subire un supplemento di trattamento.
Non vi voglio annoiare con le mie solite filippiche sul rispetto dei diritti umani, chiunque sia l’umano in questione.

Oggi vorrei solo comunicarvi la mia impressione.
Che è la seguente: cambiano i governi, non cambia la sostanza delle cose.

Il governo italiano, nella persona del Ministro della Giustiza Mastella (!?), si è rifiutato di chiedere agli USA l’estradizione dei 26 agenti della CIA coinvolti nel sequestro di Abu Omar.
Lo stesso governo ha sollevato presso la Corte Costituzionale un conflitto di attribuzioni tra poteri dello stato, contestando quindi l’operato della Procura di Milano nelle indagini sul già citato rapimento.

Amensty International ha espresso così il suo disappunto:

A giudizio della Sezione Italiana di Amnesty International, la legittima apposizione del segreto di Stato non deve in alcun caso riguardare documenti o comportamenti connessi alla commissione di violazioni dei diritti umani, né può far venir meno l’obbligo dello Stato di perseguire i colpevoli.

La Sezione Italiana di Amnesty International si è detta doppiamente rammaricata per l’assenza, nelle parole del ministro Mastella, di qualsiasi riferimento ai diritti umani e per il fatto che, nonostante le ripetute richieste di incontro, il ministro non abbia, sinora, ritenuto opportuno ricevere i rappresentanti dell’organizzazione.

Non sono cattivi.
Sono soltanto troppo impegnati a masturbarsi con la legge elettorale.

Luca

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D'Alema vaneggia

Massimo_DAlemaLe recenti elezioni politiche ci hanno rintuzzato il grido in gola.
Pensavamo di stravincere, di surclassare il berlusca ed, invece ci siamo dovuti accontentare di una vittoria risicata.
Poi è seguita l’edificante tiritela della scelta dei ministri, dei sottosegretari e delle stagiste da posizionare sotto le loro scrivanie.
Dopo questo periodo difficile, l’ulivista medio si sente quindi moscio, privo di speranza. Certo dell’imminente ritorno del nano di Arcore.
Ma l’ulivista, si sa, è un’ottimista. Ne ha passati di momenti duri. Quindi cerca di carpire il buono da ogni avvenimento della politica.

Oggi, anche il più positivista degli ulivisti ha le palle che gli toccano terra.
Ieri sera è stato ucciso il 38° italiano in Iraq.
Il cadavere di Alessandro Pibiri si aggiunge a quelli di circa 40.000 iracheni , di 2476 americani e di 113 inglesi (fonte Iraq Coalition Casualty Count).
Il momento è triste, difficile. Questa guerra non la vuole più nessuno.
L’ulivista, dopo anni di propaganda militare, si aspetta finalmente di sentire parole nuove, che richiamino ai valori della pace, delle scelte condivise con l’ONU. Il nostro ministro degli esteri, che già qualche anno fa aveva bombardato la Jugoslavia di Milosevic, si appresta a fare la sua dichiarazione. Cosa dirà? Dirà qualcosa di centro? Non dico di sinistra, ma almeno di centro?
Eccolo, si avvicina al microfono:

” Dolore, solidarietà e vicinanza alle Forze armate italiane, ancora una volta duramente colpite nell’ adempimento del loro dovere in una missione di pace“.

D’Alema, ma sei di fuori. Ma vai a farti un giro! Te, l’Ulivo, Prodi, Mastella, Bertinotti e tutti quei cretini di italiani che, come me, vi hanno dato il voto.

Possiamo cortesemente sperare in un ritiro delle missioni militari di guerra all’estero?
Ce lo avete promesso!
Ci avete anche sempre detto che quella in Iraq non era una missione di pace!
Che cosa è successo, avete cambiato idea?

Siamo veramente stufi di voltafaccia.
Vogliamo politici coraggiosi!

E smetti di ridere! Con quei baffetti di merda…

Luca

Foto Parlamento Europeo.

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Fosse vero!

Sembra che Mastella intenda “uscire” dall’Unione, per appoggiare dall’esterno Prodi.
E’ una minaccia?
Potrebbe essere, anche perché “appoggiare dall’esterno Prodi” si potrebbe prestare a doppi sensi maliziosi.

Torna la formula del trattino tra il centro e la sinistra

ha detto il mastellone.
Bene, vedo che ha capito il cuore del problema.

Mastella, facci il piacere. Torna nell’Unione e stai zitto.
Tanto chi vuoi che ti pigli, se non Prodi.
Tanto ad appoggiarglielo c’è gia chi ci pensa.
Mettiti in fila…

Luca