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Dai Beppe, sparisci per un po’

Da un po’ di tempo Beppe Grillo ha cambiato un po’ il suo modo di scrivere nel blog.
Nel senso che non pubblica più un solo post al giorno, ma ne pubblica almeno tre.

E’ cambiato anche l’aspetto grafico del blog che è diventato illeggibile.
Non so se il disordine grafico possa essere considerato come metafora della confusione di idee di Beppe.
Forse si.

Oggi scrive una cosa più delirante del solito:

La crisi ha i suoi lati positivi. Morire è diventato un investimento troppo costoso. Vivere conviene di più. Il Governo del Maryland, Stati Uniti, ha dichiarato che una condanna a morte costa tre volte più del carcere a vita. Il Montana e il New Mexico non possono permettersi la sedia elettrica. I boia perdono il lavoro. Mastella con l’indulto aveva già capito tutto. Ha messo in libertà migliaia di criminali per salvare le casse dello Stato, ma anche Previti.

Che cosa c’entra mischiare la pena di morte con l’indulto, la situazione carceraria americana con quella italiana, la sedia elettrica con Previti e Mastella?

Beppe Grillo si sta ormai integrando perfettamente con il clima barbarico che si sta palesando in Italia e di cui parlava oggi De Mauro.

Una pausina di riflessione gli farebbe bene a Beppe.

Luca

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politica

Veltroni sceglie il pentapartito

Veltroni oggi ha scoperto le carte.
La sua adesione ad un sistema elettorale proporzionale sottintende quella che sarà la sua politica sulle alleanze.

Il Partito Democratico si presenterà alle elezioni da solo e, nel caso che riesca a trovare alleati, darà vita ad un maggioranza con Udeur, UDC e, chissà, magari anche con Forza Italia.
Insomma, torniamo ai magici anni del pentapartito.
Che gli italiani abbiano scelto con un referendum il sistema elettorale maggioritario è un dettaglio che non interessa a nessuno.
La politica si fa ancora una volta dall’alto.

Diciamola tutta, senza vergognarsi.
Il PD sarà la nuova DC.

E noi che temevamo Casini, Mastella, Berlusconi e l’idea del Grande Centro…
Il nemico lo avevamo in casa.

Luca

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diario

C'è grossa crisi

Sembra che Mastella stia per dimettersi.
A me sembra molto più probabile che chieda un rimpasto.
Non so voi, ma a me un governo schiavo di Mastella fa talmente pena che non vedo l’ora che finisca.

Sei pazzo! Non sai che così torna Berlusconi?

Almeno lui è disonesto reo confesso, questi fanno pure finta di essere innocenti.

Anche tu sei uno schiavo del qualunquismo. I politici non sono tutti uguali!

E’ vero, ci sono anche i meno peggio, ma nessuno ce l’ha fatta ad essere eletto in parlamento.

Ok, allora preparati a rivedere come ministri Castelli, Calderoli, Maroni, Pisanu e compagnia bella.

Continuo ad avere fede nell’indeterminabile. Magari decidono tutti di non ricandidarsi. Oppure se ne vanno tutti a vivere in un altro paese.

Ed il bene del paese? Preferisci lasciare l’Italia in mano a degli incompetenti, pure disonesti?

Mica posso pensare a tutto io.
Penserà a tutto Walter. O forse no.
Intanto vado a mangiare un panino al bar.

Luca

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politica

De Magistris privato della sua inchiesta

L’inchiesta “Why Not”, nella quale è indagato il ministro Mastella, il Presidente del Consiglio Prodi ed altri nomi grossi della politica e dell’imprenditoria calabrese è stata tolta al PM De Magistris.
La Procura di Catanzaro avrebbe avocato a sé l’inchiesta per presunta incompatibilità del magistrato.

De Magistris infatti starebbe indagando su Mastella che a sua volta ha chiesto il trasferimento del magistrato, sul quale si deve ancora esprimere il CSM.
Insomma, la Procura di Catanzaro ritiene che De Magistris non possa indagare serenamente sul Ministro della Giustizia.

E questo forse può anche essere vero.
La cosa grave è che De Magistris abbia appreso la notizia dalla stampa.
E la cosa ancora più grave è che Mastella abbia chiesto il trasferimento di un magistrato probabilmente per salvare la pelle.

Insomma, l’avvertimento è chiaro.
La casta non si tocca.
Altrimenti preparatevi a cambiare città e magari anche lavoro.

La legge non è uguale per tutti.
Ammetterlo sarebbe più onesto.

Luca

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politica

E la peggiore è Livia Turco

Il nostro (lo considero tale) governo Prodi è composto da una serie veramente discutibile di ministri.
Ce l’abbiamo tutti con Mastella, ma secondo me il premio come peggiore ministro del governo dovrebbe essere dato a Livia Turco, responsabile della Sanità.

La Turco ogni tanto se ne esce con alcune proposte shock, che all’inizio sembrano stronzate e dopo attenta riflessione appaiono grosse stronzate.

La cretinata di oggi è quella di vietare la vendita degli alcoolici ai minorenni.

Bene, brava Livia Turco.
Ora possiamo stare tranquilli.
Così riusciremo sicuramente a risolvere il problema.

Luca