Più Monti va avanti nel suo percorso e più si fa chiaro che il governo accusato di essere l’espressione dei poteri forti potrebbe essere l’unico ad aver messo davvero in discussione alcuni privilegi dei poteri forti.
Ho detto alcuni.
La riflessione sul governo e sull’ICI, sul governo e la riforma del mercato del lavoro, sul governo e la TAV si collega ad una riflessione più profonda, che va avanti da anni.
Una riflessione mia, intendo.
Da qualche anno mi chiedo da che parte sto. Per semplificare, da qualche anno mi chiedo se sono di destra o se sono di sinistra.
Nel 1992 avevo 18 anni.
Ho praticamente votato le mie prime politiche che già c’era Berlusconi e da allora o eri berlusconiano o eri di sinistra.
Quindi sono stato per 20 anni di sinistra.
Non mi sono mai sentito di sinistra, ma non c’erano alternative.
Chi mi conosce lo sa. Non ho mai subito il fascino delle icone della sinistra.
Ma Berlusconi aveva scelto per me, non potevo schierarmi diversamente.
Perfino quando l’alternativa era Rutelli non ho avuto dubbi sul chi fosse giusto votare.
Ora che il berlusconismo sta morendo inizio a farmi delle domande.
Sono ancora di sinistra?
E come faccio ad esserlo se in realtà non lo sono mai stato?
Dirò una banalità.
A me piacciono le cose fatte bene.
O almeno, mi piacciono le persone che provano a fare le cose bene.
Che se ci guardiamo in faccia, non è che ci siano mille modi per fare una cosa bene.
In Italia c’è poi soprattutto la tendenza a non farle proprio le cose.
Quando la questione è spinosa e le corporazioni si mettono di traverso, allora rimandiamo e non facciamo niente.
A me pare ovvio che la vita sia diventata per alcuni versi più complicata, che alcuni privilegi dovranno essere cancellati e che dovremo tutti lavorare di più ed avere meno garanzie.
Vi chiederete perché dovremmo accettare questo stato di cose.
Semplicemente perché il modello di vita che avevamo prima non è più sostenibile.
E va riformato.
E ci rimetteremo tutti qualcosa.
E non potremo andare in pensione a 50 anni, ma nemmeno a 65.
E non potremo neppure sperare di avere il lavoro garantito (ma questo la mia generazione l’ha già imparato, sono i nostri genitori che devono ancora accettarlo).
Si, ma i ricchi saranno sempre ricchi.
E la gente al potere è meno buona dei Barbapapà.
E a tirare la cinghia sono soprattutto le persone a reddito medio basso.
E non esistono poteri buoni.
Appunto, non esistono poteri buoni.
Esistono poteri che possono fare le cose bene.
Almeno alcune cose.
Ecco, io non so né di destra, né di sinistra.
Sono con quelli che provano a fare le cose bene, con un occhio ai meno fortunati e due occhi ai diritti delle persone.
Ora sto con Mario Monti.
Domani chissà.
Luca