Sarà che a me i preti polemici e fuori dagli schemi sono sempre piaciuti e che di questo falso buonismo natalizio non ne posso più, quindi per questo Natale 2008 proclamo mio idolo assoluto il parroco della chiesa di Santa Lucia di Bergamo.
Monsignor Attilio Bianchi non ha messo Gesù Bambino nel presepio.
Oggi è Natale, ma è davvero Natale per il mio cuore? Posso dire di essere capace di accogliere quel Bambino che viene dentro la povertà di una grotta, se non sono capace di accogliere ogni giorno chi bussa alla porta del mio cuore? La culla rimane vuota, per sottolineare la nostra responsabilità verso il mondo, il mondo che è nella guerra delle armi e il mondo che è nella guerra del benessere sprecone: nessuno può chiamarsi fuori, perché altrimenti paradossalmente Dio potrebbe rimanere l’eterno assente dalla mia vita nonostante le mie parole e i miei gesti siano imbevuti di religiosità.
Gesù Bambino è stato posto dove vuole la liturgia, e cioè sull’altare. Il presepe è una rappresentazione, ha anche un significato pedagogico. per questo ho lasciato la culla vuota, per richiamarci tutti, preti compresi, alla necessità dell’accoglienza continua di quelli che abbiamo accanto.
Avrei voluto vedere le facce della gente…
Che un prete può anche bestemmiare dall’altare, ma certe tradizioni non devono essere cambiate per niente al mondo.
Per capire la scelta del parroco credo sia anche importante localizzare e contestualizzare l’avvenimento.
Siamo a Bergamo, centro nevralgico del leghismo più intollerante.
Il messaggio mi sembra chiaro e assai poco scandaloso.
Luca
La notizia, data in modo forse meno sensazionalistico, la potete leggere sull’Eco di Bergamo