Ieri sera a Londra c’è stato l’attesissima reunion del Led Zeppelin, il gruppo “rock” per eccellenza.
Chi abbia ascoltato i primi quattro album del quartetto inglese prova la sensazione che nessuno dopo di loro sia più riuscito a fare pezzi della stessa potenza ed intensità.
Ascolti i Led Zeppelin e pensi che il 90% del rock che è venuto dopo sia stato inutile.
I Led Zeppelin hanno avuto una vita artistica piuttosto breve, iniziata nel 1969 e finita nel 1980 con la morte del batterista John Paul Jones.
La loro breve durata gli ha permesso di non vivere quella fase decadente che ogni gruppo rock ha vissuto.
La linearità e semplicità dei loro pezzi, unita alla formidabile chitarra di Jimmy Page ed all’incredibile falsetto di Robert Plant crearono un amalgama perfetto, tutt’oggi insuperato.
Negli anni in cui sia andava affermando il rock progressivo, con i suoi pezzi barocchi e armonicamente complessi, i Led Zeppelin si affermarono con un rock essenziale, quasi ridotto all’osso. Basso, batteria, chitarra e voce con un hammond inserito qua e là.
Nonostante questo i pezzi dei Led Zeppelin non posso mai essere considerati nè scarni, nè tanto meno banali.
Sono semplicemente perfetti.
Tutto questo rende il concerto di ieri sera un evento storico per la musica rock.
Io non c’ero, ma qualcosa potrò rivivere anch’io, guardando le foto su Flickr o i video su YouTube
Ecco, ad esempio, Stairway to Heaven suonata ieri sera.
Le indiscrezioni erano vere.
I Led Zeppelin torneranno a suonare insieme per un’ultima volta.
Accadrà il prossimo 26 Novembre a Londra presso The O2 Arena.
I biglietti verranno estratti tra coloro che entro il 16 Settembre si registreranno presso il sito ahmettribute.com (ammesso che riusciate a farlo…)
Il concerto sarà infatti un tributo ad Ahmet Ertegün, fondatore della Atlantic Records e scopritore dei Led Zeppelin.
Il gruppo suonerà nella formazione originale, con Jason Bohan alla batteria in sostituzione del padre John, morto nel 1980.
Inutile ricordare chi siano stati i Led Zeppelin e quale fondamentale impatto abbiano avuto sulla musica rock.
Una volta ascoltati i primi 4 dischi dei LZ (I, II, III ed Untitled) potete anche dimenticarvi dei 30 anni di hard rock che sono venuti dopo.
Nessuno è riuscito a raggiungerli.
Nemmeno loro sono riusciti a mantenersi al quel livello nei successivi 5 dischi, tutti bruttini* meno belli dei primi.
Proprio per questo motivo, forse è meglio non andare a Londra a vederli.
Non riusciranno ad eguagliare sé stessi.
Stamattina pausa caffè al bar. Il barista, appassionatissimo di musica, ci dice: “Sentite un po’ questi qua…”
Ci fa sentire i Wolfmother. L’impatto è forte, giusto. Sembra di sentire i Led Zeppelin, un po’ più rumorosi ed un po’ meno talentuosi.
Ma il suono è quello.
Fa piacere che ci sia ancora qualcuno che rispolveri i vecchi standard dell’hard rock.