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Buzz, verso l’infinito. E oltre

Stasera sul mio account di Gmail è apparso Buzz, il nuovo social network di Google che scimmiotta un po’ Twitter, ma molto di più FriendFeed.
L’impressione è stata di disorientamento, come succede sempre quando usi per la prima volta strumenti di questo tipo.
Quando mi iscrissi a FriendFeed mi sembrò talmente caotico che passarono mesi prima che provassi ad usarlo seriamente.

Nel caso di Buzz c’è però una complicazione ulteriore.
Tutte le tue conversazioni finiscono nella casella di Gmail, quindi prendono posto e soprattutto incasinano non poco la posta.

Per contro è possibile partecipare alle conversazioni rispondendo via email o via istant messagging, cosa piuttosto comoda soprattutto quando si è in giro con il telefonino.

Insomma, penso che Google Buzz possa diventare uno strumento importante, ma dovrà farne ancora di strada prima di riuscire a convincere le persone a spostarsi da altri servizi analoghi.

Luca

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Google is not evil

Google oggi ha preso una decisione che possiamo considerare molto importante.
Ha deciso di non sottostare più alla censura del governo cinese.
Da anni infatti i risultati delle ricerche effettuate in Cina con Google (ma anche con Yahoo!) sono filtrati per escludere siti sgraditi al governo.

Questo cambio di strategia è dovuto innanzitutto agli attacchi che il governo cinese sta portando avanti ai server di Google ed agli account di posta di GMail di attivisti per i diritti umani o di oppositori al regime.

Da oggi la autocensura di Google in Cina finisce.
Questo significa che Google chiuderà in Cina, rinunciando ad un mercato immenso.

Ho l’impressione che quando il regime cinese cadrà, un piccolo contributo lo avrà dato anche la storica decisione presa oggi da quei diavoli che lavorano in California, a Mountain View, nell’azienda più fica del mondo.
Oggi lo possiamo dire a ragion veduta.

Luca

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Facebook si prende FriendFeed. La sua mente, non il suo corpo.

Alla maggior parte delle persone non fregherà niente, ma Facebook ha comprato FriendFeed.
Traduzione.
Il social network tamarro ha comprato il social network quello fico.

I commenti degli utenti di FriendFeed sono tendenzialmente tutti negativi.
Il tenore è: “Ora dobbiamo trovarci qualcos’altro”.

Il mio pensiero è che dovremo probabilmente trovarci qualcos’altro perché FriendFeed rischia, nel medio periodo, di morire.
Pare ovvio che Facebook si sia comprato non tanto FriendFeed, quanto le 12 persone che lo hanno creato e lo hanno fatto andare avanti in questi due anni.
Tra queste persone ci sono anche alcune menti illuminatissime provenienti da Google, quando Google innovava davvero.
Gente che ha fatto Gmail e roba del genere.

FriendFeed rimarrà tale e quale per un po’.
Poi verrà lentamente abbandonato.
Quando questo succederà qualche altra mente illuminata avrà già creato qualcos’altro per chi non si vuole rassegnare a Facebook.

Non c’è da preoccuparsi.
E’ soltanto l’ennesimo compagno di scuola che è entrato in banca pure lui.

Luca

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informatica internet

Gmail è in down

Stamani Gmail è andata in down.
Al momento in cui scrivo non è ancora tornata a funzionare.

Io, che come milioni di persone nel mondo, uso come casella di posta principale, quella di Gmail, sono impossibilitato a mandare mail.

Ok, chi se ne frega.
Ci sono problemi maggiori.
Fra due minuti tutto tornerà a funzionare e ci dimenticheremo dell’inconveniente.

Tutta una riflessione sul rischio di utilizzare tutti la stessa piattaforma mail potremmo però anche farla.
Credo che ne varrebbe la pena.

Luca

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informatica internet

Ora dimenticatevi del vostro programma di posta

Chi abbia usato Gmail sa che non c’era quasi nessun motivo valido per utilizzare un altro account di posta elettronica, anche perché da un unico Gmail si possono gestire svariati altri account.
Io ad esempio uso il mio account Gmail per leggere le mail di un vecchio account TIN.it e quelle delle mail impostate nei miei domini.

Gmail ha un’unica mancanza, che è quella di non poter consultare la posta quando non si è collegati ad internet (anche se la cosa si risolve utilizzando un programma di posta)

Oggi Google ha annunciato che verrà sperimentata anche la versione offline di Google Gears che permetterà di consultare la propria casella di posta Gmail sul proprio browser anche quando non si è connessi alla rete.

Tutte le operazioni compiute offline (compreso lo scrivere email da inviare) verranno compiute al momento in cui torneremo ad essere connessi.

La funzionalità dovrebbe essere resa disponibile entro un paio di giorni con il nome “Offline Gmail” e sarà attivabile nella sezione Labs dei settaggi.
Per ora dovrete utilizzare Gmail in inglese, altrimenti la funzione “offline” non vi verrà mostrata.
Per la traduzione in italiano ci sarà da attendere qualche mese.

Questo il video di presentazione:

Luca