Quella di far mancare il numero legale per far saltare la fiducia ed aprire una possibile crisi di governo, era stata forse l’idea più acuta avuta dall’opposizione negli ultimi tempi.
Era l’unica strada percorribile.
Non era un trucchetto, come dice qualcuno.
La politica è anche una questione tecnica e quelli più bravi sanno come maneggiarla.
Il gioco è fallito perché i radicali sono entrati a votare dopo aver avuto un colloquio con il ministro della giustizia, nel quale lui gli avrà promesso di interessarsi della questione carceraria.
In realtà i radicali volevano conquistare la scena, ed ancora una volta ce l’hanno fatta.
Hanno avuto la scena, ma hanno pure perso la faccia.
Come dicono Francesco Costa e Matteo Bordone rispettivamente:
Oggi i Radicali si sono giocati un pezzo della stima di quelli che li difendono sempre, tipo me.
Resta una certezza. Quando ti si fa chiara in testa, non ti molla più. Ai radicali non interessa niente. Niente. #opencamera
E pure Luca Sofri sul Post:
Ci sono, nel partito Radicale, ancora molte persone stimabili e integre: sarebbe il caso che lo dimostrassero con un giudizio chiaro sulla giornata dei loro compagni alla Camera. Oppure sarà difficile continuare a dire credibilmente tutte quelle solenni cose sulle grandi battaglie radicali.
Luca