Io sarò pure un tipo un po’ irascibile e viscerale, ma forse non ho sempre torto marcio.
L’iniziativa, falsa e strumentalizzante, di Ferrara contro l’aborto è stata criticata pure dall’Avvenire, il quotidiano della CEI.
Possiamo quindi dire che i vescovi non appoggiano Ferrara.
Il motivo del distinguo è ovvia.
(L’iniziativa non convince perché) al di là di nobili intenti finisce per portare in modo sbagliato in mezzo alla competizione elettorale un tema morale. Come una lista di puri. Di paladini. Di specialisti. Con un grave rischio di estremizzazione, e di ghettizzazione di una parte del mondo cattolico su un tema così delicato. L’iniziativa coincide con la vocazione moraleggiante di Ferrara e con il suo modo di cortocircuitare tutto con l’azione politica, come se ciò che non fosse rappresentabile politicamente non esistesse.
Io aggiungerei pure che l’iniziativa di Ferrara non convince perché lui stesso non è convinto della sua iniziativa.
Al contrario dell’editorialista, io i nobili intenti proprio non li vedo.
Ma io sono un dietrologo e non sono credibile.
Quando un paio di giorni fa ho sentito Ferrara parlare a Matrix di dottrina morale della Chiesa mi è venuta una incontenibile voglia di vomitare.
Luca
Se volete, l’articolo completo (“Incontro con scintille dei due grandi intellettuali”) si trova nell’orrendo sito dell’Avvenire.
Andate nell’archivio e cercate la parola “Aborto” in data 21/02/08.