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musica vivere

Lasciateci aprire le finestre, lasciateci alle cose veramente nostre

Ci sono momenti personali e storici nei quali ti manca parecchio Giorgio Gaber.

Luca

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politica tv

L’incompetenza dei vertici RAI

La sospensione di Santoro è ovviamente una cosa liberticida, ma è soprattutto un’idiozia.
Perché si toglie a RAI DUE il suo programma di maggior successo (fa il doppio di ascolti di X Factor, per intendersi) facendo perdere soldi all’azienda e a noi cittadini che la sovvenzioniamo.

E poi si concede un assist incredibile a Santoro che conclude la puntata cantando Gaber insieme a Formigoni.
Masi è diventato lo zimbello perfino del centro-destra.

Luca

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informazione

La rete ammiraglia

La RAI, in particolar modo RAI 1, stanno dando il peggio di sé.
Il compiacimento del TG1 per gli ottimi ascolti è talmente grottesco da sembrare irreale.

Bruno Vespa, invece, è sempre lo stesso.
Probabilmente la polizia parlava di lui quando metteva in guardia dagli atti di sciacallaggio.

Il pensiero non può che andare ad una canzone di Giorgio Gaber.

Inviati speciali testimoniano gli eventi
con audaci primi piani, inquadrature emozionanti
di persone disperate che stanno per impazzire,
di bambini denutriti così ben fotografati
messi in posa per morire.

Luca

Via | Aghenor

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informazione meteorologia

Le parole abusate: cambiamenti climatici

I nostri media sono soggetti a repentine quanto illogiche infatuazioni.
La cosa bella è che tutti i TG e tutti i giornali si infatuano contemporaneamente dello stesso tema o della stessa persona.
“Quei bordelli di pensiero che chiamano giornali” avrebbe detto il buon Gaber.

In questo periodo è il turno dei Cambiamenti Climatici.
Della serie che The Day After Tomorrow più che un film catastrofistico sembra essere diventato un documentario della BBC.
La comica conferenza sul clima che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco, addirittura divulgando dati che sono stati smentiti praticamente da qualunque scienziato del mondo.

Lo sbaglio sta proprio nel considerare i cambiamenti climatici come un’anomalia.
Il clima è mutevole, cambia continuamente e lo ha sempre fatto.
Definire quanto il clima odierno sia influenzato dall’uomo è un compito improbo, diciamo pure impossibile.
E’ possibile fare correlazioni, analisi statistiche, ma la verità è lontana.
Una delle poche certezze è che la concentrazione della anidride carbonica in atmosfera è molto cresciuta nell’ultimo secolo, ma non sappiamo quanto questo aumento sia da addebitare all’uomo.
Chi conosce un po’ di ecologia sa che la Terra ha una grande capacità di equilibrare le deviazioni dallo stato di equilibrio.

Non voglio dire che possiamo produrre quanto Co2 vogliamo, ma non possiamo lanciare proclami catastrofistici.

A me le maggioranze non piacciono per cui da oggi divento uno scettico sui cambiamenti climatici.
Non sposerò la linea prevalente di chi dice: “Non ci sono più le mezze stagioni”.

Intanto, beccatevi questa…
Sapevate che i ghiacci antartici hanno subito la più grossa espansione degli ultimi 20 anni?
Scommetto che ai telegiornali non ve lo hanno detto…
Il contemporaneo ritiro dei ghiacci artici potrebbe scatenare una reazione piuttosto interessante, capace di far vivere all’Europa uno degli inverni più freddi e nevosi degli ultimi anni.

Quando vi sveglierete e non riuscirete ad aprire la porta di casa a causa della neve, non venite a dire che non eravate stati avvertiti!

Luca

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musica video

Il dilemma

Dopo il faccione di Gaber che appare nel nuovo spot della Fiat 500 ho deciso di reagire.
Per ricordare a tutti chi fosse il Signor G, ecco quella che è una delle sue più belle canzoni d’amore.
Si intitola: “Il dilemma”.
Parla del mistero di un uomo ed una donna.
Quando capiscono che il loro amore sta finendo, decidono di uccidersi.

Un paradosso contro le mode della libertà in amore.

[…]Il loro amore moriva
come quello di tutti
con le parole che ognuno sa a memoria
sapevan piangere e soffrire
ma senza dar la colpa
all’epoca o alla Storia.

Questa voglia di non lasciarsi
è difficile da giudicare
non si sa se è cosa vecchia o se fa piacere.
Ai momenti di abbandono
alternavano le fatiche
con la gran tenacia che è propria delle cose antiche.
E questo è il sunto di questa storia
per altro senza importanza
che si potrebbe chiamare appunto resistenza.

Forse il ricordo di quel Maggio
gli insegnò anche nel fallire
il senso del rigore, il culto del coraggio.
E rifiutarono decisamente
le nostre idee di libertà in amore
a questa scelta non si seppero adattare.[…]

Il testo originale lo potete leggere qui.

Luca