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Fassino a fuoco lento

Qualche post fa mi auguravo che la sinistra facesse attenzione alle proprie mosse, per non finire infangata in Bancopoli.

Il mio augurio è giunto tardivo.

La sinistra è già infangata fino al collo dentro Bancopoli.
Inutile tentare di nasconderlo.
La questione morale, purtroppo, non investe soltanto il berlusca ed i suoi compagni di merende.

Dietro tutti questi scandali è possibile scorgere il sorrisetto beffardo di D’Alema.
Quella di Unipol è già la seconda bischerata bancaria fatta da baffino.
La prima, che rischiò di mandare a gambe all’aria il Monte dei Paschi, fu l’acquisizione da parte di MPS della Banca del Salento, in seguito Banca 121.

Temo, ma mi auguro di sbagliare, che alla fine del gioco quello che pagherà dazio sara Fassino.
Perché è da sempre il capro espiatorio di D’Alema.
E perché non ha la forza politica per potersi staccare dall’abbraccio mortale di baffino.
Fassino è un funzionario di partito. Come si vedevano 30 anni fa.
Pur di non sputtanare il partito si farà immolare sull’altare della questione morale.

E già vedo il sorrisetto di baffino che spunta da dietro l’altare.

Luca

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politica

Ecco, ci siamo. Lo sapevo…

Tanto dentro di me lo sapevo che sarebbe andata a finire così…
Fassino sabato sarà ospite a “C’è posta per te” di Maria De Filippi.

E va beh…
L’uomo più lezzo del mondo ospite della donna più sgradita della terra.
Bella coppia.
Povero Piero…

Luca

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E dai con questo referendum

Ultimo pensiero prima del voto.
Io ai quattro referendum voterò quattro NO. E fin qui rimaniamo nella rubrica “E chi se ne frega”.
I miei NO si riferiscono ad una mia convinzione precisa: “L’embrione è in potenza una persona, nessun uomo può decidere della vita di un altro uomo”. Quindi niente sperimentazione sugli embrioni. Niente embrioni sovranumerari. Niente embrioni congelati. E niente diagnosi preimpianto.
Questi niente valgono per me. Io farò il possibile per non tradire queste mie convinzioni.

Ma queste convinzioni sono anche quelle della morale cattolica. L’embrione non si tocca perché è un essere umano (non ancora persona): a voi la distinzione.
Non capisco perché tanti fautori dell’astensionismo, tra cui gli amici del Comitato Scienza e Vita, non ribattano ai promotori dei referendum con queste argomentazioni. Del resto è questo il motivo per cui difendono la legge 40, o no?
Perché quindi tentare di dimostrare che la ricerca sulle staminali embrionali non può portare ai risultati che si otterranno con la ricerca sulle staminali adulte. Come si fa oggi a sapere dove porterà la ricerca?
Non sarebbe più semplice affermare che si rifiuta la ricerca sugli embrioni, per lo stesso motivo per il quale si rifiuta la ricerca sulle persone?
Sembra di no. Si ha paura delle proprie idee. Si ha paura di dire chiaramente che ciò che spinge a difendere la legge 40 è una convinzione morale e religiosa, che non c’è nessun motivo scientifico.

La legge deve mettere dei paletti etici alla scienza, non deve suggerire alla scienza quale sia la ricerca sulla quale investire.
Non si può dire che la ricerca sulle staminali embrionali non porterà a niente, perché il giorno in cui portasse a dei risultati cosa dovremmo fare, dovremmo cambiare idea e cambiare la legge?

Tutta la questione sta in una domanda:
“L’embrione ha la dignità di una persona? Può un uomo deliberatamente decidere della sua esistenza?”
E su questo non ci può essere una via di mezzo. In questo ha ragione Fassino; se la legge 40 va bene, va cambiata anche la legge sull’aborto. Inutile nascondersi.

Io so soltanto ciò che secondo me è giusto. Ed in base alle mie convinzioni ho scelto come votare al referendum.
Ma ho scelto di scegliere. E quindi voterò.

Luca

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politica religione

Casino generale

Questo stramaledettissimo referendum sta rimescolando la situazione politica.
Tanto che non ci si capisce più niente.
Bertinotti plaude Fini. La Prestigiacomo va a braccetto con Fassino. Rutelli e Fiori vanno d’amore e d’accordo.. Non si capisce più chi sta con chi.

Capisco che su questioni etiche i partiti possano contare di meno, ma qui mi sembra che si sia un po’ perso la bussola.
Non si riesce a capire chi si avvantaggerà del referendum, perché qualunque sia il risultato, avranno vinto tutti.

In questa situazione, l’occasione più grossa l’abbiamo persa noi cattolici. Perché le posizioni dure e sorde del famigerato Comitato Scienza e Vita, affiancate dalle altrettanto severe affermazioni di Ruini e del Papa, hanno messo sulla difensiva tante persone che invece chiedevano che qualcuno rispondesse ai loro dubbi. Invece, le associazioni cattoliche e la gerarchia si sono armati per le crociate, lasciando da sole tutte le pecorelle smarrite. Che, come me, si sentono giudicate ed emarginate per aver fatto una scelta di partecipazione con il NO, invece che con l’astensione.

Un’altra occasione persa dai cattolici.
Bastava un po’ più di tranquillità.
Bastava ascoltare con più attenzione le domande che provenivano dalle persone.
Bastava un po’ più di amore.

Luca