La disputa per le presidenziali americane non mi ha ancora entusiasmato.
E’ evidente che mi auguro che vinca Obama.
Non credo però che la politica degli Stati Uniti sia poi troppo dipendente da chi siede nella poltrona della stanza ovale.
Anche perché se fosse vero, significherebbe che George W. Bush ha avuto una qualche influenza sul destino del nostro pianeta, e questa non è una cosa rassicurante da pensare.
Prima di ogni considerazione, devo dire che trovo un lato tristemente comico in queste elezioni.
Non vi sembrerà possibile, ma c’è ancora chi ritiene rivoluzionario che un afro-americano possa diventare presidente degli Stati Uniti.
Siamo nel 2008, vero?
E la rivoluzione quindi dov’è?
Siamo ancora messi così male da ritenere il colore della pelle una discriminante sul giudizio che possiamo dare di una persona?
I quesiti sono ovviamente provocatori.
So benissimo che l’integrazione razziale è ancora una splendida utopia.
Detto questo, temo che proprio la questione razziale sia stata fortemente sottovalutata nei sondaggi.
Non vorrei che, come succede in Italia che la gente si vergogna a dire che voterà per Berlusconi, anche negli USA in tanti si siano vergognati di dire che non voteranno per Obama.
E questo non sarebbe bello.
Speriamo bene.
Luca
A seguire lo spottone di Obama di qualche giorno fa.