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E’ questa frequentazione della sofferenza a fondare il nostro assoluto rifiuto della guerra.
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Difesa tagliata fuori, il gelo di Parisi con D’Alema
Tag: d’alema
Giannini e D'Alema
E’ soltanto una mia impressione, oppure Massimo Giannini di Repubblica sembra sempre di più il biografo ufficiale di D’Alema?
“E’ un disastro. Mi perdo la Roma in Champions League…”. Prova in tutti i modi a reagire da sportivo. Ma alle nove della sera, mentre fende la pioggia di questa nera notte romana per correre a Via Nazionale, al vertice del Botteghino, Massimo D’Alema sa che ieri ha perso molto, molto di più. “Intendiamoci – aggiunge – purtroppo quello che è successo era nel novero delle cose possibili, viste le tensioni di queste ultime settimane. Ma resta il fatto che è uno shock. Un vero shock…”
Luca
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Il populismo al potere
Domani a Roma è prevista una manifestazione contro il precariato.
Niente di male. E niente di strano.
Il precariato è uno dei mali del nostro tempo.
Impedisce ai giovani di costruirsi una propria autonomia.
La notiza, ma forse sono io a stupirmi troppo facilmente, è che alla manifestazione saranno presenti molti esponenti dell’attuale maggioranza parlamentare ed anche alcuni sottosegretari.
I parlamentari ed il governo scioperano contro se stessi.
“Stop precarietà ora!”
Questo lo slogan della manifestazione.
Per l’occasione Salvi, Cento, Diliberto e Giordano faranno una staffetta tra gli striscioni del corteo e i palazzi del potere, che occupano ormai stabilmente.
In questo paese di saltimbanchi tutto diventa normale. Anche l’auto sodomia.
Cito dall’articolo di Massimo Giannini su Repubblica di oggi:
Non è la prima volta che la sinistra scende in piazza contro se stessa. Nel marzo del ’97 parecchi leader (in testa Massimo D’Alema, allora segretario del Pds) parteciparono ai cortei di sostegno dello sciopero generale contro il primo governo Prodi. Due anni più tardi, nell’ottobre del ’99, gli stessi leader sfilarono ad Assisi contro la guerra, mentre erano ancora caldi i motori dei caccia Amx appena rientrati dai bombardamenti Nato nel Kosovo, autorizzati proprio dal governo D’Alema. È successo, continua a succedere.
Stasera faccio una manifestazione sotto casa mia contro quelli che manifestano. Oppure potrei incatenarmi al portone per protestare contro chi si incatena ai portoni.
Le possibilità di lotta sono infinite. Basta farsi venire un’idea.
Ora telefono a Faustino per sentire se me ne suggerisce qualcuna.
Lui è un professionista in questo campo.
Luca
Approfondimenti:
- L’articolo di Massimo Giannini su Repubblica
- Il sito (che funziona solo con IE) di Rifondazione
Torno in pista
Terminato il pit stop, mi appresto a rientrare in pista.
La sosta è durata troppo poco, non sono riuscito a rifornire quanto volevo, ma va bene lo stesso.
Qualche imprevisto durante la sosta, ma tutto è andato a posto.
Nel frattempo il mondo è andato avanti (?), con le solite dinamiche.
Qualche novità c’è stata.
Sembra che andremo nuovamente in guerra, questa volta con i caschetti colorati di blu.
E’ già un passo avanti…
Sono tutti contenti come matti di spedire i nostri soldati in Libano.
Sembra che gli Israeliani vogliano l’Italia a comando della missione ONU.
Ora voglio vedere D’Alema e Prodi cosa si inventano.
Francesi e tedeschi si sono praticamente tirati fuori dal gioco.
A nessuno è venuto qualche sospetto?
A me si.
Luca