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Cuffaro, un simbolo

Il procuratore Giuseppe Pignatone ha chiesto 8 anni di reclusione nei confronti del Governatore della Regione Sicilia, Salvatore “Totò” Cuffaro.

Cuffaro vuole talmente bene alla Sicilia ed ai siciliani da non aver rinunciato alla sua poltrona nonostante sia sotto processo per favoreggiamento di Cosa Nostra.
Quell’anima bella di Casini l’anno scorso pensò bene di ricandidare Cuffaro nonostante fosse già stato rinviato a giudizio.

Per chi non se lo ricordasse, Cuffaro è lo stesso che durante una trasmissione televisiva inveì contro Falcone.
Io me lo ricordo perfettamente.

Luca

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Giovanni Falcone

Il 23 Maggio 1992 la mafia uccideva Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta.
Quindici anni dopo, la mafia è viva e vegeta.
Protetta dal silenzio della politica.
La Sicilia è governata da persone indegne di ricoprire il loro ruolo.

Un anno prima, durante la trasmissione Samarcanda di Costanzo-Santoro, Toto’ Cuffaro, oggi Presidente della Regione Sicilia ed uomo di punta dell’UDC, attaccava Falcone.
Tanto per ricordarci chi sono i buoni e chi sono i cattivi.

Luca

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Ma in che paese viviamo?

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Oggi riaprono le camere.
Se vivessimo in una serena democrazia oggi sarebbe un giorno di festa.

Nella prima seduta verranno eletti i presidenti di Senato e Camera.
Alla camera, a meno che non ci siano sorprese clamorose, verrà eletto Bertinotti.
La situazione al Senato è più complicata, perché i candidati sono due: Franco Marini, sostenuto dall’Unione, e Giulio Andreotti, sostenuto dalla CDL.
Avete capito bene. Si, proprio lui. Giulio Andreotti.

Mi spiegate come si fa a voler eleggere presidente del Senato un uomo come Andreotti?
Non che non abbia le capacità per ricoprire quel ruolo, nonostante i suoi 87 anni. Quelle le ha. Anche troppe.
Andreotti è un uomo che puzza di vecchio, di stanze chiuse e muffite.
Qualcuno ha provato ad entrare in quelle stanze, ma non è riuscito a portare niente alla luce del sole.

Se oggi il Senato sceglierà Andreotti, dimostrerà di non voler superare le vecchie logiche democristiane della politica.

Tra le dichiarazioni pro-andreotti, la più illuminante è quella di Totò Cuffaro, Presidente uscente della Regione Sicilia ed indagato per concorso esterno in associazione mafiosa:

Ho deciso di rimanere in Sicilia. Sono venuto qui solo per fare una cosa a cui tengo molto e cioè votare Andreotti come presidente del Senato. Poi resterò per votare il presidente della Repubblica e quindi se i siciliani decideranno di confermarmi presidente, tornerò nella mia Sicilia.

Non servono altre parole.

Luca

Foto Wikipedia

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Informazioni di voto per Provenzano?

Ieri hanno catturato Bernardo Provenzano.
Era nascosto in un casolare fatiscente.
Una vita da topo.

Stavo guardando alcune foto del posto in cui viveva, quando mi cade l’occhio su una foto:

VotoProvenzano

Quello a sinistra è un volantino elettorale della Nuova Sicilia, partito federalista siciliano alleato con il Nuovo PSI di Gianni De Michelis, mentre quello a destra è un volantino dell’UDC che ha in bell’evidenza il faccione di Totò Cuffaro, attuale presidente della Regione Sicilia ed iscritto nel registro degli indagati per il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa”.

Dubito che Provenzano sia andato a votare.
Non capisco però come gli siano arrivati quei volantini.
E che se ne faceva se tanto non ha votato?
Qualcuno glieli ha portati?
Perché?
Non voglio giungere a conclusioni pericolose.
Ma a pensar male…

Luca

Foto La Repubblica