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E adesso?

Ieri Matteo Renzi ha lanciato la sua campagna elettorale per le primarie del centro-sinistra che ora Bersani sarà costretto a convocare, visto che ufficialmente nemmeno si sa se ci saranno.

Renzi lo seguo da tempo, lo apprezzo da molto, lo ritengo un’arma eccezionale per il PD.
Perché la forza di Renzi è quella di aver scelto di restare nel suo partito, non di fondarne uno nuovo.

Gli argomenti di Renzi sono forti e credibili.
La sua battaglia l’ha già vinta, pur se è probabile che le primarie le perda.

Sarà dura, perché combatte contro tutto un sistema di pensiero che, per fare un esempio, si è scandalizzato quando lui ha chiesto agli ex-elettori di Berlusconi di votare per lui. Perché nel PD, ma anche nella redazione di Repubblica (che avrà un’influenza non secondaria sul risultato delle primarie), qualcuno ritiene possibile che il centro-sinistra riesca a vincere senza prendere voti dall’elettorato di centro-destra.

C’è persino qualcuno che pensa di riesumare Diliberto e Ferrero e di riuscire a costruire con loro un’alleanza elettorale.

Vedrete che i vari Michele Serra, Gad Lerner e Concita De Gregorio sosterranno la Puppato (la outsider) alle primarie.
Tanto per non sporcarsi le mani, e per far capire che la cosa che veramente tiene unito il centro-sinistra, è la consapevole scelta di voler perdere.

Renzi probabilmente perderà, ma la sua candidatura spacca il fronte politico.
E questo non può che essere positivo.

Luca

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Gli appartamenti della casta

Con tutti che attaccano la casta, io non posso che difenderla.
Concita De Gregorio ha scritto un tweet che chiarisce alcune cose, senza doverlo commentare più di tanto.

Alla domanda: dove abita, a Roma? Elsa fornero, fuori onda, ha risposto: nella foresteria della caserma dei carabinieri. Così, una notizia

Elsa Fornero è il ministro del Welfare, quella piagnona, quella che sta provando a cambiare il mondo del lavoro.

Luca

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Sono Sara Tommasi e sono donna pure io

Io ho sempre avuto un certo rispetto per Sara Tommasi e per come sa prendere la vita di petto.
Sapevo che mi avrebbe dato grosse soddisfazioni.

Poi, a mente fredda, appena finito di asciugarci la bava mentre leggiamo le intercettazioni, dovremo riconoscere che non c’era un motivo valido al mondo per pubblicarle sui giornali.

E, se non ci interessano i diritti dei cittadini, o quelli delle donne, visto che la Tommasi è donna almeno quanto Concita De Gregorio, ci dovremmo preparare all’ennesimo trionfo del cavaliere.
Perché questi sono tutti voti in più per lui.

Luca

Foto | La Stampa

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E invece di dire che

Matteo Bordone racconta, a suo modo, come sempre brillante, l’intervento di Concita De Gregorio ieri sera ad Anno Zero.

Ha ragione Bordone, purtroppo.
Lo dico con tutta l’amarezza di uno che stima la direttrice dell’Unità.

Un po’ tutti, ma in particolare le donne, quando affrontano la vicenda delle troie di Berlusconi perdono di vista l’obiettivo.
Si indignano, si mettono a fare le moralizzatrici, cavalcono gli sdegni del Forum delle Famiglie (che in passato hanno sempre e giustamente sfanculato) e finisce tutto in gazzarra.
E B vince ancora.

Prende la parola Concita Di Gregorio, e invece di dire che
A) Veronica aveva ragione, il Presidente soffre di una forma ossessiva grave, soprattutto per un uomo della sua età e nella sua posizione, B) la legge impone che sia il giudice a decidere come comportarsi con un minore, non il più convincente dei ballisti, C) Mubarak non è un gommista di Cormano, ma il presidente di un paese di 80 milioni di persone che si chiama Egitto, Berlusconi sapeva benissimo che quella non era la figlia di Mubarak, perché altrimenti NON avrebbe fatto quella telefonata, NON avrebbe mandato l’igienista dentale, NON avrebbe fatto consegnare la ragazza alla brasiliana, D) il re regala l’oro al mendicante che bussa al finestrino della carrozza, il presidente in genere no, anche perché ci sono persone pudiche in difficoltà che si sentono penalizzate, e la soluzione non è datemela tutte, ascoltate tutte le mie storielle, E) altre che adesso non mi vengono in mente, ma era tipo l’Inter contro i miei gatti.
Prende la parola Concita Di Gregorio — dicevo — e, invece di dire tutta questa roba o equipollenti, decide di dire che la classe dirigente, in particolare un primo ministro che governa il paese così a lungo come Berlusconi, deve dare il buon esempio morale, stare lontano da Lele Mora (LELE MORA), fare come Abreu (ABREU). A questo punto racconta la storia di Abreu, che ha fondato le orchestre nei villaggi poveri in Venezuela (VENEZUELA), e trent’anni dopo ci sono i risultati, è pieno di musicisti venezuelani (MUSICISTI VENEZUELANI) anche famosi, e questo è il percorso che un presidente può scegliere.
E allora, se anche Concita si mette a disquisire di storielle edificanti, di suddelmondo che si rialza con la forza di un sogno, se anche lei si dedica ai piatti di grano, allora è giusto che stiano lì questi delle troie minorenni, ché almeno sono scaltri. Porca la troia.

Luca

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My 2 cents for Concita

Concita De Gregorio risponde all’isterica Feltri:

Abbiamo risposto una sola volta, civilmente e con argomenti di sostanza, alle aggressioni quotidiane di Feltri&Sallusti. Ieri Feltri ha scritto che dovrei prendere la pillola o abortire per non generare altri cretini. Naturalmente ne risponderà in tribunale. Non sono questioni che possano interessare gli italiani. Non c’è niente da commentare: consuete minacce. Solo teniamolo a mente, alla prossima campagna antiabortista. Chissà se Ferrara vorrà intervenire.

Al Direttore de l’Unità, che ha quattro figli, Feltri aveva signorilmente suggerito di smetterla di generare cretini:

Solamente un cretino poteva immaginare che in quattro mesi la nostra direzione fosse in grado di assorbire 22 milioni e rotti di disavanzo. A proposito, siccome si dice che la mamma dei cretini è sempre incinta, aggiungeremmo che sarebbe ora che prendesse la pillola (e in certi casi estremi è ammesso persino l’aborto).

Luca

Via | Pippo Civati