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E noi stupidi che non avevamo capito nulla

grillo_washball

Non voglio alzare l’asticella della polemica contro il Movimento 5 Stelle, ma ho letto una cosa e mi si è accesa la lampadina.
A tutti voi sarà capitato, mentre parlate con un simpatizzante del M5S, di pensare che forse siete voi a non avere capito niente, che forse hanno ragione loro. Prendi sicurezza quando provano a dimostrarti in due parole che la Legge sulla Gravitazione Universale è una cazzata o che sia possibile allevare un bambino utilizzando pannolini lavabili.
Dentro di te, sai di avere ragione, però il dubbio ti viene osservando la loro convinzione.

Poi ho letto questi due post, di Amedeo Balbi e di Matteo Bordone, ed ho scoperto che questa cosa è già stata studiata.
Si chiama Effetto Dunning-Kruger e lo possiamo riassumere così:

David Dunning e Justin Kruger sono due psicologi della Cornell University che nel 1999, dopo una serie di studi, sono giunti a una conclusione che potremmo riassumere così: le persone incompetenti tendono a sopravvalutarsi, a sovrastimare le proprie capacità, ritenendole, nei casi più gravi, addirittura superiori alla media. Effetto Dunning-Kruger, si chiama. Ovvero: più uno non sa niente di un argomento, non ha vere capacità, più crede di saperla lunga. Dicono Dunning e Kruger che gli incompetenti hanno questa doppia fregatura: l’abilità necessaria per riuscire bene in una attività è di fatto identica a quella necessaria per valutare i risultati. Per lo stesso motivo, gli incompetenti tendono a non riconoscere la reale competenza altrui. Insomma, in soldoni, bisogna saper fare bene qualcosa per essere in grado di giudicare come la fanno gli altri. È la ragione per cui, in linea di massima, gli studenti non hanno la facoltà di darsi da soli i voti agli esami.

Matteo Bordone, la esemplifica così:

Se Celentano avesse letto dei libri, invece di proclamarsi “Re degli Ignoranti” e dispensare soluzioni a problemi che non conosce, non scriverebbe lettere ai giornali.

Poi però vanno fatti dei distinguo.
Perché questo meccanismo vale per molti grillini, ma non per tutti.
Ci sono anche quelli preparati, competenti, e che del grillismo prendono soltanto l’impulso rottamatorio e di protesta contro il sistema.
L’esplosione del grillismo è stata probabilmente generata da questa alchimia che è riuscita a legare insieme la cialtroneria con la voglia di cambiamento.
Alchimia che, per me, non può durare a lungo.

Ecco, la realtà è sempre troppo complicata da descrivere.
E nemmeno l’effetto Dunning-Kruger, può spiegare tutto.
Non spiega il grillismo.
Altrimenti, pure io, mica scriverei cose in un blog pensando di dire cose intelligenti?
Vero?

Luca

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Frase del giorno

Adriano Celentano nel suo periodico delirio gentilmente ospitato sul Corriera della Sera, ha delle soluzioni geniali da proporci.

Perché è di questo che ha bisogno la gente. Un programma dai contenuti rivoluzionari. Per esempio, il ritorno massiccio all’agricoltura.

Luca

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Adriano è meglio che canti

Volevo commentare la prestazione di Celentano ieri sera, uno che dice cose molto integraliste e che chiuderebbe Avvenire e Famiglia Cristiana perché troppo laiche, ma ho letto Mantellini e mi limito a sottoscrivere.

L’invasione di campo delle competenze altrui è stata una costante velenosa di questi ultimi anni: dallo Sgarbi critico d’arte alla Minetti statista, fino al Beppe Grillo politologo, i guasti causati dall’incompetente sul palco non prevedono eccezioni di schieramento (anche se il centro-destra ha fatto della incompetenza assoluta dei nominati una chiara regola di controllo del potere) e non scompariranno da un giorno all’altro. La speranza è che ora, fatto il governo tecnico degli italiani, si facciano gli italiani tecnici che, almeno sui giornali ed in TV, esercitino la decenza minima di parlare delle poche cose che conoscono e tacere su tutte le altre.

Luca

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Non sappia la tua mano destra

Ivan Scalfarotto ha scritto una cosa che rispecchia più o meno il mio pensiero sul fatto che Celentano devolverà in beneficenza il suo cachet per andare a Sanremo.

Il fatto che Celentano dia i suoi soldi in beneficenza o li spenda per comprarsi ostriche e tartufi non cambia di un’unghia la questione se il suo cachet abbia un senso oppure no. Il problema sta nel pagamento a carico del contribuente: una volta che quei soldi sono usciti dalla Rai, che fine facciano è affare completamente suo. Anzi, per dirla tutta la beneficenza è molto più simpatica quando è anonima.

Ho detto che questo è più o meno il mio pensiero.
Io avrei aggiunto che questa è una cafonata degna di uno che si sente un padreterno, ma Scalfarotto è più sobrio di me.

Luca

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Sulla fiducia

Avendo da tempo abbandonato la visione dei programmi di lotta libera approfondimento in tv, mi piace leggerne le cronache sull’internet.

Uno dei miei ideologi televisivi di riferimento, Matteo Bordone, commenta così gli interventi di Celentano e di Beppe Grillo ad Anno Zero di ieri sera.

Entrambi gli interventi erano pieni di falsità palesi, errori, banalità, sparate populistiche, argomenti tirati per i capelli, iperboli, indignazione. Puoi essere anche straconvinto di avere ragione — anzi a maggiori ragione in quel caso — e comunque devi avere argomenti forti, dire cose chiare e vere. Se dici cretinate, forse sarai anche dalla parte del giusto, ma al limite ci sei per caso. E comunque resti uno che dice cretinate. Una testi difesa con le cretinate molto probabilmente è una tesi cretina. Se non lo è, le cretinate l’hanno resa tale. E chi le ha dette ne è responsabile.

Ripeto, io Anno Zero non l’ho visto, ma so che Matteo Bordone ha ragione.

Luca