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Pensiero del giorno

sul_mare

Filippo Facci legge nel mio pensiero:

Forse la differenza tra «noi» e «loro» è un segreto esistenziale che dobbiamo solo augurarci di non scoprire. Torna in mente, questo segreto, nel vedere che il 77enne Silvio Berlusconi pare indeciso tra il passare il crepuscolo della sua vita a rilassarsi tra i miliardi – e le ville, le donne, la celebrità – e il tornare nel casino masochistico della politica italiana, a discutere con Casini e Quagliariello. Torna in mente, questo segreto, nel vedere che l’86 enne Ingvar Kamprad – fondatore e proprietario di Ikea, un fantastiliardario – resterà amministratore della sua holding e continuerà a vivere letteralmente come un barbone: con la sua macchina scassata, una tircheria da leggenda, mai un viaggio o una vacanza. Torna in mente, ancora, nel vedere che l’81 enne Rupert Murdoch è ancora lì che briga, che programma, che si agita come un ventenne. E sono tanti, loro. Noi, invece, siamo quelli che non capiamo, siamo quelli che con un milionesimo dei loro soldi e delle loro possibilità – pensiamo, ci illudiamo – ci metteremmo in pensione a vita: e non a ottantanni, ma subito, il prima possibile. Siamo quelli che fingiamo di non sapere che l’uomo soffre a seconda di come vive. Se Berlusconi tornerà in campo, scatterà l’applauso: ovvio. Ma dovrebbe scattare anche se non lo facesse.

Luca

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La morte in diretta

Stasera Casini ha dichiarato conclusa l’esperienza del Terzo Polo via Twitter.


E noi lì a guardarlo morire sotto i nostri occhi.

Luca

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Da che parte sta Di Pietro

Poi alleiamoci con chi volete, pure con il demonio, ma Di Pietro è veramente un uomo con una visione alterata della politica. Direi pure della giustizia.

Non è tempo di rimpalli ma di un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per creare una legislazione speciale e specifica che introduca specifiche figure di reato, aggravamento dei reati e delle pene oggi previste, allargamento del fermo e dell’arresto, riti direttissimi che permettano in pochi giorni di arrivare a sentenza di primo grado.

Ecco, Di Pietro, dopo i fatti di Roma, addirittura invoca una nuova legge Reale.

Dalla sua entrata in vigore, la legge Reale è stata spesso al centro di critiche e polemiche per l’aumento notevole dei poteri per le forze di polizia. Nel 1990 fu pubblicata una ricerca sui casi di uccisione e ferimenti riconducibili all’introduzione della legge, a cura di Luca Rossi. Dal giugno del 1975 a metà 1989 furono uccise 254 persone e 371 rimasero ferite, nel 90 per cento dei casi le vittime non possedevano nemmeno un’arma da fuoco al momento del confronto con le forze dell’ordine.

A questo punto, pure Casini è di sinistra.

Luca

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Appoggio la mozione Costa

Francesco Costa chiede all’opposizione di darsi una mossa:

Riconosciute in modo praticamente inoppugnabile sia l’inettitudine di questo governo sia la mancanza di un’alternativa pronta e definita, a me piacerebbe che l’opposizione tentasse di accelerare la fine della legislatura, vista l’aria che tira, invece che attendere il suo arrivo. Mi piacerebbe che Pier Luigi Bersani, in quanto segretario del partito-di-governo-momentaneamente-all-opposizione, cominciasse subito un giro di consultazioni con i principali leader dell’opposizione, da Di Pietro a Vendola, da Fini a Casini. Mi piacerebbe che nel giro di 48-72 ore annunciasse quali sono i partiti pronti a far parte di una coalizione pronta a governare il Paese, indicando alcuni obiettivi minimi di programma e la sede per approfondire i dettagli. Mi piacerebbe che indicasse contestualmente la data delle elezioni primarie per scegliere il candidato premier di quella coalizione. Mi piacerebbe che il tutto venisse annunciato subito, prima di venerdì, ché d’altra parte ci giriamo attorno – immobili – da mesi ed è in corso un’emergenza. L’incapacità del governo fa spavento, ma quelli che cincischiano non saranno ben ricordati dalla Storia. A un certo punto bisogna muoversi e dire che si è pronti: e se non si è pronti, fare in modo di diventarlo il prima possibile. Dare un segnale politico, come si dice in questi casi. Fare accadere le cose, invece che aspettare che accadano. Provarci, quanto meno.

Facciamo qualsiasi cosa, ma non aspettiamo il 2013 a salvare questo paese.

Luca

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Trenta denari

trenta denari

In queste ore mi fanno molto ridere le attesa degli antiberlusconiani sulle parole che Bagnasco dirà contro Berlusconi.
Perché, ammesso che Bagnasco dica qualcosa di veramente forte contro il bunga bunga, e questo non è assolutamente certo, non si capisce perché questa non dovrebbe essere considerata un’ingerenza della Chiesa sulla politica italiana al pari dei richiami a favore della Legge 40.

Bisognerebbe cercare di avere la schiena dritta e di essere coerenti anche con la propria laicità.
Ovvio che Bagnasco, come qualunque altro cittadino italiano, abbia il diritto di dire ciò che vuole.
Questo non dovrebbe, però diventare un mandato per la classe politica italiana.

Poi, mi fanno ancora più ridere quelli che pensano che l’ipotetico intervento della CEI contro Berlusconi possa in qualche modo favorire il PD ed il centro-sinistra.
A meno che non sia Casini il prossimo leader del centro-sinistra.
Allora si, hanno ragione loro ad essere ottimisti.

E ricordatevi che in passato sono bastati trenta denari.
Oggi sarebbe sufficiente uno sgravio sull’ICI.
Non ci vuole molto.

Luca

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